sabato 23 aprile 2011

I GIOVANI DI IERI RACCONTANO - Capitolo 1° - 2° puntata



"MACHI' NON PIOVE, CHI' NON VENTA!"
Raccontandosi

ANGELA M.

Ho un ricordo da bambina, quando avevo15 anni, andavo a scuola ancora, ho fatto le superiori, c'era un uomo e, la verità, voleva far l'amore. Mia mamma voleva mettermi con questo, una volta ci siam messi dietro ad una porta, lui continuava che voleva baciarmi e io dicevo di no. Lui insisteva, dicendo che anche la mamma diceva che avrei potuto. La verità? lui mi ha detto vado via e ci vediamo quando decidi. Non si è fatto più vedere. Mia mamma voleva poer forza che prendessi quel ragazzo perchè era del nostro paese, io un bel giorno sono uscita, ho trovato una donna anziana che mi ha detto se volevo lavorare a Bari. Mi ha portato da un dottore bravissimo che mi disse: " Ti do 30.000 lire al mese per lavorare qui.". FFacevo che la mattina il dottore riceveva i pazienti ed io stavo davanti alla porta ed indicavo se potevano entrare. Ho vissuto tre anni a lavorare con quel dottore, poi ho conosciuto mio marito. Eravamo quattro amiche che andavamo a lavorare, si usciva solo la domenica, mio marito si affiancava a noi alcune di quelle sere. Poi, una di quelle domeniche, mi si avvicina da solo e mi dice che dovevo lasciar stare tutte le mie amiche e io gli ho risposto di no. Lui ha insistito, ha detto dobbiamo essere marito e moglie ... a venti annio eravamo sposati.
Da bambina non avevo un'amica, sempère da sola come qua. Abitavo in provincia di Bari, mi piaceva il silenzio come ora, che vengo in questa stanza e sto in silenzio o vo sopra e sto sola.
I miei genitori ... mio padre era bravao, mia madre invece mi sgridava spesso per via di quel ragazzo che vi dicevo prima. Io e mio papà eravamo che non ti dico, andavamo in campagna, sempre mi voleva, ero la preferita. Ho fatto una vita! Non mi posso lamentare e l'uomo che ho trovato era una meraviglia.
Il mio ricordo più bello è il mio papà, non lo posso dimenticare. Quando mi dovevo sposare è venuto solo lui, poi quando è morto, so io come ho sofferto.
I genitori devono volersi bene. Mio papà quando ho sposato questo uomo ha detto: "Voglio voi a casa. Se vuoi mangia sennò no, fai come vuoi, ma voglio che ci sei". Allora gli ho detto che saremmo andati il pomeriggio, io avevo già il primo figlio. Lui ha detto a mia madre che mi voleva aiutare e le ha fatto prendere il portafoglio e mi ha dato 600.000 lire e non l'ho mai dimenticato. Gli ho voluto tanto bene e ancora, se vieni in camera mia sul comodino, vedi che c'è la sua foto. Papà mi veniva sempre a prendere a scuola, non si dimenticava mai. Quando ero piccola ci siamo trasferiti a Roma con tutti, solo mamma è rimasta a Bari, papà lavorava, ha fatto la guerra.
La gioventù di oggi è diversa, ha cambiato.
Quando è salito al potere Mussolini ha detto: " Figli cari, voglio dire una cosa: la donna ha messo i pantaloni, peggio per voi, son cambiate le cose!" (fa il gesto delle corna) . L'uomo quando vuole bene ad una donna la deve portare nel cuore, oggi non è più così, oggi esce e ne trova un'altra. Lì bisogna chiudere il matrimonio perchè il marito deve volere bene alla moglie. Oggi secondo me la donna sta peggio.
Anche Mussolini diceva che aveva sia la moglie che la patacca. Ma quando è morto, l'amante moica è venuta, solo la moglie, la Rachele. Io l'ho conosciuta, una brava donna, bravissima proprio e a lui gli voleva bene, anche se lui si trattava con questa patacca. Io l'ho conosciuta durante le scuole.

ANNUNZIATA

D a bimba non giocavo, ero contadina. So gita imparà a fare la sarta sui 15 anni perchè a scuola si andava poco. A 8 o 9 anni givo a scola, poi a casa non c'era divertimenti. Le bambole ne avevo parecchioe, je facevo i vestiti, mi piaceva. Non c'era un bel pò di amiche, si andava alle feste per vedere gente, a piedi perchè non c'era neanche la bici, adesso hanno tutti la macchina.
Eravamo otto figli, io sono nata il mese di giugno ed ho un fratello gemello, sono gemella del segno dei gemelli, mio fratello è morto, eravamo tanto legati, ci volevamo bene, sai quando non c'è niente ci si vuole più bene. Eravamo tutti legati in famiglia, eravamo contadini, quel poco che c'era si divideva per tutti: pane e vino, l'olio ce n'era poco. La frutta solo se c'era per il campo e per andare ad una festa dovevi fare chilometri e chilometri a piedi per stare un pò in compagnia. Ho iniziato ad andarci che ero grande, in compagnia eh! Mica da sola! Il mio fidanzato non viveva distante, ero innamorata un bel pò, mi piaceva tutto di lui, era anche bello un bel pò.
Da ragazza se giocava a non giocà (ride), c'è poco da ricordasse! La campagna non era come la città, non vedevi la gente a spasso. S'andava a mietere e a battere anche perchè c'era compagnia, ma era faticoso, noi donne lo facevamo a gambe nude, te piccava tutto, eh quanto s'è tribolato!
Il ricordo più bello è quando mi sono sposata, ero felice e mio marito lo stesso. Ho avuto due femmine ed un maschio, che però è morto. La più grande sta bene, è sposata, l'altra pure, lavora, ma adesso col mutuo c'han da fa.
Con mio marito sono andata a vivere a Borgo Bicchia, ma sul più bello è morto, quando stavamo bene, la vita è così!
Quando mi sono sposata avevo un vestito bianco, c'erano i parenti. Con mio marito sono andata sempre d'accordo. Ogni tanto se stizzava e io, per farlo calmare, gli sistemavo la cravatta per andare alla festa!
I miei genitori mi han dato l'educazione, ero brava e li rispettavo. Erano severi tanto e quanto, ma poi cosa potevo fare di male ? Nemmeno la bici c'avevo!
I giovani d'oggi sono più svegli, vanno in giro, vedono di più, non gli do nessun consiglio, tanto poi fanno come je pare! Io solo dopo sposata mi son fatta il motorino, facevo i servizi, l'ho fatto per quindici anni, mio marito pescava. Si stava bene e ho sofferto tanto quando è andato all'ospedale, aveva mal di cuore.

continua....

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