venerdì 22 aprile 2011

Al Consiglio Comunale il mare, con la sua variante al piano degli arenili…


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

… e qui lo sbarco di 52 osservazioni e controdeduzioni con tanto di emendamenti al seguito!

Il suono della campanella, almeno per oggi, visto l’argomento trattato, viene agitata dal Vice Presidente del Consiglio, CICCONI MASSI, che alle 16,40 fa il solito appello nominale per controllare l’esistenza del numero legale. Poi, una volta appuratolo, passa immediatamente la parola a GIACCHELLA per la prima interrogazione, diretta all’Assessore Volpini.

Ma si comprende immediatamente, dal tono prettamente polemico, che non è lui il destinatario dell’interrogazione con oggetto i profughi ospitati a Senigallia, bensì coloro: "che in queste settimane hanno impazzato sulla stampa e sulla rete dandoci lezioni di ospitalità, di accoglienza e d’integrazione. A questi signori: a quelli dell’integrazione a costo zero, a quelli che come leader hanno Bossi-Fini, a quelli che gli stranieri "fori di ball", a quelli della politica dei respingimenti, a quelli che sulle locandine scrivono "Arrivano i libici, timori per il turismo, a quelli… - e prosegue la lista – farebbero, senz’altro bene leggere l’art.1 A della Convenzione di Ginevra…" E termina con il chiedere a tutti costoro che cosa è avvenuto in questi giorni a Senigallia in merito ai profughi libici, che poi così non erano, perchè sono arrivati solo tunisini con permesso di soggiorno. Non potendo fare questa domanda a costoro ecco perchè la rivolge all’Assessore ai Servizi Sociali.
VOLPINI rispondendo coglie l’occasione per ringraziare dell’opportunità che Giacchella gli offre, per fare chiarezza sul clima di incertezza che aleggia sulla situazione. Il ruolo dell’Amministrazione era quello di collaborare con le autorità competenti preposte e doveva dare una risposta, un contributo all’emergenza sbarchi. "Il nostro Comune – dice Volpini – è stato interpellato per ospitare 12 persone per cui siamo riusciti a trovare un posto a Casa Stella gestita dalla Caritas ed altri 10 posti alla Pensione Lory, su di un totale di 64 da distribuire in tutto il territorio regionale… E non tutti i comuni hanno risposto in maniera positiva… Ci avevano detto che si trattava di libici rifugiati e non tunisini. I 10 ospitati alla pensione Lory subito dopo l’arrivo si sono diretti verso la Francia in quanto in possesso di permesso di soggiorno come pure lo hanno fatto 9 di questi alloggiati a Casa Stella l’indomani del loro arrivo…". E prosegue: "Le ultime informazioni pervenutemi pochi minuti fa mi riferiscono che altri che dovevano essere ospitati altrove, sono in viaggio e stanno per essere ospitati alla Pensione Lory. C’è insomma un clima di incertezza… Da parte nostra c’è disponibilità all’accoglienza, però è anche vero che al momento viviamo in una sorta di limbo…".

La seconda interrogazione viene posta da FIORE, che si rivolge al Sindaco e pone la sua attenzione sulla proposta lanciata dall’IDV di istituire il mercato la domenica: "Ritengo che la scelta dell’Amministrazione di far recuperare le due date saltate del mercato, per il maltempo e per i 150 anni della Repubblica, in via del tutto straordinaria, la domenica, sia stata giusta, lungimirante e una prova generale per una proposta organica e permanente che potrebbe trovare molti consensi da parte dei cittadini, degli ambulanti e credo del Comune stesso. Questa interrogazione quindi vuole conoscere il punto di vista dell’Amministrazione su questa proposta… ed eventualmente come ci si pensa di muovere per dare concretezza…".
A rispondergli è quindi il SINDACO che dice come le due giornate festive siano solo servite per recuperare quelle perdute: "Non è nella nostra disponibilità – dice Mangialardi – prendere questo tipo di decisioni relative all’apertura di nuovi mercati tanto più di domenica, salvo appunto in particolari occasioni… Si può valutare, studiare, ma istituzionalmente sarebbe complicato. La città ormai si articola su date precise… La fiera di Sant’Agostino, il mercato al Giovedì… Si può interpellare la Regione per studiare alcuni casi particolari con date solo per eventi saltuari".

