sabato 4 giugno 2011

Un consiglio grande, ma solo di nome

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

... e ci son venuti da Ancona! Per fortuna che nessuno, visti i "segreti rivelati", ce li ha (ri)mandati

La prima cosa che mi sono chiesto, non appena entrato in aula, è stato il perchè non si fossero disposte un maggior numero di sedie. Cosa che mi sarei atteso, considerando l’importanza dell’argomento che si sarebbe andato a trattare e che di conseguenza avrebbe richiamato un discreto numero di cittadini ad assistere.
Evidentemente mi sbagliavo.

Ad assistere i sindaci dei vari comuni con qualche loro accompagnatore, qualche personaggio dei sindacati, qualche altro delle opere assistenziali, l’immancabile gotha della politica nostrana per le foto di rito che attestassero "Io c’ero", ed in fatto di cittadinanza... rien... eppure il tempo era disturbato.
Voglio sperare allora che tutti abbiano seguito le vicende alla radio, anche se dubbioso che tutti siano giunti ad ascoltare i ringraziamenti ed i saluti finali del Presidente Monachesi. Ma credo che da domani, autorizzati a criticare nelle varie sale di attesa della "sofferenza", non dovrebbero essere in tanti!

Alle 9,45 il via alla grande kermesse. Monachesi concede la parola al Sindaco Maurizio Mangialardi, all’Assessore Regionale alla Sanità Almerino Mezzolani ed al Direttore di Zona ASUR ZT4 Franco Pesaresi.
Alla fine dei tre interventi, mi ritrovo con le pagine del blocco completamente in bianco. Le cose dette e le più scontate, sono quelle ufficiali, di Mangialardi in merito a ringraziamenti e saluti. Gli altri due, qualcuno potrebbe definirli "aria fritta". Io, più benevolmente, le definisco prologhi utili solo come ruba tempi.

E mentre nei banchi della maggioranza hanno preso posto tutti i Consiglieri, in eleganti abiti da cerimonia, in quelli dell’opposizione ci sono evidenti assenze.

Ad ogni intervento viene concesso un tempo massimo di 3 minuti.
Il primo prenotato ad intervenire è il Dott. Umberto Solazzi del Tribunale del malato che entra subito nel merito della questione chiedendo a brutto muso: "Siamo a chiedere in modo formale e sostanziale che cosa ci togliete e che cosa confermate", ed elenca una serie di servizi e problematiche quali: liste di attesa, colonscopia, autosufficienze, personale, Pronto Soccorso. Tenendo a precisare ai presenti che sono risposte dovute perchè i primi azionisti di questa Sanità siamo proprio noi utenti; non perdendo di vista neppure che quando si parla di razionalizzare significa che si intende aumentare la qualità e non il taglio di servizi.
I tre minuti a disposizione sono stati abbondantissimamente superati cosa che procurerà da ora in poi un precedente a cui il povero Presidente Monachesi dovrà adattarsi.

Il secondo a prendere la parola è il sindacalista Cisl Maurizio Andreolini, a cui preme sapere quali siano i "confini" che delimitano quella che si continua a definire come Area Vasta. Punta il dito sulle liste di attesa ed i servizi ad esse collegati, che viste le lungaggini (una risonanza al 2012) i cittadini sono costretti a chiedere a chiedere al "Privato" che riduce (quando non annulla del tutto) questi tempi.

Per Rossetti, Coordinatore RSU Zona Territoriale 4, il problema sembra essere quello del modello direttivo che dovrebbe essere rivisto anche a livello del numero personale. Si chiede anche come si possa migliorare la qualità riducendo il numero di addetti.

Consiglio grande a Senigallia sulla sanità pubblica: la maggioranza sui banchiIl Sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi si fa portavoce di un documento sottoscritto all’unanimità dal Consiglio Comunale con il quale si chiede, forti di convivere con la popolazione più anziana della comunità: il mantenimento della Casa della Salute senza che questa struttura venga depotenziata; la conferma e la medicalizzazione della postazione del 118; il ripensamento sui percorsi stradali tenendo conto che il turismo non è solo a Senigallia.

