martedì 27 gennaio 2009

SENIGALLIA: GLI OSPITI DELLA CASA PROTETTA SI RACCONTANO - 5 -

Capitolo 8° - IL FIDANZAMENTO E LA DOTE



Argentina : io mi sono fidanzata a quindici anni, otto anni si è fatto l'amore e sessanta anni siamo stati sposati. Mio padre non ci credeva all'inizio.


Angela : io mi sono sposata presto, del resto una volta che eri fidanzata, eri fidanzata! Dovevo guardare mia madre e lavorare tanto. Per fortuna mio marito mi ha sempre aiutato.


Ersilia : mi sono fidanzata presto perchè mio marito non voleva il "moccolo", quel piccoletto di mio fratello attorno. Di pretendenti ne ho avuti tanti...avevo un seno!! Ma ormai ero una donna occupata.


Umberto : quando ho preso la patente ho fatto la Giardinetta, tutta in legno, era una FIAT. Ci sono andato una sera, avevo appuntamento con una ragazza. Io ero convinto che era una cosa facile, invece, quando mi ha visto, ha chiamato il padre. Il padre ha urlato dalla finestra : e io sono andato via.


Aldesina : una volta una donna ha messo bocca : Quella volta, solo le donne portavano la dote.


Faustina : per potè fare la dote, perchè soldi non ce n'erano, andavo a lavorare. Una volta, con mia madre, avevamo arcolto cinque/sei quintali di spiga! Dopo c'era nonna, lia c'aveva più soldi e a volte ci comprava la stoffa.


Aldesina : mia zia non è mai andata a casa del marito prima di sposarsi perchè non usava, era come una vergogna. Quella volta era una cosa un pò lentarella, non era come adesso.


Ersilia : io lavoravo in fabbrica, prendevo lo stipendio ogni quindici giorni, con quello che guadagnavo compravo dei pezzi per il corredo. Con della tela comprata da mamma facevo delle lenzuola per il mio matrimonio.


Umberto : l'uomo portava la forza lavoro, l'eleganza e se divertiva !


Aldesina : mia zia ha sposato nel 1936; c'aveva il biroccio per portà il corredo, perchè portava pure il materasso e c'aveva pure il campanello, perchè quando passava lo suonava e tutti si affacciavano.


Ersilia : quando il mio ragazzo ha chiesto la mia mano, io ero lì, ma mio padre ha detto subito di no. Ancora ho la carta scritta del corredo mio, con le firme dei testimoni. Io ho ancora una coperta di peluche colorata, con i fiori, la frangia e un'altra coperta di seta nella scatola nell'armadio.


Faustina : una volta i ragazzi erano più educati di adesso, non facevano tante schifezze. Il mondo è cambiato un bel pò!






Capitolo 9° - I VESTITI E L'ARTE DELL'ARRANGIARSI





Angela : mia sorella faceva la sarta e andava dalla sarta ad imparare; dopo è andata a Chiaravalle a scuola di taglio. A me lasciava le cose da fare, perchè l'aiutavo, le facevo i sovrappunti, gli orli. Dopo ho imparato anche io a fare la sarta, ma la scuola di taglio non l'ho potuta fare. Così mia sorella tagliava i vestiti e io li cucivo, prima l'ho fatto per me e mio marito e dopo anche per gli altri.


Irene : c'era il sartor, che ci andavano le ragazze a imparare il mestier.


Dina : si comprava la stoffa.


Irene : si bagnava, si stirava e si portava dalla sarta. Ci si andava per tutte le occasioni: le cresime, le comunioni, i sposalizi.


Dina : invece, per tutti i giorni, si metteva la vestina.


Luciana : io mi arrangiavo dappermè, ma li facevo per me sola.


Arnalda : anche io per me mi sono arrangiata sempre. Tagliavo dalla sarta e poi li cucivo.


Teresina : anche io li facevo tagliare dalla sarta e poi li cucivo. Il vestito del fratello più grande si portava per tutti i giorni, mentre se c'era una festa si faceva fare dalla sarta.


Ersilia : Mamma mi ha mandato dalle suore a sapere come dovevi tenere in mano l' ago: c'avevi il lavorino, la sedia piccola per appoggiare i piedi. A me però non piaceva.


Ornella : io facevo la sarta e lavoravo per me e per tutti gli altri. Lavoravo anche con l' uncinetto. Quando si è fidanzato mio figlio, io per regalo a mia nuora gli ho fatto una blusa celeste con l'uncinetto. Mia nuora l'ha messa e c'è andata a passeggio con mio figlio per il lungomare; una signora, che sapeva come lavoravo bene, l'ha vista ed è andata da lei a chiederle:


Francesco : io facevo i vestiti da uomo e da donna.


Ornella : con gli avanzi della lana dei vestiti ci facevo lo scialle, le coperte e qualche scialpetta.


Dina : è vero, capitava calca volta!


Irene : io facevo i calzetti a mano coi ferri.


Ersilia : anche io facevo i calzettoni.


Zelinda : io non li facevo i vestiti, compravo la stoffa e andavo dalla sarta. Anche io mettevo i vestiti di mia sorella, però erano molto belli, molto morbidi.


Stella : anche io andavo dalla sarta, compravo la stoffa da Colombaroni.


Ersilia : le maniche erano abolite, per sapè montà una manica ce vole tempo e denaro!


Faustina : so una filastrocca!!


La bella donna che ha perso la rocca


è tutta lunedì che la va cercando


al martedì la trova tutta rotta


mercoledì la va raccomodando


al giovedì le pettina la stoppa


al venerdì la viene inconocchiando


al sabato sal fuso si trastulla


la domenica, che è festa, non fa nulla.





....continua....

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