sabato 17 aprile 2010

LA CENA DEI PERDENTI....


di Franco Giannini

... o almeno così credevo, che fosse giusto chiamarla!!

Evidentemente mi sono sbagliato, ancora una volta!
E quello che comincia a preoccuparmi è che questa tipologia di errori di valutazione comincia a colpirmi con troppa continuità.
Credevo che si trattasse di una cena in cui i perdenti si ritrovavano dietro un piatto di buona pizza, ritrovando (mi si passi la ripetizione) quel buon'umore perso in campagna (non di certo quella fuori città!). E perché no, magari valutando l'attuale situazione e proponendo a bocca piena, qualche possibile progetto, qualche idea, senza alcun impegno, per un semplice "pour parler", con la prospettiva di una pepata opposizione o con quella di idee innovative nel caso di eventuali tracolli della maggioranza. Lontana prospettiva forse, ma sempre possibile e quindi pronti a coglierne l'occasione e mai impreparati!
In un primo tempo ho quindi pensato che gli assenti avessero torto e quindi fossero perdenti due volte. Invece poi ripensandoci a mente fredda, ritengo di poter affermare che questa, giustamente, non era la loro cena. Ecco per cui la loro assenza. Questa non era infatti la "Cena dei Perdenti", e quindi la loro, questa è stata la "Cena delle Beffe", la "Cena dei Delusi", la "Cena degli Illusi", quindi solo la nostra cena.
Con l'uso del "loro" ovviamente intendo indicare tutti quelli più esposti politicamente, quelli che si ritenevano i più preparati, coloro che facevano i conti per i posti disponibili tra i 31 assegnati, gli strateghi della conduzione elettorale nei fanta scientifici meandri dei retroscena della campagna. Con l'aggettivo "nostra", intendo invece indicare i "peones", quelli che più si sono resi disponibili e che "unti" da tanta dedizione e credevolezza in quello che facevano, alla fine sono rimasti con i barattoli della colla ed il pennello in mano, quelli che hanno lavorato più di braccia che di mente... i più delusi ed illusi...almeno alla luce dei fatti attuali.
Ma ieri sera guardando quella lunga tavolata fatta di una trentina di persone, poche e tante nel contempo, mi sono chiesto più volte chi fossero alla fin fine questi perdenti.
Non certo comunque i presenti, uniti in un gran bel gruppo di persone eccezionali, entusiaste malgrado i risultati delle loro varie liste di appartenenza, deluse per i comportamenti dei loro "ductor" e forse, almeno per alcune unità (una continua emorragia), perdute definitivamente da quel mondo della politica parlata, incapace ed inconcludente! Quindi sono solo "loro" che hanno perso, prima di tutto la campagna elettorale, secondo un gruppo di persone meravigliose a cui non è stato detto, salvo particolari casi, neppure un grazie o uno scusate.
Quale sia questo numero di "sfiduciati-scontenti" non lo so, di certo è che io faccio parte di questo numero.
Comunque la serata è scivolata via piacevolmente, con le immancabili, colorite, centrate osservazioni e caricature verbali e non solo, dei personaggi della politica locale. Non potevano neppure mancare i "si dice" e i proverbiali "Scoop" da parrucchiera o parrucchiere a seconda dei personaggi e che come tali sono da ritenersi privi di valore, nella loro inattendibilità, anche se qualcuno ha tenuto farmi notare che, "...si Franco!!!, ...ma voce di popolo, voce di Dio".

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiacchiere, risate, gossip ("ma è vero o non è vero?"); conoscenze virtuali che si fanno fisiche; amici che si ritrovano; amicizie che si abbozzano ("vieni a pranzo da me, quando puoi?").

Buone forchette; buone ed economiche pizza e pastiera napoletane; l'occhio attento al filo della mozzarella, e il mento chinato verso il piatto. Non rivolto verso il cielo, come ora pare andare di moda.

Alla prossima!!! :-)

mariangela

Anonimo ha detto...

E' stata una serata molto piacevole e mi impegno ad organizzarne ancora.
Come accade alle persone ingenue come la sottoscritta sono ancora confusa per un "è vero" che mi è stato detto ieri, ma come sempre me ne farò una ragione.
Grazie a tutti,
Laura

Anonimo ha detto...

Contatemi anche la prossima volta eh?

Laura:anche io ancora sono sbigottita ed i giorni trascorsi non mi hanno aiutato a capire la ragione...

claudiabalena

Anonimo ha detto...

