lunedì 23 maggio 2016

Stefano Bramucci è stato ricordato così dai colleghi di lavoro...

... con una semplice partita di calcio !

Avrei dovuto scrivere semplicemente una facile cronaca di una partita di calcio, a livello di scapoli contro ammogliati e mi ritrovo invece ad usare in continuazione il tasto per cancellare. 
Si, perché rivedendomi le foto che ho scattato ed i video che  ho montato, l'evento di "sportivo" ha ben poco da descrivere, più goliardico direi, ma quello che mi induce a cancellare e riscrivere sono i pensieri che mi assalgono nel rivedere quel viso sorridente, quei bambini troppo piccoli ancora per valutare la perdita subita, la moglie ancor giovane che con il suo sorriso infonde la tranquillità necessaria ai figli, perché la figura del papà manchi loro, ma non in maniera troppo dolorosa.

Poi ci sono Donatella e Francesco, la sorella ed il fratello, ma quello che più mi ha toccato sono state le lacrime della mamma, la sig.ra Anna Maria, che rivolgendo gli occhi al cielo mi ha mostrato una catenina con un ciondolino che racchiude le ceneri di Stefano.
Ora scrivendo su questo mio blog, mentre digito sulla tastiera queste righe, vedo il suo sorriso con la foto che ho postato che sembra quasi dirmi :" Vedi, chissà quante volte ci siamo visti, ma forse a dir tanto ci saremo scambiati si e no appena un saluto, ogni volta che facevi il tragitto Senigallia-Ancona e viceversa". Ed è il mio una specie di rimorso, perché devo (e penso di non essere il solo), che a volte si usufruisce di un servizio, si chiede informazioni, e non certo perché non si deve parlare al conducente, dimenticandosi il piacere di scambiare con una persona oltre che frasi di circostanza, quelle che ci renderebbero più umani.
Oggi poi che anche il biglietto lo si fa meccanicamente, il viso della persona a cui affidiamo la nostra sicurezza, sovente ci sfugge.
Poi avviene, magari, che leggi la notizia e vedi la foto di chi ci ha lasciato e ci resti male, pensando che avresti potuto conoscerlo meglio, allora, ed invece non lo hai fatto.
Come dicevo all'inizio, parlare di atleticità, di tattiche di gioco, del risultato che esso sia 0-0 o il classico 2-0 o da pallottoliere 7-0 poco vale, forse potrebbe portare a risultare canzonatori seppur senza malizia. Mentre invece, tutti i "ragazzi", e scusatemi ma a me piace chiamarvi affettuosamente così, perché almeno nel cuore se non anagraficamente siete giovani, dovreste essere nominati uno ad uno assegnando a ciascuno un riconoscimento, per averci messo la vostra faccia, il vostro fiato e magari anche qualche chilo di troppo che avevate in dote. Fortunatamente per voi hanno pattuito che il tempo di 45 minuti ne durasse 30. E per quanto riguarda al peso perso, sicuramente, almeno questo, lo avrete recuperato non appena fatta la doccia nel sedervi a tavola al ristorante per continuare a ricordare Stefano, con un pacchetto o anche due, di grissini da sgranocchiare in attesa dell'inizio del conviviale che ha unito le due compagini e la famiglia Bramucci tutta, ancor più.
Grazie ragazzi da parte di chi scrive, ma in primis dalla sig.ra Anna Maria Morico e dalle famiglie Bramucci.




Di seguito una galleria di foto ed il video

















di Franco Giannini

2 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

seppur lontano
nel tempo..
di quassù allora mi preme dire
che anche stavolta
il commento-servizio di Franco
mi è sembrato commovente
delicato come sempre ogni roba
che posa qui sul suo Blog.

Grazie Franco,
salutami i più cari amici
di ogno giorno..

con affetto e stima,
dario.

Franco Giannini ha detto...

Carissimo Dario,
le tue parole, sono il dono
più bello e moralmente remunerativo,
per chi come me,
scrive per vuotare
la sua anima, a volte buona,
ma il più delle volte
carica di quel rododentro,
che così facendo riesco
a vuotare.
Ciao Dario, un caro saluto
da noi tutti quelli che
ti vogliono bene.
Franco