Nella lista di attesa, predisposto a parlare troviamo Massimo Olivetti, Sindaco di Ostra. Che chiede e si chiede a che cosa andranno incontro i cittadini di Ostra. E rivolgendosi a Pesaresi gli chiede: "... Vivremo più a lungo, ma come?". Si dice anche che c’è la volontà di fare un passo indietro, purchè tutti i cittadini abbiano una pari dignità. Non bisogna discriminare zona con zona e cittadino con cittadino. Eppoi, un ripensamento va fatto sulle automediche...

Il Sindaco di Ostra Vetere, Massimo Bello, inizia il suo intervento con un deluso: "Mi attendevo qualche cosa di più! Un Consiglio Grande per non capire poi quello che si farà! Mezzolani vogliamo capire quello che verrà – ed ancora - ... quando viene qui ci viene con molta serenità cosa che non fa da qualche altrea parte... Perchè c’è questa disparità di trattamento?". E prosegue precisando perchè a domande ben definite di altri Amministratori come quelli di Pesaro, vengono date altrettante precise risposte dalla Regione: chiede il perchè nella nostra zona non si usi allora lo stesso metro.

A prendere la parola a questo punto è il Vice Presidente del Consiglio Regionale Giacomo Bugaro. Prende la rincorsa e comincia con il fare la storia della nascita delle ASUR dal ventre delle ASL, tralasciando e lo ringrazio per questo, del periodo di quando c’era l’INAM... ma forse perchè, vista l’età, ancora portava i pantaloncini corti. Intanto i 3 minuti concessi passano subito. Risultato finale per dire che lui la creazione così fatta la contesta e che ad aggravare la cosa oggi ci sono queste 5 Aree Vaste. Un cambiare tutto per non cambiare nulla. Denuncia anche come l’utile derivante dalla vendita dell’Umberto I° non è stato utilizzato per opere di carattere sanitario, ma è stato inserito in Bilancio.
Assolve Pesaresi, perchè non è da lui che deve venire chiarezza, ma da decisioni Regionali, perchè poi alla fine il pesce puzza sempre dalla testa.

Quando viene invitato a parlare Lorenzo Magi Galluzzi in qualità di Capo gruppo del PD, essendo teminati gli interventi degli esterni al normale Consiglio Comunale, ho compreso come il Consiglio Grande, ancor prima che terminasse, non fosse servito a granchè.

Magi Galluzzi punta tutto sul fatto che a Senigallia durante la stagione estiva le utenze triplicano e che quindi necessitiamo di un occhio di riguardo.
Roberto Paradisi ironicamente fa presente che: "... Mezzolani è venuto qua per ascoltare e noi siamo qui per ascoltare Mezzolani e quindi rimarremo con il saperne quanto prima...". Fa presente come si sarebbe dovuta creare un’alleanza tra tutti i sindaci, magari anche capeggiata da Mangialardi, ma invece questa si è rotta ancor prima di nascere. Un suggerimento finale, a non togliere i presidi medici di Ostra ed Ostra Vetere, che potrebbe creare azioni simili a quelle che a suo tempo prese Rubinacci.

L’introduzione di Luigi Rebecchini è questa: "Provo amarezza ed indignazione". Perchè a suo tempo venne tacciato di procurare allarmismi strumentali per il solo fatto di aver osato denunciare le realtà critiche che non si erano inventati i consiglieri senigalliesi di opposizione, ma che avevano descritto gli stessi operatori dell’Ospedale. Si chiede perche la determina 240 sia rimasta nascosta ai sindaci e nessuno abbia parlato loro dei tagli.

Interviene a questo punto Paolo Battisti con: "Non può essere accettabile la pesante riduzione della rete di emergenza e assistenza sul territorio... ad Arcevia l’ambulanza avrà a bordo solo infermieri (invece del dottore) e dovrà occuparsi forse anche di Sassoferrato.
Ad Ostra viene soppressa la guardia medica in ossequio alla previsione di una sede ogni 20.000 abitanti. Per l’Ospedale, l’ipotesi di accorpamento dei reparti resta indeterminata e priva di qualsiasi progetto di qualità, mentre nei prossimi mesi estivi… verranno sperimentate forme di accorpamento più lunghe rispetto gli anni scorsi, per evitare di sostituire il personale in ferie. E chissà che non si rimanga così per sempre....
".

