lunedì 4 agosto 2008

SI....ANCHE A SENIGALLIA


di Franco Giannini


Da bravo ex-anconetano, quando scrivo, metto le doppie dove non servono e le dimentico quando servono. Allora, ho pensato bene di utilizzare un servizio internet di dizionario da inserire nel blog. Fatto il tutto l' ho voluto provare con la ricerca della prima parola che mi è venuta alla mente: Truffa.
Se non che, questa parola, come sovente accade, ha aperto i cassetti della memoria e mi ha riportato agli eventi accaduti alcuni giorni fa nel nostro territorio ed in quelli confinanti.
Quello delle truffe agli anziani. Ne sono avvenute a Senigallia, ne sono avvenute in Ancona, ne sono avvenute nei centri più frequentati, come in quelli più campestri ed isolati.
Ma le truffe, ovunque vengano ma soprattutto quando si accaniscono su quegli "anziani", un pò più "anziani", colpiscono maggiormente l' opinione pubblica, perchè danno il senso pieno della brutalità, della bassezza, della vigliaccheria di questi individui.
E qui si potrebbe fare delle disquisizioni sulla coscienza di chi truffa, sulla troppa generosità di chi giudica, sull' assenza di chi destinato al controllo del territorio, sulla permissività delle nostre leggi. Ma tutto servirebbe poi a terminare come al solito, tanto più su un blog come questo, a quattro chiacchiere da bar ed allo sfogo personale.
Il dizionario mi riportava che il termine Truffa, in diritto, è quel reato contro il patrimonio, commesso da chi ricava illecito profitto con danno altrui, mediante inganni e raggiri.
Questo mi ha riportato a ciò che avevo letto, giorni or sono, in un quotidiano circa una "lettera al direttore" che un nostro concittadino aveva inviato con questa lamentela che riassumo.
La mamma di questo signore riceve una telefonata in cui gli viene proposto un contratto ADSL a prezzi stracciati. La signora ha 81 anni e non ha il PC, non sa neppure cose sia ADSL, non è neppure proprietaria del canone telefonico che è intestato al marito. Ha però quell' età in cui si crede nella gente soprattutto quando ha la parlantina spedita da persona quasi per bene che gli assicura che è vantaggiosa per lei. E la signora, poverina ci crede.
Il figlio appena scopre il tutto telefona a chi proponeva il contratto, fa le sue rimostranze, ma il contratto resta valido fino alla scadenza del contratto.
"La legge non ammette ignoranza", immagino che diranno i giuristi.
Agli stessi giuristi, sarebbe da chiedere quale è il baratro che divide la truffa "stradale" da una truffa "telefonica". Perché qui non si è proposto un servizio, bensì si è voluto abusare della fiducia di una ottuagenaria, non in possesso del computer e tanto meno del contratto.
Dunque, dall' alto della mia infinita ignoranza, vedo solo "un dolo premeditato" e legalmente autorizzato, dal momento che nessuno, Magistratura, Forze dell' Ordine, Garanti delle Privacy (solo quelle di alcuni) , osa alzare un dito, ma ciò mi fa sorgere il dubbio se con il loro silenzio, quasi non lo sapessero, non si rendono responsabili e nel contempo complici.

4 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Eh., si caro Franco,
così stanno le cose e se ti fanno un'imbroglio a tue spese,parlo con cognizione di causa per quanto riguarda la Telecom,non sai più come uscirne.
Esempio:
un anno fa abbiamo, per scritto, fatto fare un preventivo alla Telecom , chè per l'ufficio ci serviva un nuovo impianto con varie derivazioni per le stanze a seconda delle esigenze.E' venuto un tecnico e dopo le opportune misure ed illustrazioni siamo rimasti daccordo sul tipo di impianto,salvo che se non fosse stato identico a quanto sottoscritto dalle parti,il contratto e gli apparecchi non li avremmo accettati.
Daccordo e sottoscritto.
Dopo uno o due mesi ci sono arrivati dei telefonini colorati e di plastica chè sembravano giochini di bimbi.Ci siamo vergognati noi per loro ed abbiamo rimesso il tutto al mittente come da accordi sul precontratto firmato.
Ebbene abbiamo dovuto sostenere il principio di una causa con tanto di legale,nel contempo eravamo anche rimasti senza contatti telefonici,solo dopo varie esperienze ed accordi raggiunti dai nostri legali siamo riusciti a scioglierci dall'imbroglio ed avere quanto ci spettava.
Questo a noi del Centro Studi.
Figuriamoci ad un povero indifeso disgraziato.
Così va il paese.
dario.

LorenzoMan ha detto...

Ci sono passato anche io e prima di me mia madre. Lei con Tele2 che le ha sparato al secondo mese una bolletta ingiustificata di 66 Euro per lei che farà 3 telefonate al mese.
Io con Sky.
Non sto a raccontare la storia, ma la cura.
Ora di cena.Suona il telefono."Buonasera, parlo con il Sig. Lorenzo?". Se mi chiami "Sig. Lorenzo non è né lavoro, né famiglia, né un amico.
Puntualmente riattacco.
Evito la conversazione, evito di essere costretto a trattar male un povero operatore di call center e, psicosi tutta mia, di lasciare traccia di una telefonata sufficientemente lunga a stipulare un qualunque contratto che, in realtà, non ho stipulato.
Ma poi vaglielo a spiegare presso il foro competente di Vattelapesca...

Franco Giannini ha detto...

Il gestore telefonico era proprio quello stesso di tua madre, Lorenzo...era lo stesso indicato sulla lettera apparsa sul RdC.
Quale altro termine si può usare, lo chiedo a voi che con lo scrivere avete più dimestichezza, per non usare quello offensivo di truffa ?

LorenzoMan ha detto...

Mi viene in mente lobbying...