di Franco Giannini
Servizio Fotografico esclusivo di : Francesco “Bont” Buontempi
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…un cadeau griffato Coro Voci Bianche “ Do, Re, Mi, Fa, Sol” di Scapezzano.
Ogni fine mese è ormai una consuetudine affermata, che alla Casa protetta, vengano festeggiati i compleanni degli “Ospiti” in un'unica giornata. Solitamente ad organizzare queste festicciole atte a rallegrare queste particolari giornate, pensano i volontari che seguono da sempre con infinita pazienza e bontà questi anziani. Ma ieri forse si trattava di un evento particolare, infatti se non vado errato, erano nove i festeggiati o meglio le festeggiate e quindi necessitava di un effetto speciale.
Effetto veramente speciale che è nato da un “gemellaggio” tra il Coro di Voci Bianche “Do,Re,Mi,Fa,Sol” facente parte dell'Associazione Culturale Giovanni Longarini di Scapezzano e gli Ospiti della Casa Protetta. Un coro composto da 11 elementi con età variabile che andava da Elena, la più piccina, di appena 5 anni, alla “matusa” del gruppo, Claudia, con i suoi 15, e guarda caso li compiva proprio ieri . In compenso, a dirigere il coro, non poteva che esserci un giovanissimo maestro, Davide Caprari, che più che il direttore del coro sembrava un loro fratello maggiore. Maestro ad interim, in quanto sostituiva la Direttrice ufficiale del coro: Ilenia Stella. Segretarie, presentatrici, accompagnatrici oltre alcuni genitori dei bimbi, del piacevole pomeriggio, le Sig.re Longarini Daniela e Pegoli Stefanella. Il concerto inizia e termina con l' Inno di Mameli, passando attraverso brani patriottici e montanari quale “Quel mazzolin di fiori”. Frutto della loro preparazione maturata per l'ultima loro esibizione il 12 febbraio nella Sala Consiliare del Comune di Senigallia, in occasione delle celebrazioni del 150° dell'Unità d' Italia. Ma non hanno tralasciato il solito impegnativo “Sole mio”, come pure l'allegra canzoncina de “La bella polenta”, rappresentata attraverso una simpatica coreografia composta da graziose mossette e piccoli salti.
A questo punto, venivano letti i nomi delle nove festeggiate, si scartavano i regali, si spegnevano le candeline sulle torte, mentre le voci bianche intonavano il “Tanti auguri a te”
Immancabili gli applausi ad ogni brano, ed uno più prolungato alla fine della recita come giustamente meritavano. Quale onorario per il lavoro svolto ... un doveroso quanto gradito rinfresco per tutti!
2 commenti:
cos'altro se non la presenza dei bambini può scaldare il cuore degli anziani? Sei da per tutto Franco in molti ti devono molto. ciao
Sono un "egoista" che quel che fa, lo fa per tacitare l'anima sua... (ben s'intende...sempre che ne abbia una!). Quindi non vanto crediti, ma spero che così facendo non abbia a lasciare domani... neppure debiti!!
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