@Cla purtroppo credo che non ci siano giustificazioni. Non possiamo dare sempre e comunque attenuanti o difendere l'indifendibile. E' il modo con cui gli altri di solito fregano le persone come noi e non ci sto più
Laura

Anonimo ha detto...

Naturalmente lo mandi anche in redazione questo branetto...Non vorrei lo vedessero solo 10 persone...
Lorenzo

Franco Giannini ha detto...

@ Lorenzo
ti rispondo come i vecchi repubblicani di una volta...quelli di cui si sono perse le tracce per motivi d'età, ma anche per la mancanza di certi ideali oggi sconosciuti a molti e che non sono quelli politici..."meglio pochi, ma buoni."
E nel gruppo della serata di venerdì, da scartare, perchè "cattivi", non ne ho veduti!!!!
Del resto poi, la quantità di letture mi interessano...ma fino ad un certo punto...altrimenti starei a postarle anche io su Facebook, come ora va di moda, due volte al giorno...prima dei pasti e dopo i pasti!

www.dariopetrolati.it ha detto...

Grazie Franco,
anche se non c'ero quasi mi pare di esserci stato con voi
Le persone AMICI che erano a quella pulita cena mi fanno quasi venire malinconia perchè la nostalgia è somma
Comunque cosa fatta capo ha e l'avere un relatore fidato come te è già un fatto fortunato per me
Allora anticipo anche le non scritte congratulazioni esternandoti anche le mie fraterne.
Ciao Franco,
dario.

Franco Giannini ha detto...

Da Dario Petrolati ricevo e pubblico una sua poesia a noi tutti dedicata.
Credo d'interpretare il pensiero di tutti ringraziandolo per la sua sensibilità.

INVITO A TAVOLA

Era da tanto
si circa un anno
almeno mi sembra

Mi hanno invitato
degli amici
anzi GLI AMICI
giù di Senigallia
per l'altra sera
a festeggiare

C'erano proprio
quelli scelti
Franco ha pensato
a far la lista
posto ora luogo

Non credevo
si potesse essere
allegri quasi bambini
compagnia di chi
sa raccontare
le ultime avventure
quasi si fosse vinto
il campionato

Pareva tifassimo
tutti per la stessa squadra

C'era di tutto
sulla tavolata
oltre la pizza
un bicchiere di birra
un altro di vino
acqua fresca di sorgente
e risate
risate a volontà

Poi venne la pioggia
quella leggera
appena appena
ed anche senza ombrelli
non ci bagnammo punto

Senza chitarre
o contestazioni varie
levammo i bicchieri
alla spiona bianca
luna sul mare

A lei brindammo
guardandoci negli occhi
scambiando doni senza nome
avvolti in carta
che non si trova in giro

Confezioni fatte da Claudia su a Padova
la signora della libreria
chè come lei nessuno
sa fare pacchi

Pare assurdo
come qualcosa di non vero
ma le magie non possono
spiegarsi
sono illogiche
senza regole
donate a persone scelte

Senza giuria
stabilimmo regole e segreti

Demmo un nome a quell'incontro

Senza giurare
era tacito il rinnovo
della nostra amicizia
speciale

Fatti e parole colorati
a mano.

Padova 19 aprile 2010
(serata segreta di primavera)

Anonimo ha detto...

Bravo Dario. Sei sempre bravo a "verseggiare".
Ma che cavolo ci stai a fare lassù a Padova? Per soffrire come solo a te piace fare, perché un poeta - anzi un Poeta - si nutre solo di tristezza e di un po' di caffé? Guarda che a Leopardi non è andata granché bene, la vita...
Molla tutto. Carica tua moglie assieme alle valige e torna al sole e alla salsedine. Vedrai che tutto passa, anche quella fastidiosa tossettina. :-)
mariangela
P.S. Ma non ti eccitare troppo per queste mie due righe... Ciao.

Anonimo ha detto...

non sono potuto venire (l'avevo detto a Laura) ma sarei stato contento di esserci. In questa avventura, dove non ci sono perdenti e in cui mi sono trovato quasi per caso, ho conosciuto delle bellissime persone, prime tra tutte quelle che hanno scritto qui sopra. Vi rivedrò volentieri ogn volta che ci sarà l'occasione. Leonardo

Anonimo ha detto...

Grande Leo! Mi sarebbe piaciuto averti in consiglio anche come consigliere straniero aggiunto! : )
Laura