
di Franco Giannini
Se qualcuno, qui, pensa di leggere un resoconto tecnico della serata di ieri, beh, può interrompere la lettura. Basti solo il dire che per me quel "Linux e dintorni" , più che un qualche cosa attinente alla rete, al PC, mi richiamava a qualche cosa di editoriale o al personaggio DJ (anche se poi ho potuto prendere visione di un finale con la S.
La mia preparazione tecnica è di basso livello, anzi è proprio sotto il "piano stradale" : accendere e spegnere il PC, entrare in internet, pigiare sulla tastiera! Le parole in inglese di cui riesco a comprendere il significato e l' uso sono Blog, Chat, Enter, Account, Wikipedia, Youtube, e recentemente anche Facebook. Figuratevi quindi ieri sera, quando per tutta la serata mi sono trovato di fronte a persone dai visi pallidi, ma che parlavano con lingua biforcuta. Mi sembrava di essere capitato nel posto sbagliato in un' ora sbagliata tra persone di un altro pianeta. Ho avuto la stessa sensazione che può provare un giapponese nell' ascoltare un' aria lirica cantata in italiano...ne ho, come poi ho avuto modo di dire, apprezzato la "musica". Si, perchè, se di buona parte mi sono perduto i reali contenuti, però penso di aver anche appreso qualche cosa (una goccia nel mare) su quanto di nuovo c'è in questo mondo in continua evoluzione. Lorenzo Franceschini, intanto, mi ha aiutato ad avere una rivalsa sulla lingua inglese, affermando che parola "Free" può indurre in inganno in quanto utilizzata nell'indicare sia quelle italiane di "Libero" e "Gratuito", che non sono poi la stessa cosa. Infatti i programmi liberi sono una cosa e quelli gratuiti un' altra.
Da David Fabbri, invece, sono venuto a conoscenza, che in settembre si terrà un corso relativo a quanto trattato per coloro che come me attendono una nuova versione di "non è mai troppo tardi" per apprendere anche come usare il PC.
Ma la parte della leonessa, l' ha fatta la Sig.ra Flavia Marzano, quando ci ha introdotto nella giungla delle "amministrazioni" che potrebbero (anzi dovrebbero!!) guadagnare economicamente usando programmi liberi evitando quelli "privati", ma che non si sa per quale motivo (e qui stendiamo un velo pietoso preferendo fare la parte dei finti tonti) tutte o qusi l' esaltino ma poi alla fine preferiscano "battere il passo"sul posto. Ed a rimetterci, come sempre, sono solo i contribuenti.
La Marzano ci forniva anche una serie di link, per un eventuale approffondimento dei disegni di legge riposanti in parlamento, che non elenco perchè disponibili sul Senigallia 2.0 , a dimostrazione che molto se ne parla o meglio si "disegna", ma poi tutto resta nei cassetti del dimenticatoio.
In Europa le cose vanno un pò meglio che in Italia, anche se poi nella Comunità Europea nei concorsi vengano preferiti (semplice eufemismo) i software proprietari.
Una lezione che più di rete sapeva di sana economia politica....e guarda caso i politici che avrebbero potuto ampliare il discorso tecnico-economico e politico, in questa serata erano in altre faccende affaccendati. Sarà per un' altra volta!!