sabato 2 agosto 2008

GIRO DEL MONDO GRATUITO CON I LOW COST




di Dario Petrolati




Forse per l' ora o anche, più semplicemente, potrebbe trattarsi di un autista sciocco.
Peccato, proprio sopra Ponte Molino andare a quella velocità, strombazzare col claxon e lanciare una sguaiata risata " all'americana ".
Mi ero fermato quasi a metà e stavo pensando, osservando, il pennone vuoto, senza alcuna bandiera, pareva quasi una piccola antenna se non fosse stato per il colore azzurro dell'asta e la punta romboidale ove di solito si allaccia il fiocco.
Mi ero fermato come un turista, quasi, che osserva il pulito cielo di mattina presto e ruba con lo sguardo tetti e mura di una città che sempre più confusamente mi affascina e turba per le troppe cose che ignoro, fatti che scopro ogni giorno aiutandomi con la lettura di pietre incise e murate, mai senza una ragione.
La scena volgare ed inaspettata quasi mi gelò, ma poi pensando al significato di questo giorno ( La Strage di Bologna ) mi mossi andando ad acquistare il quotidiano sotto l' Arco, dentro anzi, Ponte Molino.
Geniale il giornalaio, bisogna anche avere tempo da perdere, notai sotto la valanga di carta esposta per attirare gli acquirenti, si era ricavato l' edicola da un complicato enorme buco nell'antico muro,come se fosse il segno lasciato da una bomba di un aereo.
Il pensiero durò poco chè ancora dovevo pure passare a sentire il sapore del caffè alla Wiennese.
Ho ritrovato in ufficio degli appunti stesi in un momento di pausa, ascoltando la radio ieri alcuni sociologii su Radio 24 dissertavano sui voli aerei, costo e influenza sul come passare il tempo.
Facendo nomi e cognomi siamo arrivati ai low cost, voli che ci permettono di girare per il mondo a prezzi stracciati, basta fare prenotazioni almeno 15 giorni prima e con trucchi di spazio e piccoli sacrifici estetici ormai si vendono-comprano luoghi sempre assolati dai nomi esotici per rendere tutto più facile, regalare la vita, sempre sognata.
Signori, si viaggia, pare, i soldi non servano più.
Da Orio al Serio si arriva a Capo Nord.
Anche se non ci si deve andare, basta recarsi in un aeroporto anche per fare quattro chiacchiere, passare del tempo con aria condizionata ove non si sbuffa per l' afa, ci sono super negozi, vetrine, luci.
Dolori e preoccupazioni quasi scompaiono.
Sono i meriti di questa " civiltà" che l'apparire e l'esistere formano cocktail inebrianti quasi a renderci la vita un sogno da cinema.
Si parla di calorie, come si possono sostituire cibi con altri,che dimentichi dei redditi reali costringerebbero a ridere di meno, chè i conti matematici anche se rateizzati, arriva il giorno che debbono essere onorati.
Si cambia facilmente argomento, si passa rapidamente dalle riserve petrolifere a quelle di uranio,o altre fonti energetiche.
Siamo diventati tutti specialisti, non per altro la categoria dei tuttologi aumenta di giorno in giorno, solo piccoli particolari, ogni tanto all' improvviso sbucano fuori, allora si cambia discorso.
La pietra che sempre sbarra la strada di ogni piacevole ed intelligente conversazione è sempre là, improvvisa, ed ancora una risposta convincente nessuno è riuscito a darla: " Ma le scorie, le scorie poi, come e quando si eliminano, a che prezzo ? ".

3 commenti:

Franco Giannini ha detto...

Non conosciamo la nostra Italia, in cui siamo nati, in cui viviamo 24 ore al giorno e con un viaggio
"tutto compreso (anche i rischi)" di un week-end lungo, ci sentiamo appagati del solo piacere di poter mostrare un album di foto di tramonti, di mare azzurro, di indigeni del luogo...tutto qui.
Il piacere di poter dire "io ci sono stato", ma delle usanze, dei costumi, dei problemi, dell' arte, della storia di quel paese, nulla si sa e neppure interessa di conoscere.
Le scorie. Per le scorie ci sono sempre paesi pattumiera...Un esempio: la CINA spinge il pedale e si apre il contenitore TIBET

www.dariopetrolati.it ha detto...

E' vero Franco,
il Tibet , non ci avevo pensato,leggendo i tuoi commenti e facendo un tutt'uno con quanto io ti mando si può fare a meno del giornale come mi pare dica Lorenzo.
La stampa quotidiana , tranne qualche articolo culturale da ritagliare e conservare (dove?) fa solo interessi di parte ed inquietare,poi quando compri un quotidiano ti costringono gli allegati da qualche kg , solo pubblicità che ti fanno pagare.
Donne vestite o nude come matte e posti artificiali ineducati inutili.
Allora che ti resta?.Quello che chiaro e tondo dici tu Franco , ci sono i posti sotto casa che nemmeno conosciamo, anche,le persone con le quali scambiare una parola senza astio,il cielo e le nostre idee ,il nostro cervello che sempre dobbiamo elasticizzare,tutto un mondo attorno che senza consumare scarpe dobbiamo conoscere.Sapevi Franco dove si trova il Prof. Marcelletti, quel mago dei cuori dei bambini?.
Sparito,ricordi l'incredibile rumore impossibile che fece il fatto?, ebbene è agli arresto domiciliari in Umbria, in una sua villa trasformata in clinica ove esercita e si fa pagare.Nessuno,Nessuno dice qualcosa.Chi sono i complici, Franco?,io credo che il CSM,la Casta, Napolitano, insomma tutti lo sappiano, perchè questo silenzio complice?.
E' una , era una Repubblica la nostra, ora provo solo dolore e schifo.
dario.

Franco Giannini ha detto...

Attenzione Dario, quello che dici su Marcelletti è esatto solo parzialmente.
Marcelletti, quale persona agli arresti domiciliari non può ricevere nessuno se non i suoi famigliari.
Ho letto anche io che in villa si è visto del movimento. Si trattava però di personale medico e paramedico con ambulanza credo, tanto che si era parlato di un malore di qualcuno, se non addirittura dello stesso Marcelletti che li risiede con la moglie.
Non credo o almeno voglio non crederlo che le forze dell' ordine non abbiano saputo quello che era su tutti i giornali e non abbiano provveduto...