sabato 27 agosto 2011

Mostra di tele d'autori vari al Foro Annonario di Senigallia


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Esposizione presentata dalle varie specie della famiglia degli Aracnidi e non solo… ingresso gratuito

I nomi sono di fantasia, ma giuro che il contenuto delle battute della sceneggiatura è veritiero ed originale. Come altrettanto lo è quello della scenografia.
Siamo in un torrido tardo pomeriggio della metà di agosto del corrente anno. Cinque signore, accaldate, si siedono ad un tavolo ombroso di un bar posto sotto il colonnato del Foro Annonario.

Non è che qui ci sia maggior refrigerio, però si è riparati dal sole che scende lentamente, ma che ancora brucia, si vendono bevande fresche e soprattutto gelati!
Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneDopo un rapida consultazione sui gusti, ordinano cinque grossi gelati. Signore ricercate nei gusti, dal momento che ognuna ordina un suo "gusto". Una, più accaldata, si fa aria agitando una voluminosa rivista patinata, due parlottano tra loro, non si sa bene di che cosa, ma certamente, dal momento che hanno visi sorridenti, di qualche argomento curioso. Le altre due, con le braccia rilassate sui braccioli delle sedie, osservano silenziosamente ciò che le circonda.

Il cameriere si avvicina, posa il vassoio con le cinque coppe su tavolo e dopo aver chiesto se necessitano d’altro, con discrezione si allontana. Sono tutte sulla cinquantina, ma con l’animo e l’aspetto di una gioventù che non tende ancora a volerle abbandonarle. Sorridono cameratescamente su di tutto, dal gusto che ognuna di loro ha scelto, da come degustano ogni cucchiaino di quei dessert-gelati.

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneIn una delle rare pause, ecco che Claudia, la più anziana del gruppo, si porta un cucchiaino di gelato sulle labbra, alza gli occhi verso un angolo del soffitto e dopo un attimo le riabbassa e con una cadenza tutta umbra si rivolge alla senigalliese del quintetto sussurrandole ed inchinando il busto verso di lei: "Anna… è da un po’ che osservo e voglio proprio sperare che queste ragnatele – ed indica l’angolo delle mura - non vi crescano da tutte le parti … perchè l’astinenza va bene, …ma almeno una spennellata al mese e che diavolo… ma queste sono più che datate! All’anima del mese… voi a Senigallia siete santi".
Un attimo di silenzio e poi giù tutte a ridere.

Il mattino dopo, una delle signore, Anna, la senigalliese mia amica, mi manda una mail con la descrizione che ho sopra riportato, pregandomi di voler rendere pubblico il racconto, dal momento che non vuole che la famosa Spiaggia di Velluto, la Senigallia delle Eccellenze, la Città della Fotografia, la Città delle Mostre, diventi anche la Città dell’Incuria e della presa in giro.

Allora sono andato ad accertarmi e documentare anche questa "pochezza" narrata nel racconto e non mi è stato difficile constatare anche qualche aggravante della situazione descritta.

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneIl Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneIl Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccione

La mia sarà "pochezza", sarà pignoleria, ma io la chiamo spirito di osservazione. Io guardo diritto solo per evitare di urtare in qualche ostacolo, altrimenti, camminando in città, la mia deformazione "professionale" (che qualcuno definisce maniacale), mi porta ad osservare, in alto ed in basso, quelle parti che in pochi fermano visivamente e molti di questi pochi poi dimenticano. Questa volta però qualcuna più maniaca di me, mi ha preceduto!

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneUna situazione precaria che avevo però documentato e descritto parlando già della pescheria del Foro Annonario, divenuta ora ripostiglio, ora cucina di eventi mangerecci, ora come camerino per quelli artistici, ora luogo di lettura di poesia, oppure come di sede di convegni di partito.
Tutto, ma meno che pescheria.
Cosa che accetto, anche se non condivido.

Solo che dovendo fare attenzione a dove si mette i piedi o dovendo raccomandare ai più piccoli di non toccare nulla con le mani e la premura di lavargliele non appena si ritorna a casa, sarei a chiedere che anche l’igiene e la pulizia, possano anch’esse alloggiare tra le varie destinazioni a cui viene adibita la struttura.

Dal mio primo articolo, (Anno Domini 2009) dico che poco è cambiato.

