lunedì 11 luglio 2011

Un Consiglio comunale pieno di argomenti: servono due tempi a Senigallia


di Franco Giannini già pubblicato su 60019,it

Tanti gli interventi dei "soliti" consiglieri: nella 1a parte le interrogazioni e l'odg sulla scuola

La seduta viene aperta alle ore 16,45 con l’usuale appello nominale per il controllo dell’esistenza del numero legale da parte del Presidente Monachesi: verificato ciò, dà immediatamente la parola a CICCONI MASSI che rivolge la sua interrogazione al Sindaco o all’Assessore ai Lavori Pubblici. L’argomento è quello della mancanza di pulizia e decoro nell’area che preferisce ancora denominare Hotel Bagni, ma che racchiude i giardini e l’ex Palazzo del turismo divenuti dimore di senza tetto che hanno reso il territorio in modo inaccettabile.

Non solo i luoghi pubblici sono in questo stato: anche le strutture private non sono da meno. Chiede quindi un intervento del Sindaco affinchè provveda a riconsegnare al decoro questa parte di Senigallia.
Risponde il SINDACO facendo presente come si stia lavorando in tal senso, con la procedura di alienazione delle vecchie strutture: IAT, Hotel Marche, giardini, parcheggio e che vede interessato quale acquirente anche il Comune di Senigallia, almeno per una di queste strutture, lo Iat. L’area sta effettivamente cadendo a pezzi, ma solo in occasione dell’avvio della realizzazione dei progetti si potranno dare tutte quelle risposte che l’area si attende. Mangialardi dice anche che aveva già preparato un’ordinanza atta a riportare pulizia e decoro, ma purtroppo non l’ha potuta firmare perchè inficiata dall’autorità giudiziaria.
Cicconi Massi nella sua replica prende atto in principal modo dell’ultima parte della risposta del Sindaco, suggerendo di aprire magari un confronto con i soggetti privati. Mentre si augura che il progetto venga attuato con la massima velocità, butta anche lì il suggerimento al prossimo proprietario dell’Albergo che sorgerà in tale area di mantenere il nome di Hotel Bagni.

Come sempre, PAZZANI è molto stringato nella sua esposizione, quasi a richiedere una risposta altrettanto breve, ma puntuale ed esauriente. Chiede, se vista la semplicità del progetto della realizzazione dei Giardini Catalani, l’Amministrazione abbia richiesto l’aiuto di consulenze esterne, o lo abbia realizzato con il personale comunale. E se c’è stata una consulenza, un progetto, i relativi costi.
A rispondere a tale quesito è l’Assessore MEME’, anch’egli uomo di poca filosofia e di concretezza come il suo ruolo gli chiede. Conferma che nel progetto iniziale è intervenuto un architetto esterno, però dovrà informarsi in modo più dettagliato. Però per contenere le spese nel giusto binario, ci si è avvalsi del personale interno, tra cui l’ing. Roccato, che ha seguito il tutto.
La replica di Pazzani: "… quindi mi conferma che i progetti della prima versione sono stati dati all’esterno…".

A far sentire la sua voce è di turno ROMANO, che rivolgendosi a Campanile, è a chiedere che sia integrato con "qualche cestino" in più, il servizio di "Raccolta Differenziata" all’interno della Biblioteca Comunale ed anche di altri Uffici Comunali.
Pronta è la replica di CAMPANILE che fa presente che i cestini ci sono, forse non sono accattivanti, ma ci sono. Ci sono quelli per la plastica e le lattine all’ingresso. Comunque gli operatori raccolgono tutto in un sacco di plastica provvedendo successivamente a differenziare. Sotto i tavoli ci sono i cestini per la carta. Quello che manca sono i raccoglitori per il vetro, che non ci sono, perchè le bottiglie in vetro non dovrebbero essere usate. Per l’organico poi, si presuppone che in una biblioteca, sia in quantità esigue se non nulle.

Sempre rivolgendosi a Campanile, è la volta di GIACCHELLA: essendo un fruitore del Parco della Pace nota che il servizio che viene a mancare in un’area così praticata, soprattutto da bambini, è la disponibilità quotidiana di bagni pubblici.
CAMPANILE conferma che i bagni non sempre sono aperti, perchè la sig.ra volontaria Giuseppina, a cui coglie l’occasione per rivolgerle un ringraziamento pubblico per l’opera che presta, quando è assente, la struttura non può restare senza un controllo per ragioni ben comprensibili. Promette di adoperarsi per trovare una giusta regolamentazione che permetta di tenere aperti i bagni magari durante i pomeriggi.