Tocca poi a Mario Fiore far sentire il pensiero del suo gruppo: "Auspichiamo… che da questo Consiglio allargato scaturiscano proposte costruttive nella speranza che alla fine di questa giornata si arrivi a dei punti fermi senza dover assistere da qui a qualche tempo a fughe in avanti che non servono a nessuno, né alla città e tantomeno al malato... non sono qui a sostenere l’assenza totale di criticità, sarei un visionario distaccato dalla realtà… le attese nella diagnostica e la carenza del personale delle quali tutti noi siamo consapevoli. Queste però sono questioni annose e di difficile soluzione, la coperta è corta e se mancano i mezzi economici i miracoli non si possono fare.
Siamo in questa sede a chiedere ai vertici della Regione di sostenerci con forza mantenere e se possibile potenziare la nostra struttura ospedaliera...
"

Consiglio grande a Senigallia sulla sanità pubblica: l’opposizione in aulaCon Alessandro Cicconi Massi si chiudono gli interventi dei Consiglieri Capigruppo: "Ringrazio Partecipazione e Rifondazione per aver dato modo di fare questo Consiglio Grande... Non vorrei che fosse una passerella politica... Non vorrei che gli esponenti regionali sollevino degli alibi: il nostro è un territorio che ha già pagato. Vogliamo la consistenza del nostro Ospedale e risposte chiare e precise e che queste siano le risposte date dal Direttore e dall’Assessore … Vogliamo risposte certe sul laboratorio di analisi, su quelli che saranno i tempi di attesa, sulle riduzioni del personale...non ci bastano più le rassicurazioni che ad oggi non hanno portato alcun miglioramento... Campanilismo, si un sano campanilismo...".

Giunto in ritardo, a prendere la parola è l’On. Carlo Ciccioli che si chiede che cosa ci sia dietro l’angolo. Intanto un provvedimento governativo di questi giorni che vedrà discutere in Parlamento come modificare l’organizzazione dell’Azienda Sanità, come cambiare le modalità dei concorsi. Da tener presente che non solo da noi per ogni 5 che lasciano il posto di lavoro per sopraggiunti limiti di età, solo 1 viene rimpiazzato. Anche negli USA si parla di 800 mila dipendenti statali che verranno tagliati, forse qualcuno in meno, ma ciò sta ad indicare che anche altri paesi non stanno meglio che da noi. Se un terzo delle regioni italiane sono state commissionate e le Marche no, non significa che i servizi vengano ridotti, da come sembra che risulti. Se il personale fa dei turni impossibili i disservizi devono andare ugualmente recuperati, non si trovano specialisti e così le liste di attesa si allungano e non vengono soddisfatte.
Per Ciccioli la stretta finanziaria obbliga a delle ristrettezze ma ai servizi non si può rinunciare.

A prendere la parola un altro ritardatario, il Presidente della Commissione Regionale Sanità, Francesco Comi che denuncia come il modello di Welfare locale possa incrinarsi, possa allentarsi. C’è il timore che il sistema della Sanità Pubblica ceda il passo all’iniziativa di altri operatori (insomma quella Privata).
A questo punto, in una mano ho la penna, nell’altra il blocco notes e mai come ora, ho provato la necessità di una terza mano necessaria per fare gli scongiuri. Il suo intervento lo fa in piedi, ma solo un occhio particolarmente attento lo percepisce: abito scuro, moro, calmissimo nel parlare, sembra una novella Cassandra, inviataci dal Governatore per spaventarci su quanto ci potrà cadere tra capo e collo a partire... da ieri.
Si sofferma nel ricordarci che avevamo 100 milioni di deficit e oggi siamo una regione con un bilancio sano, ed è da questo punto che dobbiamo partire. Il tema è come tenere questo dibattito nei binari più produttivi e per garantire i servizi adeguati. L’Area Vasta deve, per Comi, servire a risolvere questi problemi. Il piano ancora non è stato approvato e lo si deve concertare con i sindacati. Comi si dice anche non concorde sulla creazione di una Sesta Area Vasta, perchè la conformazione delle nostre vallate è orizzontale e non longitudinale rispetto all’Appennino.
Poi rivolgendosi a Ciccioli gli dice che non è che serva o quantomeno sia sufficiente regolare l’assunzione dei primari, quando ci sono 30 mila richieste di aiuto ai servizi sociali e di già si sa che non se ne potranno accontentare più di 8 mila.

