sabato 13 agosto 2011

Tre i tasselli di Musaico nel mosaico di Christian


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

...che per una sera riportano il sorriso sul viso del piccolo eroe


Tre "tasselli", che con troppa famigliarità, mi ero permesso di chiamare "ragazzi". Tre maestri invece: un Claudio Marchetti alle tastiere che con le note del "Piccolo Principe" ha provocato i brividi; Renzo Ripesi che è riuscito miracolosamente ad umanizzare la sua chitarra facendola quasi "parlare"; da Marco Petrucci invece mi attendevo una prova maiuscola, visto il suo Curriculum, ma onestamente parlando è andato oltre a quelle che erano le aspettative.

Era una serata di beneficenza che quindi poteva essere presentata più in modo soft... Invece Marco si è cimentato in buona parte del suo repertorio, non dimenticando nessuna delle nostre pietre miliari della musica italiana. E’ andato da De Andrè a Tenco, da Bertoli a quelli che non potevano mancare: I Nomadi, con sue canzoni ma con un ricordo anche ad un altro senigalliese che ha collaborato con questi e prematuramente scomparso: Nanni Mancini.

Senigallia, serata di beneficienza dei Musaico per Christian CialonaPetrucci con la sua simpatia, con la sua semplicità, il suo modo di porsi, coinvolgendo il pubblico facendogli domande e spiritosamente dandosi la risposta, fin dalla presentazione iniziale, si è visto felice di far felici, sia il pubblico che gli altri tre tasselli principali del mosaico della serata tutta particolare.
Non è che mi sia dimenticato di elogiare ulteriormente le qualità artistiche di Petrucci, è solo che ritenendole talmente scontate, non vorrei che fossero ritenute come piaggerie gratuite. Il solo fatto di scrivere per i Nomadi, già la dice lunga sul suo conto! Credo che non me ne vorrà se vado quindi a parlare degli altri tre personaggi della serata: Christian, mamma Emily e papà Sergio.

Mi ero ripromesso di partecipare alla serata per il solo piacere e dovere di un saluto alla famiglia Cialona. Ma poi assistendo allo spettacolo, alla partecipazione del numeroso pubblico e in principal modo al loro ringraziamento una volta saliti sul palco, mi sono sentito in un certo qual modo coinvolto per qualche mia osservazione.

Senigallia, serata di beneficienza dei Musaico per Christian CialonaCon quella loro abituale, che come l’ha chiamata Marco Petrucci in fase di presentazione "dignità da far paura" la prima a salire sul palco con in braccio Christian, consegnato poi a Sergio per poter prendere la parola, è stata proprio Emily. Quello che mi ha subito preoccupato è stata la sua calma apparente: "Scusatemi per l’emozione, benchè in quest’ultimo periodo mi sia capitato di salire su di un palco, ancora non ci ho fatto l’abitudine..." sono state infatti le sue prime parole.
Con molta serenità, ha fatto un breve quadro della malattia di Christian, la sua "storia-calvario" come l’ha definita lei, il suo peregrinare negli ospedali nazionali ed oltre confine. Dicevo che mi ha preoccupato il suo tono pacato, perchè dai suoi occhi si percepiva tutt’altra sensazione. L’avevo definita una leonessa ferita, ma ieri (martedì 9 agosto, Ndr) sera l’ho vista, forse per l’abito che indossava sul giallo con striature colorate, una tigre siberiana, pronta ad assalire ed azzannare... sicuramente non doma, sicuramente non rinunciataria, sicuramente disposta a lottare per il suo cucciolo... ed io se l’avessi contro, ci penserei su due volte prima di farle un affronto.

Senigallia, serata di beneficienza dei Musaico per Christian CialonaPoi è la volta di Sergio, che ringrazia come aveva fatto Emily, tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione della serata, dai tre maestri del Musaico, al Comune, agli sponsor a tutto il pubblico. La sua non è calma trattenuta quale quella di Emily, la sua è calma educata, ma senza peli sulla lingua. Ed allora una stoccata alla Sanità Italiana, un invito a tutti per una sensibilizzazione affinchè si possano cambiare le cose nel nostro Paese ed a chiusura l’elemento che ha fatto colpo sul pubblico presente!
"Dovete sapere – racconta Sergio - che un sordomuto percepisce appena 230/240 € di invalidità. Ebbene, mio figlio invece non percepisce nulla, perchè lui è solo muto... Queste sono le cose che si devono risolvere. Invito chi vuole a contattarmi, per lottare insieme, su questo nostro sito lastoriadichristian.wordpress.com ..."

E mentre lo spettacolo riprende, osservo che qualcuno colpito da queste parole, si avvicina senza dare nell’occhio, verso la "vela" sotto cui è posizionato un tavolo con un raccoglitore per le offerte e versa il suo pensiero... a questo "qualcuno" un dovuto grazie!

Foto di Sauro Marchetti

QUI tutte le foto della serata

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