lunedì 26 aprile 2010

GLI OSPITI DELLA CASA PROTETTA......

....Continua...
CAPITOLO 6° - LA CUCINA DI UNA VOLTA

DINA: Imparavano le madri m'ale figlie a cucire. I padri badavano al bestiame.
NELLA: Le donne c'avevano tutte le cose di casa da fare, c'erano parecchie cose: per il pane si faceva il lievito alla sera, la mattina si impastava con la farina, si impastava e si infornava.
DINA: Il formaggio era buono 'na volta! C'era quello da mangiare!
FAUSTINA: Anche noi facevamo il pane in casa, la crescia con i pizzicotti.
NELLA: Una crescia più sorta della piadina con olio e rosmarino, prima si cuoceva questa e poi il pane.
DINA: Perchè per la crescia si faceva subito, per il pane ci voleva di più.
TERESINA: Anche zia faceva la crescia.
NELLA: C'era il Tritello, si portava a macinare il grano così veniva la semola e poi il tritello e poi la farina. Siccome più di due quintali di farina non si poteva avere per uno, noi con la farina ci mischiavamo il tritello per farne di più.
FAUSTINA: Comunque quando si prendeva la farina non era chiara, bisognava stacciarla per farla diventare pura, senza semola.
NELLA: Mamma per companatico tante volte ci ha dato pane di casa con il pane compro e a volte facevamo la Panzanella, pagne bagnato con acetella (ndr: aceto e acqua), sale e pepe.
DINA M: Noi ci mettevamo l'olio invece che l'acetella. Si chiamava la fetta impero perchè era più ricca del pane solo.
TERESINA: Noi anche la pizza con il pomodoro facevamo.
FAUSTINA: Si ma non c'era tutte le cose che c'è adesso.
NELLA: Si mischiava farina di grano con quella di granturco, noi a volte anche solo di granturco.
FAUSTINA: Era buona!
TERESINA: Spesso uomini e bambini mangiavano seduti, le donne giovani in piedi perchè non c'era posto per tutti. A casa mia c'erano tanti fioli, tre vecchi...per forza spesso toccava a me stare in piedi. Mio marito faceva dei piccoli sgabelli per i bambini.
ANGELA A: A casa mia tutti seduti stavamo a pranzo, anche se casa non era grande ci arrangiavamo.
FAUSTINA: Spesso si faceva polenta o polentone dentro il calderone.
NELLA: Sotto il camino.
RICCARDO: E' vero io sono vissuto di polenta, la facevo io con acqua e calderola, la caldaia di ghisa. Le donne facevano il sugo poi si metteva il tutto nella spianatoia, a volte anche con la salsiccia.
ANGELA: La salsiccia si metteva se c'era, se no con i fiori di cavolo o con il lardo.
FAUSTINA: Io anche con il sugo del lardo.
NELLA: Anche qualche pezzetto di Cunila (coniglia)? Si metteva in mezzo al tavolo e choie era più svelto mangiava di più.
FAUSTINA: Se avanzava la tagliavamo a fette e la bruscavamo al forno.
ANGELA: Noi quella avanzata la bagnavamo con il vino cotto: la polenta sal vin'cott. Quando si pigiava l'uva si prendeva il succo, si faceva passare in un staccino più fitto e poi si metteva in un tigame, si mischiava con la cucchiara di legno, si accendeva il fuoco, si faceva tre tacche nel manico della cucchiara di legno e si cucinava fino a che non era vaporato fino all'ultima tacca.
DINA: Io facevo la polenta coi cicci, se c'era un pò de maiale era buonissima. Alla vigilia di Natale c'era la polenta con le vongole.
ANGELA: Anche io la facevo.
NELLA: Ma quella volta non se sapeva manco cò erano le vongole?
ANGELA: Io troppo le giva a pià!! Ci facevo il sugo, le mettevo nei vasi della conserva e le mettevo nel pozzo perchè non c'era il frigo.
NELLA: Noi c'avevamo una cisterna dove calavamo le cose con il cesto.
RICCARDO: Noi compravamo il ghiaccio e lo mettevamo in dei contenitori appositi.
FAUSTINA: Da noi se magnava e basta. Non se faceva avanzà.
TERESA: Anche noi mettevamo il cibo avanzato dentro una cesta dentro il pozzo.
ARMELINDA: Anche io con un tigame mettevo nel pozzo.
DINA M: Io vicino alla finestra o in cantina...ma si mangiava, non c'era mai niente una volta che c'era si mangiava.