Franco PesaresiComunque sia per l’Ospedale di Senigallia, non ci sono rischi. L’unico ad avere il coraggio di dare delle risposte, condivisibili o meno, ma sempre delle risposte, non è certo un politico, bensì un tecnico: il Direttore Pesaresi. Quasi a domanda risponde, senza troppi lustrini inutili, ma un tono caloroso, appassionato di chi crede in quel che dice, asserisce che ci saranno 50 nuove assunzioni, gli investimenti ammonteranno a 3,6 milioni di € che serviranno all’ammodernamento delle sale parto, delle tecnologie per la cardiologia, le sale operatorie, per una TAC da adibire solo per il Pronto Soccorso, all’ammodernamento degli spazi richiesti per la Guardia medica, per il CUP, per il laboratorio analisi, per la farmacia ospedaliera. Ci sarà inoltre una formazione del personale del Triage del Pronto Soccorso in modo di abbreviare anche qui i tempi di attesa e creando un trattamento atto ad evitare di dover emigrare all’Ospedale di Torrette i colpiti da ictus.

Dopo il caloroso intervento di Pesaresi, è duro da ascoltare quello di Almerino Mezzolani e non certo per i contenuti. Quelli non ci sono! Cerca di salvare la sua figura dagli attacchi di chi lo ha tacciato di campanilismo per Pesaro, dicendosi che per lui Pergola è come Osimo.
Risponde a Bugaro replicando che se le risorse ricavate dall’Umberto I° sono state messe a bilancio, questo ha anche fatto si che però oggi siamo in pareggio (ed aggiungo io che se continueremo di questo passo, dando poco o quasi nulla, il prossimo anno andremo anche in attivo! Ma da chiedersi è saranno bravi o …?)
Poi una stoccata anche per Cicconi Massi sul fatto del "campanilismo". Non lo condivide perchè dietro questo, al pensare a se stessi porta a qualche cosa che potrebbe farci affogare irrimediabilmente. Le Marche hanno bisogno di altri 6/7 ospedali, hanno bisogno di una serie di investimenti, però si chiede un senso di responsabilità a tutti gli amministratori.

A chiudere la seduta è il Sindaco Mangialardi, che con un crescendo rossiniano, rivolgendosi al Presidente Monachesi, al Consigliere Sardella in qualità di Presidente della Commissione comunale sulla sanità, invitandoli a mettere agli atti, quanto affermato in sede durante il Consiglio Grande dichiara: "Si parlava che l’Ospedale potesse chiudere, che i conti fossero in rosso... Questo territorio non ha pagato, questo territorio è stato organizzato... Abbiamo avuto la capacità di guardare avanti..."

La mia impressione, per quel che può valere, è che come cittadini non ne sapiamo più di quel che già ne sapevamo e non riesco quindi a comprendere neppure tanto entusiasmo da parte di qualcuno.

Questi i commenti dei lettori di 60019.it
Il mio invece, un consiglio...piccolo
Scritto da Franco Giannini il 31/05/2011 ore 14:39
Io credo di aver assistito, venerdì sera, al Gabbiano, i veri problemi della Sanità. http://www.60019.it/index.mv?senigallia=%26quot%3BCammina+con+Stefy%26quot%3B%2C+una+delle+tante+storie+finite+bene...&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=6&num_art=1306831585 I vari "oratori" che si sono succeduti l'indomani al Consiglio Grande sui banchi riservati alla Giunta, avrebbero da che riflettere ... e neppure poco!! Le parole sono come l'acqua bollente, evapora e ricadrà non si sa dove e quando, quindi anche sulle nostre teste.

Scritto dall' I.P. 79.43.65.221 il 31/05/2011 ore 15:50
bell'articolo ! io sabato ero presente come cittadina e mi stava per partire l'embolo vedendo quelle facce e sentendo quegli orrori tra Comi, Mezzolani , pesaresi, ecc..... bellissimo il documento proposto da movimento e partecipazione ..... indignata della maggioranza , mi sembrano un gruppo di burattini .... per non parlare della "mafia" che c'è nel settore ospedaliero, dal locale al regionale .... dispiaciuta per la non presenza dei senigalliesi , tutti bravi solo a lamentarsi e non ad agire ma presto ... se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto ....... spero che si riesca a farlo presto! Cittadini senigalliesi ! svegliatevi !!! siamo governati da un branco di burattini con Mangiafuoco che li comanda !



angiafuoco che li comanda !

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