di
Franco Giannini già pubblicato su
60019.it
Oltre la musica allora c'è di più… Confindustria Giovani lo ha scoperto. E Senigallia?
Nel mio piccolo,
il 30 settembre 2010, lo avevo presentato come sicura
stella nascente della musica Jazz. Lo avevo allora definito nel sottotitolo "
Un compositore, un batterista, un artigiano del suono, un senigalliese giramondo…", evidentemente però avevo tralasciato di scrivere "
uno Speedy Gonzales dell’arte musicale". Tanto successo in appena un anno, mese più, mese meno.
La "Confindustria Giovani" di Ancona lo ha selezionato, lo scorso anno, come "
Giovane Cavaliere del lavoro delle Marche", ricordandosi ancora di lui, giorni fa, per invitarlo a partecipare ad un convegno, sempre indetto da detta Organizzazione, che avverrà il prossimo 15 aprile ad Ancona, dove gli è stato chiesto di narrare le sue esperienze e i risultati ottenuti in questo suo excursus artistico.
Si perchè, Matteo, "armato" solo della fiducia nelle sue
potenzialità intellettuali, nella bontà del contenuto della sua musica "innovativa" per il suo genere, tanto da saperla proporre e far apprezzare a mostri sacri mondiali del Jazz, è andato ad
incidere il suo primo disco, in qualità di compositore delle sue musiche, direttore del quintetto e batterista, in terra straniera:
a New York.
E non si è neppure accontentato delle difficoltà che avrebbe potuto incontrare giocando una
partita "fuori casa", ma ha avuto anche l’ardita "sfacciataggine" di andare a scomodare anche i vari "big" internazionali delle varie strumentazioni, formando con gli stessi un quintetto con il quale ha poi inciso questo suo disco "This Is My Music!".
Io da perfetto profano di questa musica non mi sono azzardato a buttar giù quattro aggettivi superlativi per esaltare la qualità del suo suono: lo hanno fatto per me i critici del settore che hanno definito quest’opera, ancor prima di essere immessa sul mercato, un vero successo.
Come si sarà compreso,
Matteo Fraboni, del resto,
è il nuovo talento della musica Jazz, e conscio di queste sue reali capacità, cura ogni particolare con certosina precisione, oserei dire, quasi maniacale, avvalendosi sempre della collaborazione del meglio presente sul mercato.
Ed allora la scelta della casa che produrrà questo suo primo lavoro e ne curerà l’immissione sul mercato, sono le celebri Produzioni dell’Auditorium Parco della Musica di Roma;
i componenti del quintetto, celebrità internazionali se non addirittura mondiali, rispondono ai nomi quali: Logan Richardson al sax alto, Aruan Ortiz al piano e rhodes, Rashaan Carter al contrabbasso, Matteo Fraboni alla batteria e per finire Mr. George Garzone al sax tenore, il più grande di tutti.
Matteo ebbe la fortuna di conoscere Garzone ad Arcevia Jazz, dove George lo invitò a suonare, si complimentò con lui e gli lasciò i suoi contatti. Ed il nostro batterista compositore, non se li è dimenticati ed una volta giunto a NY non si è fatto neppure scrupolo di usarli. Garzone si è reso subito disponibile.
Evidentemente l’impressione provata ad Arcevia era rimasta stampata positivamente nella sua memoria. Ed il fatto che artisti di fama mondiale, quotati da giornali come il
N.Y. Post abbiano accettato anch’essi di suonare con il nostro Matteo, la dice lunga sulle qualità del nostro concittadino.
Non più una promessa, ma autentica certezza. Artisti e musica per buongustai del Jazz.
Ora, però, è la volta di Senigallia a scoprirlo ed apprezzarlo!
www.myspace.com/matteofraboni
www.matteofraboniofficial.blogspot.com
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