La Ricetta delle Baldine
DINA M. Io le facevo così:
Se fa la pasta lenta in una ciotola; ci si mette lo zucchero, la farina l'uovo senza chiara, poi se batte così, poi quando è amalgamato tutto se prende a cucchiaiate e se mette nell'olio. L'olio se fa bollire un pochino, si tira su e si mette in un piatto con lo zucchero. Le Baldine si fanno con la crema ancora, ce se mette l'Archermes.

La Ricetta delle Cresciole

DINA M: Per fare le cresciole ce vole: farina, uova, anice...
ANGELA: No, l'anice no!
DINA M: Si faceva l'impasto, poi si faceva tute le crescioline e si coceva nello strutto de maiale oppure nell'olio, come uno voleva.
ANGELA: Quando si tirava fuori dall'olio se metteva un tantino de zucchero.
NELLA: L'olio di semi, no l'olio d'oliva.
DINA M: Noi lo strutto ce lo mettevamo sempre un pò. Con l'uvetta venivano un pò più farcite, erano più bone.

La Ricetta della Pasta Fatta in Casa

DINA M: La pasta de casa se faceva sa la farina e l'uovo e basta.
ANGELA: Anche un pochino di sale.
DINA: Se tirava la sfoglia e se facevano tutte striscettine, poi si faceva il sugo, se c'era la carne, sa la carne.

SCHIUGHI, FRASCARELLI, SFRIZZI, POLENTA E POLENTONE

AURORA: Io non li facevo gli sciughi, li faceva una parente col mosto. Io facevo con la farina di granoturco. Se stendeva su una tavola e sopra poi il sugo che uno aveva fatto e quella che avanzava se mangiava il giorno dopo.
Quella dolce è un'altra cosa, se faceva col vin cotto.
ANGELA A: mosto e farina di granturco e grano, poi in un piatto con lo zucchero e se tagliava a pezzetti.
ASSUNTA: Con la farina di grano mia zia a Napoli faceva gli "Scagliozzi".
ERSILIA: E' i "Frascarelli" quelli.
AURORA: Si, i Frascarelli, che rimaneva i tozzetti, vero?
ASSUNTA: Si, poi si faceva dei tgriangoli con questa pasta di grano, poi si buttavano nell'acqua bollente. Poi si facevano rosolare o friggere.
ANGELA A: Ai tempi di Mussolini i Frascarelli non se facevano perchè non c'era la farina, non ce la davano.
AURORA: Se metteva 'sta pasta su una tavola di legno, di un albero che la pasta non ci si attaccava, si stendeva e si condiva. C'è poca differenza fra polenta e Frascarelli: la polenta è fatta con la farina di granturco, i Frascarelli con quella di grano.
NELLA: Con la farina di granturco se faceva il polentone.
AURORA: se non c'era il sugo, sopra ce se metteva il formaggio.
NELLA: I Frascarelli erano chiamati anche "Attacca santi" perchè erano appiccicosi. A me non me piacevano.
GIANNI: Ce se attaccava le robe dentro casa...
AURORA: Non è vero...
ANGELA A: Mio fratello una volta aveva fatto la colla con la farina, io gliel'ho mangiata tutta, avevo fame che con Mussolini non si mangiava! Eravamo sette persone a casa, io ereo piccola.
AURORA: A noi non è capitato perchè eravamo possidenti. Se cercava de nasconde il grano ai tedeschi. Noi a casa eravamo in venti, se facevano quaranta filoni di pane e poi s'ammucchiava la cenere e se metteva a cuocere. Anche noi bambine lo facevamo perchè era un lavoro lungo e toccava dà 'na mano, magari prima di andare a ballare. Se facevano anche gli "Sfrizzi" con lo strutto sopra la crescia.
ANGELA A: Ce se metteva la cipolla sopra.
AURORA: Se faceva i pizzicotti sopra la pasta per fare la fontanella.

