domenica 8 maggio 2011

I GIOVANI DI IERI RACCONTANO - Capitolo 1° - 3° puntata


"MACHI' NON PIOVE, CHI' NON VENTA!"

Raccontandosi

AURORA

Da bambina avevo poche amiche, me ne ricordo una che si chiamava Maria e aveva un giorno meno di me, poi s'è sposata. Andavamo a zappà il grano e a scarpì l'erba, altro che diverticce ! Non c'erano tanti bambini che giocavano, si lavorava, io andavo la mattina a badà alle pecore, la sera mia sorella e io andavo sulla chiesa che c'era il rosario, avevo 7 o 8 anni, anche se ero piccola se lavorava. Facevamo anche il formaggio, le forme da un chilo, mamma era svelta, sia col latte di pecora che di mucca. C'era 'na mucca che se faceva il fiolo c'aveva le pocce fino a terra, allora papà le mungeva alla mattina e ci preparava la colazione col pane abbrustolito sul fuoico. Ce n'era troppo però, allora papà ha detto a mamma de facce anche il formaggio, la mamma lo faceva talmente liscio che non ce se credeva.
Io sono di Serra Sant'Abbondio in provincia di Pesaro, ne ha parlato pure Dante Alighieri. Una volta c'è venuto, passeggiava con una mantella nera sulle spalle e un cappello, i ragazzi del paese, che stavano badando alle pecore, l'han preso per uno zingaro e l'han preso a sassate ! E lui ha scritto:
"Valle che fai notte avanti sera Con gente da basto e da galera."
Fa notte prima di sera perchè è in mezzo a due monti, per cui il sole va via prima e la gente è da basto cioè bastone perchè lassù 'na volta c'era i montanari che facevano la legna e, per trasportarla, la mettevano sull'asino, un pò da una parte, un pò de là.
Da ragazza andavo a ballare a Frontone, c'era uno che suonava l'organetto, quella volta se diceva così. C'andavo con mamma e li m'ha imparato a ballà e quando eravamao più grandi ce portava dappertutto, bastava un pò di musica e si ballava.
Io so stata vedova di guerra, la mia prima figlia aveva sette o otto mesi quando è successo e tutti mi dicevano che dovevo risposarmi perchè poi, quando lei sarebbe cresciuta, io sarei rimasta da sola, ma a me non me ne fregava. Il primo marito è morto in guerra, un amico suo quando scriveva alla fidanzata metteva sempre un saluto o due parole per me da parte sua. Quella volta non me diceva niente, io non capivo e le chiedevo che c'è. Alla fine me l'ha detto che era morto. Per tre anni ho portato sempre il lutto, vestita di nero e col fazzoletto legato sotto il mento. Una volta mi han detto che tutto quel nero portava scarogna, ma mi avevavno costretto a metterlo, io dicevo che il lutto va tenuto dentro. Dopo ho conosciuto il secondo marito, era un gagarino, era sempre in mezzo alle donne e portava il cappello.
L'ho conosciuto una volta che so andata al mare. Lui faceva un pò il galletto in motorino e andava forte, me portava in giro, ma quella volta c'era le buche nelle strade e 'na volta so cascata e me so rotta tutta ! L'ho conosciuto al mare, ma non c'ero andata per lui, c'ero andata così, lui ha lasciato la fidanzata per me, io avevo un difetto, ero magra e avevo gli occhi all'infuori, me chiamavano occhialona !
Mia mamma mi ha insegnato che bisogna lavorà, la mattina ce diceva:"Alzateve che già i Pedaletti è pe i campi!", erano tre fratelli figli dei vicini di casa, e ai Pedaletti la mamma ie diceva:"I Caimai stan a lavorà e a cantà", i Caimai eravamo noi. Sai perchè ce chiamavano così ? Una volta Serra Sant'Abbondio e Frontone erano insieme, solo dopo han fatto i comuni separati e per decidere se San Secondo doveva far parte di Cagli o di Pergola han preso due vitelli, li han messi col tragino davanti a un incrocio e se andavano a destra era Cagli, a sinistra Pergola. Passati davanti a una casa co 'sti vitelli, una signora urlava "cai mai" che in dialetto significa Cagli mai. Quello è il posto dove poi ho vissuto io, allora a noi ce chiamavano i Caimai! E' 'na storia di casa mia!
Babbo era più vecchi di mamma, me lo ricordo poco, è morto presto, mi ricordo solo che quando è morto e c'è stato il funerale, c'era la neve e io camminavo ad occhi chiusi per il sole, mi ricordo solo questo.
I giovani d'oggi han più libertà, penso che i valori li avran pure, ma li omi soprattutto van troppo in giro, ma, se volen, se sta insieme lo stesso.