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneDel resto la documentazione parla chiaro. Non sono un credente, ma vedendo ancora campeggiare i pannelli che pubblicizzano un evento oramai concluso, quello della mostra della Madonna di Senigallia, ad essa mi sono rivolto chiedendole che ci faccia la grazia di far ritornare questa piazza non certo nello splendore di una volta, con suoni, schiamazzi, vitalità, partecipazione giornaliera, utilità per qualcuno, ma quanto meno una parvenza di decenza.

Anche il palco, ormai è divenuto parte integrante della piazza, e nelle sue "cantine" concede ospitalità a chi più ne ha bisogno, come quelle pedane giustamente tolte degli esercizi pubblici delle principali vie cittadine.
Abolite in ragione proprio dell’igiene e della pulizia.
Mi sta bene, quindi, anche questo palco, però pulizia!

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneNon mi si venga ancora a ripetere il ritornello che non ci sono fondi. Lo so, lo sappiamo e vorremmo evitare (dopo che ne paghiamo le conseguenze) di sentircelo ricordare ogni qualvolta defecano i piccioni che ivi alloggiano al Foro. Che seguendo le foto non si tratta di un evento raro.
Per questi lavori non necessitano sfoggi di avanzata tecnologia, eserciti di tecnici con al seguito centurie di operatori bardati come esploratori siderali, vigili urbani che presidino la piazza.

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneBasterebbe giornalmente un cassaintegrato socialmente utile che dotato di un minimo sindacale di buona volontà desse la sua disponibilità (e ce ne sono e neppure pochi!), che con la dotazione di un paio di occhiali protettivi, un paio di guanti, una scopa ed una canna metallica telescopica con piumino fissato sulla sommità togliesse quelle ragnatele (per cui siamo divenuti zimbello), e spazzasse la sporcizia ed il guano dei piccioni, nonché vuotasse quei cestini dei rifiuti (che a quanto pare sfuggono facilmente all’attenzione degli ispettori del Cir33).

Sono convinto che allora i gestori dei locali si farebbero anche sostenitori economici (almeno lo voglio sperare!) di queste pulizie che - non "pasquali", ma giornaliere o quanto meno settimanali - sono assolutamente necessarie, per il decoro, l’igiene, ed una pulizia che è sempre il miglior biglietto da visita per una città che vanta, nell’ospitalità, una delle sue infinite eccellenze.

Il Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneIl Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccioneIl Foro Annonario di Senigallia tra ragnatele, polvere ed escrementi di piccione

Questi i commenti dei lettori di 60019

Scritto da Gian Marco il 25/08/2011 ore 09:51
la pulizia delle strade e la cura generale della città sono delle "pochezze" importanti quanto l'organizzazione di un grande evento! Venire in una città turistica e trovare strade piene di mozziconi di sigarette, montagne escrementi di piccioni ai bordi della strada (e parlo di alcune traverse del corso), trovare ancora di giorno i bidoni della differenziata pieni e sparsi ovunque e dover trattenere il respiro quando passa il camioncino del cir33 che profuma di un mix letale di discarica e cibo in putrefazione, trovare un marciapiede del lungomare mai pulito in 3 mesi e completamente sporco di macchie di gelato o altro e pieno di sabbia (e parlo del lungomare di ponente), trovare una rinomata spiaggia di velluto dove regna sovrana l'erba con i suoi simpatici ricci che non vedono l'ora di pungere i piedi dei bagnanti (e parlo di tutto il tratto della cesanella fino al cesano) con decine di barche abbandonate sparse qua e là a completare il bel quadro di spiaggia abbandonata, etc... sicuramente non depone a favore della città. Fossi un turista resterei amareggiato per la poca cura che viene data ai particolari e forse valuterei di andare altrove, ma siccome sono un cittadino senigalliese e adoro la mia città sono semplicemente indignato.

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Scritto da Franco Giannini il 26/08/2011 ore 15:35
solo per dovere di completezza di informazione: 1 - la strada pulita di via Bolzano nonchè il marciapiede ovest di via Amendola, anch'esso ripulito, si stanno già riempiendo nuovamente di foglie trascinate dalle auto che passano nelle vicinanze e che con la velocità le spostano dove poco prima era pulito. 2 - in molti punti,sui vialetti più nascosti, non ci si può avventurare per la quantità e le dimensioni dei cumuli di foglie. Esagererei se dicessi che hanno raggiunto il metro di altezza!! Ma non crediate che poi esagererei più di tanto!!!!

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