...continua...

16 commenti:

enrico dignani ha detto...

E' una meraviglia letteraria,caro Franco sei un Benemerito.
Devi farne un libro.Ciao

Franco Giannini ha detto...

Troppo buono Enrico!!
Ma io non ho fatto nulla, se non riportare sul mio blog, ciò che è stato raccolto dai racconti di questi ospiti. Ne è stata fatta raccolta su di un libriccino fatto (stampato) al computer (una 50na di fotocopie) rilegate con la spillatrice e distribuite ai parenti degli ospiti. Io, ora, non faccio altro che ricopiare e mandare sul mio blog nel timore che questi pensieri vadano perduti. Credo che questa iniziativa verrà ripetuta tutti gli anni. Almeno questo è l'intento...vedremo!

www.dariopetrolati.it ha detto...

fai bene franco,
vedrai che la tua modestia sarà premiata
sono documenti di PERSONE che hanno visto sopportato VISSUTO prima di noi
sono documenti e con pazienza io sono sicuro che il tutto come dice Enrico
potrà essere trasformato in libro.
auguri e complimenti
un caro abbraccio
dario.

enrico dignani ha detto...

hei, voi fra qualche settimana dovrebbe uscire il mio primo libro
WHY senza BECAUSE , casa editrice
Rupe Mutevole\collana : la quiete e l'inquietudine. Fatemi pubblicità
spero sia una carineria.
ciao.

Anonimo ha detto...

Franco, te lo prometto: quando alla casa protetta ci starò io, ti rivelerò tutti i segreti dei miei famosi fagioli con le cotiche... :-)

mariangela

Anonimo ha detto...

@digna. Però, devi presentarlo! Mica solo il libro di Dario merita una cena dalla Bice!!! A Quando? :-)

mariangela

Franco Giannini ha detto...

@ Mariangela
leggendo le prime parole mi ero quasi spaventato...vabbè... la ricetta dei fagioli con le cotiche non mi mette in apprensione. C'è solo un fatto, io so più vecchio ed allora, quando deciderai di entrare in questa comunità mi troverai già lì da un pò di tempo e magari anche un pò (tanto) rinc...to.
@ Digna

Franco Giannini ha detto...

@ Digna
perchè no, l'idea di Mariangela non è brutta...io ti pubblico la copertina del libro e ti giro i nominativi di chi vuole acquistarlo.

www.dariopetrolati.it ha detto...

Cari amici miei,
'sta casa protetta mi mette poca allegria già che sono un tipo poco propenso a far ridere chè manco riesco a sorridere
son pessimista
lagnoso
e la casa protetta mi fa paura
quassù una ha i muri che confinano col posto ove sto nascosto a lavorare?
carozzine con gente che sbanda tutta disarticolata sbavata badanti(termine orrendo)che spingono irate
soldi che girano a iosa
tanti perchè per essere accettati servono 2 pensioni
poi ci sono carrozzine vuote lasciate per terra o accanto al muro chè a chi serviva è partito per chissà dove per sempre
insomma il Ricovero così si chiamava il pio 9° a Senigallia manda umori ed odori che mi immalinconiscono ancor più
mariangela mi dà una scoppola e la sento sino quassù
l'accetto perchè lei ha meravigliosamente sempre ragione

enrico il tuo libro di certo prenderò fammi sapere come e quando
io ti sono amico e lo sai
pel resto oggi mi girano ma voi cari carissimi amici non avete colpa anzi.

dario.

enrico dignani ha detto...

