giovedì 28 maggio 2009

FIGURE DI PERSONE... NON DI CERTO VIP - 6 -

di Dario Petrolati


Il Prof. GIULIANO LENCI

Poichè è anche molto modesto - alla mano direi - chiama con la toscanicità cronica, chiunque gli si rivolga o abbia bisogno di un suo parere, dando del tu e di rimando tutti lo chiamano come se fosse loro parente fidato. Non ricordo quando lo conobbi e nonostante siano passati abbastanza anni, non riesco a scivolare con la confidenza che altri - tutti o quasi - usano con Lui. Ogni volta che ci si incontra - sempre sorridente e leale nell'espressione -fatico a partire, chè pare quasi, a me, mancargli di rispetto, usando il tu. Il Prof. Giuliano Lenci è una delle Figure carismatiche che ancora Padova vanta. Si succedono le giunte - politiche contrapposte - ma per Lui c'è sempre la stanza speciale ove ricopre perennemente la carica onoraria di vice Presidente del Consiglio Comunale. In cosa consista di preciso non l'ho mai capito, ma nessuno lo tocca e tutti si rivolgono a Lui per consigli anche extra politici. E' di presenza stupenda sempre elegante - alto - anzi altissimo e sembra una figura dipinta in uno di quei quadri ove si rappresentano gli antenati nei Palazzi storici. Un paio di baffi candidi diritti, come fossero incollati, in mano una vecchia sdrucita borsa di cuoio ove mantiene sempre documenti ed appunti - forse segreti -. Quando capita che ci si senta per telefono allora la butto sullo scherzo e per fargli subito capire con chi parla non pronuncio il mio nome, bensì la mia Senigallia, o la regione, "Professore" oppure "Lenci" - e trattengo il respiro per avergli dato subito confidenza, allora subito fa il punto e si rallegra. Qualsiasi sia il motivo della chiamata sente di parlare con un italiano come Lui - così abbiamo cominciato la nostra conoscenza - parlando di PIO IX di storia toscana e marchigiana. Sempre mi racconta l'emozione di quando lui ancora studente alla normale di Pisa attendeva sullo spiazzo l'esito del referendum monarchia-repubblica ed ogni volta mi ricorda il batticuore ed il non darsi pace ai dati che arrivavano da Padova. Mi dice sempre che grande era lo stupore e la sana rabbia inspiegabile: "ma come Padova - come è possibile - allora la Scuola di Marchesi l'influenza del saggio storico Rettore non è servita "- era inspiegabile il fatto che da Padova arrivassero tanti voti a favore della monarchia. E ricorda sempre che sul piazzale a Pisa davanti la sua facoltà c'era in alto un altoparlante che dava quei risultati da spaccare il cuore e la ragione. Giuliano Lenci ad ogni manifestazione storica, quando c'è da commemorare qualche figura o ricordare date da non dimenticare, sempre lo chiamano e tra corone e trombe che suonano l'inno nazionale tra alte figure c'è sempre lui al centro che sempre ricorda fatti e scende anche nei particolari. Nelle caserme - lungo le mura ove sono lapidi di caduti - tiene sempre brevi e commoventi discorsi, chè non si debbono dimenticare. Ebbi a conoscerlo meglio nei giorni tristissimi, sia per la città che per la nazione tutta, quando tentò invano di salvare il bellissimo Berlinguer. Fu Lenci allora, l'ultima speranza e tra la commozione generale mentre anche Pertini piangeva, il Prof.Lenci si tolse la mascherina bianca di chirurgo e, fece segno che era finita. Furono giorni tristissimi per l'intero Paese e Lenci era rimasto sino all'ultimo accanto al più buono e indimenticabile comunista. Come medico ha salvato e curato tante persone era un vero luminare, pieno di medaglie ed onori così come lo fu da uomo nella Resistenza. Dire Lenci a Padova significa mettersi sull'attenti. Da giovane appena laureato col massimo dei voti, ci fu la Liberazione eppoi la professione ove da primario all'Ospedale diresse il reparto di pneumatologia per oltre venti anni. Ora è in pensione ma sempre attivo legge e scrive sempre di storia, è veramente un monumento vivente. Qui a Padova nessuno ha il coraggio di sfidarlo, chè con una parola, non serve una frase, Il Prof. Giuliano Lenci sa da che parte sta la verità e la giustizia. Detto così per inciso non ho mai visto Giuliano Lenci guidare vettura alcuna e manco andare in bici - sarà che ha le gambe lunghe - ma sempre a piedi va ed arriva dove lo desiderano o serve. Tratteggiare la figura di questo Uomo non è facile, chè sempre in movimento ed ovunque. Potrebbe avere 90 anni oppure 80, è difficile dargli un' età anagrafica, il Professore Lenci sembra sia stato sempre così. Speriamo che la sorte gli sia benigna e conservi ancora quel bel sorriso che da sempre regala alla città.

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

chi capita per caso a Padova e vede cortei o manifestazioni che ricordano martiri o la Repubblica salga la fila in testa c'è sempre Lui
guardatelo ed ascoltatelo è musicale ogni sua parola.
Il prof.Lenci è tra le persone fisicamente più alte della città eretto sempre ed anche sorridente.
Chi capita a Padova chieda di Lenci e di sicuro vi sapranno dare risposta.
dario.