Per PAZZANI l’interrogazione verte sul problema sicurezza, sorveglianza a mezzo telecamere e viene posta al Sindaco: "…la volta precedente avevo posto una interrogazione simile e mi aveva risposto che la città era sicura. Ma dagli ultimi fatti avvenuti in Centro, ritengo che venga attuato quello che già stanno facendo altri comuni… Chiedo quindi se esiste un progetto di mettere la video sorveglianza anche in Centro, se c’è la possibilità di estenderlo anche alla Cesanella e la possibilità di un potenziamento delle Forze dell’Ordine".
Il SINDACO replica con il dire che il miglior controllo è quello fatto si dai mezzi ma in principal modo dalle persone. E così dicendo rivolge il suo ringraziamento alle Forze dell’Ordine tutte nonché al Prefetto che si è reso sempre disponibile ad ascoltare l’Amministrazione: "… ma lei sa che il poliziotto ed il vigile di quartiere per i tagli è stato tolto… Condivido con lei di incrementare la video sorveglianza sia per i problemi da lei sollevati come per tenere sotto controllo la ZTL fino ad arrivare a risolvere, al limite, il problema escrementi cani. Spero solo nel prossimo bilancio di trovare fondi… alla Cesanella già è stata indetta la gara a cui seguirà la fase autorizzativa e di posizionamento".
Pazzani, con il tempo a sua disposizione per la replica al Sindaco, precisa che lo scopo principale è la lotta alla microcriminalità e coglie l’occasione per rivolgersi a Giacchella rispondendo alla sua interrogazione. Afferma che le sue esperienze lavorative di agente di Polizia, maturate in diverse città come Padova e Torino, gli hanno fatto constatare come interi quartieri siano in mano agli stranieri, cosa questa che crea problemi. Il sistema di integrazione è sbagliato, se lo straniero lavora va bene, altrimenti no, perchè allora "… non è una ricchezza, è un costo".

L’interrogazione che sta a cuore a RIMINI rivolta al al Sindaco riguarda la strada della Gabriella dissestata dai lavori della Complanare: "No buche, ma voragini… si può monitorare quella zona visto il perdurare nel tempo dei lavori, anche con segnalazioni semaforiche per l’uscita dei mezzi dal cantiere?".
Il SINDACO si dice disposto a contestare questi problemi alla ditta appaltatrice dei lavori, che non è quella stessa della Complanare, in modo che fornisca una maggior sicurezza. Condivide anche che proporre la segnalazione semaforica potrebbe essere una soluzione.

REBECCHINI propone la sua interpellanza a Memè, risollevando un caso a suo tempo lasciato cadere, in merito alla mancanza di segnalazione al divieto di circolazione ai mezzi diesel pre-euro ed euro 1 e 2 posti al nord dell’entrata in città. Per intenderci essi sono posti venendo da Pesaro dopo la grande rotatoria posta davanti al supermercato del Maestrale. Per cui chi venendo da Pesaro va al Maestrale e poi se ne ritorna, trovandosi in una specie di "zona franca" pur essendo in territorio comunale. E se la legge è uguale per tutti, ciò non è giusto!
MEME’ fa presente come quella zona Nord sia una zona di confine e quindi più difficile da gestire, anche perchè Pesaro non ha emesso una simile ordinanza. Si prende l’impegno di controllare per vedere se ci sono possibilità di un posizionamento del divieto più spostato a nord.

Quella di MAGI GALLUZZI non è proprio una interrogazione, ma un assist per il Sindaco per parlare del successo avuto dal Comune sul contenzioso Piramidi risolto a suo favore contro l’altra parte, la Quadrifoglio.
Il SINDACO non se lo fa dire due volte ed è con orgoglio che esclama: "… è questa una sentenza che dà ragione alla buona politica… - e rivolto a Cameruccio - "… oggi con noi dorme sonni più tranquilli in quanto non mancava mai di ricordarci il sospeso giudiziario che avevamo…".
CAMERUCCIO tirato in ballo ribatte: "… prendo atto di questa sentenza, ma ce ne sono molte e molte altre, per un importo che si aggira intorno ai 38 mila €. Sono sopra le nostre teste e che ci auguriamo che anch’esse vadano a buon fine…".

La prima parte della seduta si conclude qui e serve come introduzione al piatto principale della serata con la relazione dell’Ass. CERESONI che introduce così la discussione sulla Variante al Piano degli Arenili: "La politica a volte arriva tardi… ma noi siamo in tempo per avanzare progetti di lavoro a questa variante". Per Ceresoni il "piano spiaggia" non deve essere visto come programma per una sola stagione, ma tanto di più, facendolo vivere per diversi anni. Ringrazia tutti coloro e ne fa l’elenco, che hanno partecipato alla stesura di questo lavoro che definisce "Pluralista" per la partecipazione e la trasparenza e "Res Pubblica" in quanto cosa di tutti. Un impegno notevole, composto da 51 temi, che ha richiesto un lavoro enorme.

