giovedì 26 agosto 2010

Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, alias Madre Teresa, cento anni fa...


di Franco Giannini

E' già da qualche giorno che tutti i media parlano di Lei. Infatti oggi 26 Agosto si celebra la data del centenario della Sua nascita. Un nome troppo complicato da ricordare per noi italiani, più semplice quello di Madre Teresa di Calcutta e più internazionale.
Non so il perché neppure io, auto definendomi agnostico religioso, ancor prima che ateo, ma il fatto di tanto sentirne parlare dopo la Sua morte mi ha talmente incuriosito, che sono andato a spulciare nelle pagine in rete, per saperne di più.
Non sono un credente, dicevo, ma ho sempre guardato con un occhio benevolmente meravigliato ed ammirato, la vita di quei tantissimi santi, ma in principal modo verso quelli che hanno fatto voto concreto di rinuncia alle ricchezze e agli agi di cui qualcuno godeva.
Madre Teresa, non rientra tra questi ed, in verità ancora non rientra neppure tra la categoria dei santi, ma almeno secondo quanto ho letto, nasce anche Lei benestante e cade in povertà senza neppure rendersene conto, fin dall'età di otto anni. Repentino cambiamento delle condizioni economiche dovute alla morte del padre. Quindi una donna abituata fin dalla tenera età (in una famiglia di origine albanese) a combattere la miseria in un paese ancor più povero: Skopje (ex Jugoslavia). 70 anni dedicati agli emarginati, 70 anni di preghiere rivolte al Suo Dio, ed altrettanti di preghiere e poesie rivolte a chi sente, senza ascoltare.
Tantissime le parole spese nei Suoi confronti dalle innumerevoli personalità mondiali. Mi sono chiesto anche quante promesse avrà ricevuto. Quante ne avrà vedute giungere in porto ? Quante altre, invece, saranno cadute nel dimenticatoio. E lei sempre con un sorriso per tutti impresso su quel Suo viso tutte rughe e le mani con le palme giunte in segno di preghiera-saluto-rispetto e chi sa che altro. Innumerevoli riconoscimenti per la Sua opera che oggi continua. Evidentemente era meglio concedere un'oreficenza, un riconoscimento, un premio Nobel in più...dimenticandosi che la povertà nel mondo non è diminuita malgrado i premi e l'impegno profuso da Madre Teresa.
Di chi dunque la colpa di questo insucesso ?
Forse un domani la si farà anche Santa, ma ho il dubbio che questo sia solo un premio per tacitare coscienze irrequiete, più che per ricoscere onorando gli sforzi e gli ideali inseguiti di questa Grande piccola donna, sconfiggendo la povertà...ma non ancora una volta con le sole parole.

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Amico caro,
mi dispiace che a te capitino sempre rogne schifose addirittura da mettere in dubbio la tua morale-
Sei un specchio Franco, forse un poco troppo,siccome mi sei amico posso permettermi il detto che mi pare dica:
bon e coion-

Con questo è detto tutto e solo pensare di te che agisci per interesse o malafede è da prendere a sputi in faccia,chiunque sia anche il padrone dei padroni toh.anche Marchionne se lo facesse-

Sei talmente onesto Franco che io ,sapendo della tua vita,mi sono più volte chiesto perchè mai, perchè Franco pensi sempre prima agli altri
che alla tua casa-

Mi sono malamente espresso,tu pensi sempre e solo al prossimo chè gli altri lo sanno ed avere a che fare con una persona di specchiata onestà
dà fastidio.

Hai le mani e non solo , pulite ed allora preferirebbero vederti in un angolo magari bastonato e chiedere per te come fanno loro-

Ciò non rientra nella tua educazione ed è forse anche per questo che io ti stimo e voglio bene come fossi fratello troppo distante al quale penso e chiedo consiglio.

Io posso dirti cosa , non saprei che già non sai-

Tira diritto Franco come sai fare tu e non ci sono santi, manco quella di Calcutta chè sebbene rattrappita e volutamente povera aveva un potere morale ascendenza sui potenti che manco immagini.

Sai bene che la pace predicata come la povertà espressa al massimo hanno col tempo generato rivoluzioni ,tamti uomini e popoli si sono battuti per fare prevalere le parole e l'esempio assorbito come vangeli.

Tu umilmente senza chiasso fai la tua parte e stanne certo che non sarai beato nè santo.
Al massimo ti beccherai qualche grazie
sommesso da chi sente e capisce chi davvero sei.

Era mio dovere dire quanto sopra chè mi sarei sentito vigliacco se avessi taciuto.

Ciao e grazie anche da me,
amico mio.
dario.