Evidentemente è la giornata di Campanile, perchè a rivolgersi a lui è anche REBECCHINI, non con una interrogazione, ma come la definisce lui, una proposta. Inserire sulle pagine del giornalino comunale, gli orari dei bus (estivi ed invernali). Poi visto il tempo a disposizione per la brevità dell’intervento vuole ringraziare l’Assessore per aver fatto liberare e bonificare l’area del Liceo Scientifico dai manufatti in amianto, come da sua interpellanza di qualche tempo fa. Altrettanto però non può fare in merito a quella sulla pulizia sulle vie in periferia: "… devo ribadire che quella spazzatura ancora rimane!".
CAMPANILE definisce buona la proposta, anche se già sul sito comunale questi compaiono, anche se vero è che non disponendo tutti di internet, sia utile metterli anche sulla carta stampata.

La BUCARI invece rivolge la sua attenzione agli aspetti positivi che il Caterraduno ha portato con le sue 50 mila presenze. Un evento di cui essere orgogliosi. Ma unitamente agli aspetti positivi si è trascinato dietro problemi sanitari e di rifiuti. Quindi auspica di incrementare sia il numero di bagni chimici, di cestini per la raccolta di rifiuti.
A rispondere è il SINDACO che si dice felice di dover risolvere questi problemi se i risultati ottenuti, anche economicamente, sono questi, per non parlare poi dei messaggi che "Libera" ci ha insegnato. Tutti vorrebbero avere di questi problemi se il controvalore sono successi di questo livello. Bisogna che però anche le attività commerciali si attrezzino per far si che si possa far meglio. Quando affluiscono 50 mila persone, problemi ce ne saranno sempre. Comunque si vedrà, il prossimo anno, di creare un servizio di pulizia durante la manifestazione.

A prendere la parola a questo punto, è MANCINI che facendo seguito all’intervento che lo ha preceduto, intende ringraziare Rebecchini per quella telefonata che a suo tempo, quando era assessore nella precedente Amministrazione, fece al Caterraduno e da quella nacque poi il tutto.
Ma il suo intervento è rivolto alla Curzi, per saperne di più sulla Fiera dell’Agricoltura Biologica, che sembrà non si terrà più durante la Fiera di Sant’Agostino. Quindi chiede di conoscere quali saranno le scelte dell’Amministrazione.
E’ quindi la CURZI a "soddisfare la curiosità" di Mancini facendo presente che sembrava troppo restrittivo portarla a Piazza del Duca, motivo per cui si è optato per quest’anno, di portare in piazza Manni i produttori (di miele, di vino ecc.) ed inserendo sullo spiazzo della Rocca, durante il periodo di "Pane Nostrum" le aziende del biologico, dei Food, dei Non Food, dei GAS.
Replica Mancini affermando che le informazioni sono importanti, anche se vista la dimensione di piazza Manni gli resta qualche dubbio: forse uno spazio maggiore sarebbe più opportuno. Come invita a riflettere in una più alta progettualità: perchè sorge il dubbio che si rischi di far crescere l’attenzione sulla manifestazione di Pane Nostrum e nel contempo di ridurla su quella della Fiera dell’Agricoltura Biologica.

A questo punto per proseguire con il primo OdG si deve effettuare nuovamente il controllo della presenza del numero legale con un nuovo appello nominale. Accertato questo la parola viene concessa a PAZZANI per l’illustrazione dell’OdG presentato con i colleghi PARADISI, CICCONI MASSI, MARCELLINI, MARCANTONI per l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) in ambienti extraospedalieri. Argomento già trattato nel precedente Consiglio, mandato in commissione e che ora ritorna nuovamente ad essere trattato in Consiglio. Pazzani spiega l’utilità di tale servizio in luoghi pubblici, quali cinema, stadi, scuole. I costi seppur leggermente superiori a quanto prospettato la volta precedente, sia come acquisto del defibrillatore che la preparazione dell’operatore, sarebbero sempre inferiori a quello prettamente sociale. Anche l’uso, come ha avuto modo di dimostrare il Dr. Marcellini portandone uno in Commissione, sembra non essere particolarmente complicato (certamente si è trattato solo di una prova di natura tecnica).

Intanto la Dr.ssa ANGELETTI fa presente di aver presentato un emendamento cogliendo anche l’occasione per informare che la CRI fa corsi gratis, proprio per allacciarsi al problema costi, anche se è vero che non essendoci incentivo, in molti li cominciano, ma poi si stancano, non avendo motivazioni, e li abbandonano.

Per SARDELLA questa pratica potrebbe essere fondamentale e va ribadito come in questi interventi sia importante l’urgenza: i famosi 8 minuti entro i quali si potrebbe salvare una vita. C’è però anche un lato giuridico di cui va tenuto conto: la possibilità che un operatore non ritendo necessario utilizzare tale strumento provochi conseguenze negative al paziente. A questo punto potrebbe essere passibile dell’imputazione di non utilizzo. Quindi è importante la preparazione.