Questa telegraficamente la lista di che cosa si potrà fare: si potrà ampliare l’ombreggiatura di un 1%; verrà risparmiato l’uso del suolo di ben 23.000 mq non tralasciando però la spiaggia libera; verrà attuata una politica di non cementificazione (ma di ri-naturalizzazione) dei fossi; ci sarà una semplificazione delle procedure burocratiche attraverso un colloquio diretto tra imprenditore balneare e uffici amministrativi comunali competenti; si costituiranno due aree (una al nord ed una al sud) attrezzate per ospitare turisti con animali di affezione; una particolare attenzione verrà riservata, oltre a quella obbligatoria stabilita dalla legge in materia di barriere architettoniche e già funzionante, a quel "quid pluris" che renda particolare, usufruibile ed appetibile il soggiorno ai diversamenti abili; inoltre ci sarà la possibilità di inserire vasche idromassaggio che però andranno rimosse a fine stagione; infine una tutela naturalistica con particolare riguardo alle "Dune".
Non si prevedono i rilasci di nuove concessioni (consumo zero), gli aumenti volumetrici di esercizi saranno limitati ad un 25% e comunque solo dopo l’eliminazione delle eventuali opere abusive, mentre l’occupazione di spiaggia libera sarà soggetta al vaglio del Comune e solo in caso serva per far spostare lo stabilimento che si trovi in tratti soggetti a forte erosione.

A questo punto CAMERUCCIO chiede al Presidente che dopo l’emendamento venga riconosciuta una sospensione per poterlo studiare. Sosta di 30 minuti che viene concessa da Cicconi Massi. Prima della sospensione prende la parola DONATIELLO, per i ringraziamenti a tutti coloro che hanno preso parte con lui, ai lavori in Commissione siano essi di minoranza che a quelli di maggioranza nonchè all’Ass. Ceresoni.

Si interrompono i lavori alle 18,45 e vengono ripresi giusto dopo 30 minuti con l’intervento di MARCANTONI che se concorda sull’enorme lavoro svolto, altrettanto non lo è sul fatto della rapidità. Infatti questo per lui, altro non è che il riassunto di un lavoro svolto negli ultimi 10 anni. Parlare di rapidità è quindi azzardato. Si parla di Associazioni tutte concordi, ma non sembra essere così, dal momento che si è ricorsi al Consiglio di Stato. Anche in merito al turismo dei disabili, qualche contrarietà c’è stata da parte di qualche Associazione. Anche sul piano erosione i provvedimenti presi, non per colpa del Comune ma della Regione, sono antichi e sbagliati. Per Marcantoni si parla di consorzi, della loro qualità che verrà poi successivamente stabilita, in base a che cosa e chi deciderà. Come in merito ai concorsi, prima i bandi poi le regole. Il progetto "Mare d’inverno" poi sembra un escamotage inteso solo a salvare capra e cavoli: "… Mi spiace, non condivido questo piano come non l’ho condiviso allora".

Per RIMINI il piano approvato a suo tempo e che si va a discutere è ampiamente mutato. In linea di massima è da ritenere positivo, ma lo si vede fatto più per la città e per i turisti. Mettere le vasche e poi ritirarle a fine stagione è economicamente non remunerativo. Un passo piccolo, però è stato fatto.

CAMERUCCIO polemicamente interviene rivolgendosi ai banchi della maggioranza: "Sarei voluto intervenire dopo, ma visto il vostro silenzio immagino che per voi è tutto chiaro. Attendete solo il voto… qualche cosa va riconosciuto… ma dall’8 luglio 2010 è la 6a variante… hanno dovuto modificare per togliere lacci e lacciuoli per dare sviluppo alle imprese… Strumento che fa un passo avanti, ma si poteva fare di più e meglio come detto dallo stesso Assessore…".

Per MANCINI invece ci sono delle zone d’ombra. La sua critica cade sul manufatto in costruzione nell’area a sud dell’arenile della Rotonda, squadrato come quello che si potrebbe costruire in un’area artigianale. Critica anche il materiale informativo distribuito ai consiglieri poco chiaro, con piantine in B/N e lancia con questo una stoccata: "Forse alla maggioranza poco interessa, perchè l’importante è il voto…".

A GIROLAMETTI il piano invece piace e da il suo parere favorevole, con l’elencazione di quanto c’è di buono e già espresso da Ceresoni.

Anche per REBECCHINI questa variante è stata varata in 4 mesi, ma questo per lui non è da intendere come un fatto positivo. Lo si è fatto perchè la Regione lo deve approvare. Un maxi emendamento poco chiaro e da studiare, però abbiamo l’acqua alla gola. Come sempre, per le pratiche amministrative, si arriva all’ultimo momento.

Nuova interruzione alle 20,30 e si riprende alle 21,45. Con innumerevoli interventi di carattere tecnico, per le varie osservazioni e controdeduzioni infarcite dagli emendamenti.
Evito di riportarli anche perchè alla 24,30 salta il collegamento radio.

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