giovedì 11 dicembre 2008

L'ANGOLO DELLA LETTURA

di Dario Petrolati

Me ne andavo incosciente coi miei 19 anni leggeri sulla spiaggia in riva al mare di Senigallia, era d' agosto mi pare, ed una voce da sotto l' ombrellone avanti al Regina mi chiamò più volte chè io dritto come un baccalà continuavo verso il "tennis al Ponte Rosso" sicchè il ragazzo mi fermò tenendomi per il braccio.
Dopo la rapida presentazione, era (si sappia) il giovane regista Giuseppe Ferrara
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ferrara , allora da poco laureato, fanatico di storia dell' arte, del cinema e figlio del presidente senese che aveva presieduto la commissione che mi aveva rilasciato il diploma ad Ancona.
Aveva in mano il volume " Il Nuovo Cinema Italiano ", storia del neorealismo , illustrato e curato come se fosse un cuscino di bambino.
Mi chiese di fermarmi e ritornare sotto l'ombrellone, domandò la penna alla madre e vergò ad inchiostro una dedica per me piena di entusiasmo e parole belle, influenzate dal padre chè gli aveva detto del mio tema d'italiano e dell' evento durante il mio orale.
Il terribile professore era rimasto colpito dalla mia sfacciataggine-incoscienza chè lo avevo sfidato ad interrogarmi su tutta la letteratura italiana, escluso Manzoni beghino, ed anche sulla nascita della letteratura americana sino agli anni 60.
E fu così che interruppero gli altri esami per fare silenzio ed assistere alla "strana sfida" che divenne leggera per me allegra e vincente.
Ero bollato ufficialmente ormai come il malato della cultura umanistica che un ragazzo della mia età non aveva, altri erano i limiti allora e gli interessi.
Il padre aveva parlato in famiglia di me e Giuseppe rapito dall' entusiasmo aveva preso il libro da lui scritto, che ancora conservo caramente, me lo aprì sventagliò accarezzandolo, regalandomelo.
Ma subito, ripreso il cammino sulla spiaggia, si passò a parlare di " letture" degli scrittori dei libri che bisognava io leggessi conoscessi a fondo-possedessi fisicamente.
Mi fece l' elenco a mente di Pavese http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Pavese ,
http://www.italialibri.net/autori/pavesec.html , logicamente mi parlò de La luna e i Falò, eppoi Il Compagno-Lavorare stanca-Dialoghi con Leucò-Il Mestiere di Vivere e via via senza nulla lasciare, tutto per ordine mentale, dicendomi perchè e come avrei dovuto accettare, osservare, bere la filosofia di vita dello scrittore tanto a lui caro. La morte, l' antifascismo e la sua posizione politica apparentemente comunista, ma solo tanto laica chè alla Einaudi allora si respirava aria senza confini, le più belle menti tutte erano lassù alla corte del Principe, arrogante odiato venerato.
E Pavese e Pratolini, Chabod, e Calvino e tutti quasi i rompiscatole dalle menti aperte nuove-rivoluzionarie, cervelli che erano stati imprigionati durante il ventennio ed ora sentivano quest' aria mai vista pulita che turbava e suscitava odio dei conservatori dei politici avversi poggiati dalla Chiesa dal padronato.
Quanti bei cervelli sempre di corsa per le nuove vie .
Pavese fu con la sua prosa, la poesia un' alba - tramonto da cui, seguendo il consiglio del giovane Giuseppe Ferrara, son partito .
I racconti e quanto tutto altro scrisse ci lasciò, resta per la cultura italiana un vanto-evento che bisogna assolutamente conoscere.
Basta passare l'elenco delle sue opere, pubblicate dalla Gloriosa Einaudi, poi in edizione economica ora è facile trovare sui banchetti.
Da Pavese anche come curatore e traduttore degli americani da lui amati mi piacerebbe travasare-partire-iniziare un appuntamento su "Lo Spigolatore", chè ciò che credo avere imparato, forse non tutto inutile e sbagliato, sarebbe giusto si sapesse, magari correggendo anche, una mia vita intellettuale mi spiacerebbe fosse scordata ignorata.
Se avrò un positivo cenno settimanalmente, mi piacerebbe fare il punto delle letture da non perdere.
Intanto invio un forte abbraccio a quanti benevolmente accetteranno la mia iniziativa per rendere anche più completo questo fraterno e bel blog.
Grazie,

2 commenti:

Franco Giannini ha detto...

@ Dario
Ho atteso a fare questo commento perchè ho voluto prima, riprovare ad arricchire il tuo post con la copertina di "Il Mestiere di Vivere", ma per motivi tecnici o per mia incapacità non sono riuscito ad inserirla. Avevo trovato anche una vecchia foto di Pavese, ma sempre per gli stessi motivi, purtroppo rifiutata.
Io, Dario, credo che il compito che ti sei assunto sia molto impegnativo, ancor più se fatto con un appuntamento settimanale. Forse meglio sarebbe se preso con cadenza quindicinale o mensile. Comunque vedi tu, ben sapendo che lo spazio è sempre a tua disposizione, qualunque sia la tua decisione.
Io nel mio piccolo, potrò darti non certamente quell' aiuto intellettuale che non possiedo, ma solo come un semplice "garzone di bottega", potrò e cercherò di esserti vicino, con ricerche, sia di foto che di link ad hoc.
Un consiglio, se vuoi e puoi accettarlo, è quello di parlare non solo di autori di ieri, ma anche di quelli di oggi, con recensioni sulle loro opere nuove, appena pubblicate (del resto ti puoi avvalere del supporto di una libreria a te vicina e cara...la Draghi), rivelandoci, sempre secondo il tuo parere di persona senza peli sulla lingua, se trattasi di un vero successo o il solito prodotto per far cassetta. Quindi non solo il bello utile ed istruttivo, ma un avvertimento agli ignari di ciò che pensi sia non solo, non bello, ma solo frutto della speculazione editoriale.
Grazie e... Buon Lavoro.

www.dariopetrolati.it ha detto...

Caro Franco,
amici tutti.
Sono daccordo coi tuoi suggerimenti sempre preziosi ed utili,ti prego non sminuire mai la tua opera,chè onestà e modestia sono doti assai superiori alle mie farfallate forse immature prese di entusiasmo.
Avevo pensato anche io,dopo che Olga mi aveva detto le stesse tue cose,di tenere una rubrica quindicinale,od anche mensile,in quanto settimanalmente diverrebbe forse un compito gravoso.
Oggi ci penso e mi consiglio anche coi miei amici librai per far si che sia una nota anche su novità in modo che si possa fare una selezione-consiglio tra spazzatura e oggetti consigliabili.Di certo il cuore batte per la Einaudi quando esplose nell'immediato dopoguerra facendo conoscere il pensiero laico e libertario con nomi che ora i ragazzi dell'Onda non sempre possono apprezzare.Oggi e domani romperò in giro un pò le scatole per sondare e poi partire con maggiore serenità.
Intanto prepariamoci per augurare ai nostri cari amici e compagni serene festività.
Io , tanto per cambiare, mi sono preso l'impegno con una dott.sa Peruviana a darle una -due mani per ricerche sugli anni del terrorismo durante il periodo di chiusura per ferie o festività, insomma quei giorni in cui si fanno le visite ai presepi o si va a Cortina per rubare le mogli compiacenti dei ricchi.
Si sente,intuisce che sono un pò di parte?
Che rompi, adesso capisco perchè sono difficile nelle amicizie,
un pensiero gonfio come il sacco della Befana per Giuliana e Voi gente per bene,
tu Franco tieni il timone per la retta via,
grazie,
dario.