Grazie cari amici, ho contribuito alle spese di edizione con 800 euro
né recupero 200 se riesco a vendere a 10 euro le 20 copie che mi mandano,per le mie precarie finanze questo è d'obbligo.Comunque per voi ricconi è un affare, una carineria che costa meno di una pizza, Mariangela,la tua idea è meravigliosa,grazie .Franco quando arriva ti farò sapere.ciao

Anonimo ha detto...

@Digna. Prenoto una copia fin da ora. Autografata, naturalmente. Poi, noi "ricconi" (Franco... pensa te cosa ci tocca sentire!) ti inviteremo a cena dalla Bice: vero Franco? Naturalmente, se quello scassapalle di Dario fa un salto a Senigallia per aggregarsi alla comitiva. I fazzolettini di carta (marca Lidl) per le sue lacrime croniche li porto io. Se serve, compro pure l'Alka Seltzer.

@Franco. Sei proprio sicuro di essere più vecchio? E poi, sta attento: nella casa protetta ho intenzione di fare follie, quando ci andrò... :-)

mariangela

Franco Giannini ha detto...

@ Mariangela
Ad una signora non si chiede mai l'età, quindi sono io a denunciare la mia per soddisfare la tua curiosità...io sono del '42-
Circa le pazzie che farai quando (spero per te il più lontano possibile!!)verrai a far parte del "Gruppo", non so a che cosa ti riferisci...forse...ma solo forse lo penso e se è quello che penso posso dirti che qualche cosa di curioso avviene anche oggi. Ma eventualmente ne parliamo alla cena in onore del Digna...!!

www.dariopetrolati.it ha detto...

mariangela,
quante me ne dici
tantissime
ma sai dirmele ed il tuo linguaggio mi pare fiorito
ogni parola mi fa sorridere
sei proprio una femmina speciale
le tue frustate le sento come carezze
d'amica ritrovata
NECESSARIA.

un ossigeno anzi l'ossigeno
grazie mariangela
eppoi dì a franco che il più grande sono io e voi lo sapete

anagraficamente solo
chè dentro in testa ovunque mi pare non essere mai nato

sogno e sembra piango-ma non lo faccio-sono uno scassa....

sei veramente unica
solare

Quando avrete fissato tutto farò una fuga con la mia panda per enrico e voi tutti

buona giornata ed altro
oddio scivolo sul patetico

allora esco e vado alla Wiennese

ciao
ciao

dario.

Anonimo ha detto...

@franco. Sì... sei più vecchio. E che alla casa protetta si facciano "pazzie" mi rassicura: sempre pensato che da vecchi si torna adolescenti e che gli ormoni, seppure occasionali e imprevedibili, restano sempre in circolo! :-)

@Dario. No. La Panda NO!!! Ché poi ci tocca consolarti per due o tre mesi per la bronchite cronica che certamente ti beccheresti, se non subentra la sciatalgia! Vieni in treno, è più sicuro per tutti...

mariangela

www.dariopetrolati.it ha detto...

va bene mariangela,
la panda NO!!!
hai ragione da quella piaga che sono poi col cuchiaio mi si dovrebbe raccogliere

però mariangela mi sento privilegiato chè ti preoccupi per me
mi fa tanto piacere inutile nasconderlo

mi piacerebbe un giorno ballare con te
un tango
ad Oporto-Lisbona

prima di Morire non subito
un Tango infinito
altro che cotiche e fagioli

aria
aria portuale ed un tango sotto la luna le stelle

sai l'invidia!!!

ciao a tutti
ma a qualcuno
più particolare

dario.

Anonimo ha detto...

@dario. Preferisco il rock 'n roll... :-)
mariangela