BIANCA

Da piccolina non c'era un cavolo, giochi non mancavano, ma non come adesso, meno giochi, meno tutto. Da mangiare non è mancato mai, a 9 o 10 anni si andava a ballare perchè sennò non c'era niente. Una volta, raccoglievamo il granturco e facevamo tutte le strisce e la gente veniva a pulirlo, le persone stavano attente a far presto che volevano andare a ballare. C'era il mese di Maria, allora si andava in chiesa e poi si stava con gli altri ragazzi e ragazze, mica si faceva niente di male, solo che ti divertivi con quelle cose quelle.
Una volta mia madre ha detto a mia sorella che, invece di venire dove pulivano le pannocchie a portarci da mangiare, la cena, dovevamo andare a casa a mangiare e noi le abbiamo detto che non avevamo fame altrimenti non potevamo andare a ballare.
A scuola c'era un maestro bravo, ma ho fatto fino alla terza elementare perchè poi c'era da lavorà.
Mia madre era brava, sapeva fare tutto, mi ha insegnato tutto, anche a fare il pane. Mia sorella invece era una dormiona e così lei chiamava sempre ma me, perchè il pane, dopo che era lievitato tutta la notte, lo faceva presto, fuori ancora era scuro. Mio padre è morto presto, mi ricordo si e no, io ero piccola.
Oggi è tutta un'altra vita, per un conto è meglio adesso, per un conto no. Una volta si facevano le cose quelle, ora si droganoi, è un macello. Quella volta si lavorava e basta, ammucchiavamo il grano poi c'era chi lo legava, capace che era mezzanotte e ancora eravamo tutti qui per il campo, poi dopo tornavamo a casa e giocavamo, mamma bronbtolava perchè facevamo tardi e dovevamo alzarci presto.
Nel mese di Maria, finita la messa, rimanevamo a giocare con gli altri amici e quando tornavo a casa con mia sorella, mamma ci brontolava e ci diceva:"tutto questo tempo?" e noi rispondevamo:"si perchè il prete è arrivato tardi!" perchè se dicevamo la verità non ci avrebbe più mandate. In qualche modo bisognava che l'aggiustavi, mica è come adè che non tornano neanche a casa!
Mio marito l'ho conosciuto quando si stava tra ragazzi e non è che tutti vanno bene, ne scegli uno, quello che ti piace di più. Tutto il divertimento è stato 'ste cose queste.
Mia sorella, e semo gemelle, non aiutava mai, dormiva come un ciocco, una volta c'è stato il terremoto, il tetto tremava e lei è uscita tutta nuda da quanto è fuggita veloce, quella volta s'è svegliata eccome!
Il rapporto con mia sorella era bellissimo perchè eravamo sempre tutte e due d'accordo perchè, una sola, mamma non ci mandava. Lei è morta di malattia poco prima che mi sposassi, allora ho aspettato e mi sono sposata dopo due anni, sempre sa quel eh!
Dopo sposata ho fatto due figli, ma abitavo vicino al fiume e avevo paura che, quando andavo a lavorare, si potessero fare del male. Così ho chiesto al maestro che faceva scuola a quello più grande, faceva la prima elementare, se poteva tenere anche il piccolo, lui ha detto di si e gli ha messo un banchetto anche per lui. Poi loro tornavano a c asa con due ragazzini che stavano proprio vicino a casa mia, gli facevo trovare da mangiare e loro mangiavano da soli, bravi bravi
Dopo ho imparato che andavano a giocare al fiume, era otto metri profondo e grande e ho avuto paura che s'affogassero.
Così gli ho detto che dovevano andare dalla nonna. Una volta ho sentito che due bambini erano stati presi nel fiume e stavano annegando, ho avuto tanta paura, ma per fortuna non erano i miei figli. Dopo mio marito ha iniziato a star male e non c'è stato niente da fare.

BRUNA

Io c'ho 90 anni. Da bambina giocavo all'altalena, oh tanto! E più andavo in alto più mi piaceva, ce n'avevo una anche in casa più piccolina perchè papà mi toglieva tutti i desideri. Giocavo con molte compagne, ma a mio fratello non piacevano due mie amiche e se ci giocavo si arrabbiava.
Avevo 6 anni e andavo a scuola alle Comunali, lì ho tanti bei ricordi a parte la maeswtra che era cattiva, ma spesso ero io che la facevo sporca, mi aggrappavo alla striscia di legno dietro alle sedie e mi ci incastravo! La maestra per scastrarmi mi ha dato due scapezzotti! Era brava per carità, ma era cattiva come il diavolo e aveva due figli brutti come il diavolo!
Ero tanto legata a mio fratello e lui a me, anche stamattina mi ha portata a fare le analisi, è sposato e ha due figli.
Volevo più bene a mamma che a papà, lui fumava il sigaro e quando entravo era una puzza! Ma era bravo. Mamma ce l'ho qui (indica il cuore), faceva la maglierista e io così a 10 anni facevo la sarta, ho lavorato un bel pò mi svegliavo alle quattro della mattina. Ho guadagnato sì, ma ho lavorato tanto.
Non ho mai avuto un marito, ma tante dichiarazioni (sorride) ! A porta Fano ad ogni angolo c'era un ragazzo per me, ma mio fratello non voleva, voleva che prima andassero da lui, era geloso! Però di nascosto avoja se le avevo le storie, uno era un soldato. C'era la guerra, avevano bombardato Scapezzano, è venuti giù tutti i soldati. Io coi bombardamenti so andata via di casa e so andata a casa di gente che aveva una gran bella casa con un grande prato. Il figlio dei padroni di casa era questo soldato, aveva il padre severo e non voleva nemmeno spostà il fiasco del vino, glielo dovevamo fa noi. A me piaceva questo ragazzo, a lui piacevo io. Gli ho voluto bene, ma la guerra è andata avanti, poi si è ammalato ed è morto. E' stato un gran dolore per me e da allora nella testa ho avuto solo lui e nel cuore non c'è stato più amore. Lui è stato il più grande amore, era bello un bel pò! Ecco cos'è stato l'amore per me.
Di ricordi belli ne ho tanti ... mi ricordo un Primo Maggio, eravamo quattro donne e quattro uomini, qui vicino, a Fano o Pesaro non lo so, non mi ricordo bene. Ad un certo punto mi è uscito l'elastico delle calze, che poi faceva anche male, e io sai che ho fatto? Ho tirato su tutta la sottana (ride)! Oh poi quella volta avevo anche delle belle gambe, mica come adè che enne un casino!

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