Si sconsiglia la lettura a tutti coloro in debito di tempo. Una veloce "sguardata" non sarebbe sufficiente alla dovuta analisi che il blog originale merita.
Se i "papi", devono ritenersi innocenti, fintanto che non riceveranno una condanna in un regolare processo, credo che la stessa cosa si possa dire di chi scrive in un suo blog delle situazioni riscontrate di persona e fin ad ora mai confutate. Non parlo del sottoscritto né tanto meno del suo blog, ma di quello di una donna coraggiosa, che non doma, continua giornalmente a scrivere sul suo blog Miss Kappa il diario di bordo di quello che si vive a L'Aquila sotto le tende, nei meandri di una organizzazione militarizzata, a tratti arrogante ed a volte anche "indagatrice". Il tutto poi amplificato o accentuato, dipende dalla parte da cui si guarda, dall'imminente visita degli 8 salvatori del mondo e delle disgrazie (almeno così si dice e si spera!) in cui è caduta L'Aquila. FG.
Riporto qui di seguito l'ultimo post. Degli altri, invece, sotto riporto solo i link.
Facce nuove nelle tendopoli abitate da ragazzi. Facce di persone che non devono dare spiegazioni. E non si capisce chi siano. Le libere assemblee nei campi sono vietate.Case agibili nei pressi della scuola della GF, vera cittadella militare con bunker sotterraneo di 38 ettari, che verranno requisite. Servono tetti e terrazzi. Nuove vie di fuga dalla caserma approntate in tempi record. Mentre i palazzi storici si sgretolano.Alberghi del centro cittadino, centro fantasma, che vengono riattati. Non per noi Aquilani, noi siamo in mezzo alla strada. Assembramenti di più di quattro persone che si vedono spiate da militari che non nascondono il fatto di venire lì ad ascoltare cosa stai dicendo. E, già da una settimana prima del summit, le vie di accesso alla città saranno bloccate. Noi dentro, come topi nella tagliola. Noi sempre più schiacciati. Ed è solo l'inizio. Il G8 è una violenza che non meritiamo. Datemi una sola ragione per la quale dovremmo essere beneficiati da questa vetrina dei potenti della terra. Sulla nostra terra. Il mio è un grido di allarme. La democrazia non abita più qui.
Suggerisco anche di leggere sul blog originale anche i commenti ai post:Lunedì
Piccole Cose
Di Bertolaso e della Protezione Civile e tanti altri ancora precedenti, a partire da quel 6 Aprile, tutti interessantissimi per chi si vuol documentare o per chi è in grado di smentire.
1 commento:
ho avuto un'esperienza troppo breve sul posto (a fine aprile) per esprimere un'opinione sulla libertà di parola all'Aquila
non mi è simpatica MissKappa, la trovo spesso fuori registro, ma una certa ritrosia della gente nell'esprimere il proprio stato d'animo l'ho riscontrata anch'io
ma forse gli aquilani stanno coltivando il proprio mito di "popolazione dignitosa ed orgogliosa" etichetta che gli hanno affibbiato da subito, onde evitare ripensamenti in corso d'opera
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