A far sentire la sua voce è MAGI GALLUZZI per la prima richiesta della serata di 5 minuti, perchè crede di aver rilevato un errore sull’emendamento presentato.

GIROLAMETTI crede che non sia facile attivare per l’Amministrazione tale servizio, ma potrebbe essere aiutata da qualche Associazione (8 minuti per la vita?), da cui si potrebbe avere qualche operatore e qualche defibrillatore.

A questo punto la ANGELETTI dichiara che l’emendamento è stato modificato facendo così decadere il vecchio che viene annullato e dà lettura quindi di come è stato modificato.
Ritorna sull’argomento GIROLAMETTI che sostiene come sia ancora prematuro pensare all’organizzazione del come, ancor prima di conoscere ed aver individuato, spesa e dati tecnici. Insomma un andare prematuramente su una specifica organizzazione, quando ancora c’è tanto da definire.
Alla votazione l’OdG viene approvato.

Il punto 4 della serata vede la mozione presentata dalle consigliere BUCARI e RAMAZZOTTI ad oggetto "Politiche scolastiche a favore della scuola pubblica" letta dalla prima. Una richiesta che viene formulata alla Giunta perchè si prenda carico di trasferirla agli uffici scolastici regionali competenti, affinchè concedano una deroga sia all’organico del personale che al numero delle classi delle diverse scuole cittadine (Rodari, Marchetti e la Milani di Marzocca) che hanno passato il livello medio di alunni (n°29 per aula) ed inoltre con disabili.

MANCINI si dice di condividere tutto anche se il parlare solo della città è riduttivo, è un problema che riguarda anche altri comuni. Quindi ritiene importante - se l’unione fa la forza - di farsi sentire tutti assieme. Chiede quindi ai proponenti di ragionare su un emendamento orientato su questo.

ROMANO fa presente come a suo tempo già VIVI SENIGALLIA ne aveva parlato. Incolpa di tale situazione i tagli con la scure fatti dal governo, quindi si deve dare mandato a questa Amministrazione affinchè faccia sentire la sua voce.

La RAMAZZOTTI si dice invece disponibile a quanto suggerito da Mancini, anche se crede che già altre Amministrazioni si saranno di già mosse. Fa anche presente come la situazione sia grave se si pensa che aule che dovrebbero contenere 20 alunni ne contengono 30. Rincara la dose quando fa presente come i nostri figli avranno una scuola nettamente inferiore a quella di cui abbiamo beneficiato noi.

E qui la seconda scampanellata per un ritorno ad un comportamento più educato e silenzioso da parte del Presidente Monachesi.

RIMINI si dice come PdL sempre sensibile a questi problemi, ritiene opportuno rinviare alla Commissione competente in materia, per una mozione più omogenea. Confermando la loro eventuale disponibilità.

La BUCARI però fa presente come manchino i tempi materiali. Ipotizza una sospensione eventuale di 5 minuti. Cosa però che Rimini rifiuta perchè con 5 minuti non si risolve nulla. Chiedendo però che la sua proposta venga messa ai voti. Cosa che viene fatta ma al voto viene respinta.

Anche per REBECCHINI i dati sono allarmanti e danno da pensare. Il problema però non è solo del territorio di Senigallia. Giusto che la Giunta si attivi con l’unione di altri comuni sensibili a questo stesso problema.

I dati sono allarmanti anche per GIROLAMETTI, che definisce tutto ciò come il risultato di una politica di questo governo, presentata inoltre come migliorativa. Si dice anche lui convinto nel coinvolgere anche comuni vicini, anche se ad onor del vero non è che si illuda sul risultato, più di tanto.

Condivisibile l’analisi fatta, per MEME’ che parla oltre come Amministratore anche come insegnante. Coglie l’occasione per ringraziare le promotrici di questa mozione che quindi avvalla totalmente, assicurando che come Amministrazione si sta seguendo tutta la situazione ed ancor più dal momento che essa si è ulteriormente aggravata. Da parte del Sindaco infatti ci sono stati e ci saranno incontri sia con le famiglie che con gli organi scolastici.

A questo punto la BUCARI prende la parola per confermare che i suggerimenti di Mancini e Rebecchini sono stati accettati.
RIMINI invece, dopo questa conferma, fa presente come l’emendamento muta la situazione in prettamente politica. A cui fa seguito l’educata replica della BUCARI che ritorna a far presente il carattere di urgenza.


Devo interrompere qui per seguire la seconda parte che invito a non perdervi, anche perchè è quella più succulenta a partire anche da quanto ho tralasciato, per il tempo a disposizione, in questa prima parte.

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