di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it
Una delle "colonne infermieristiche" lascia l'incarico con un piacevole dono e ricordo
Marina Galli, dopo breve permanenza nello staff infermieristico della Casa Protetta di Senigallia, per il concretizzarsi di un richiesto trasferimento, ritorna alla sua terra di origine, con un altro prestigioso incarico da assolvere. Però prima di ritornare alla sua città natale, ha voluto salutare tutti i suoi colleghi offrendo loro un dono particolare.
Marina si deve sapere, oltre che infermiera professionale, ha conseguito dopo quattro anni di corso, l’abilitazione alla pratica di Massaggi Shiatsu. La Shiatsuterapia altro non è che una pratica che i Monaci Buddisti praticavano in Giappone fin dal VI° Secolo e che è una forma di manipolazione che si esercita con i pollici, con le altre dita e i palmi delle mani senza però l’ausilio di strumenti, meccanici o di altro genere.
Invitato, ma un pò scettico, partecipo quindi da attento osservatore. Il clima che mi accoglie, appena entro nella sala massaggi improvvisata, riconosco immediatamente già di per sè rilassante. Un leggero sottofondo di musica orientaleggiante che ricorda un po’ i tempi buddisti abbinato a un soffuso delicato profumo d’incenso. Una operatrice OSS della Casa è distesa sul materassino, ben rilassata, mentre delicatamente la palma della mano di Marina, preme leggermente sulla schiena tra le scapole, quasi timorosa di fare male o di risvegliarla da quel suo rilassamento.
A questo ci penso io e con la mossa da pachiderma in una stanza di cristalli, rompo il silenzio con un: "Marina, ma come ti è venuto in mente di organizzare questa giornata di Shiatsu alla Casa?". Lei, allora alza quel suo viso sorridente che non è una prerogativa di oggi, ma che ha sempre sfoggiato, durante tutta la sua permanenza, con tutti gli Ospiti, Colleghi e Famigliari stessi degli Ospitati, trasmettendo sempre un’infinito senso di serenità, e con un filo di voce appena impercettibile mi risponde. Però comprendo subito che ho fatto una gaffe... in quel momento non si parla al conducente... il silenzio più assoluto deve avvolgere sia chi riceve sia chi offre questa tecnica di rilassamento, ed allora con un cenno della mano la fermo. Rientro nei ranghi, accendo il PC, metto giù un breve cappello, scatto qualche foto ed attendo la fine del trattamento.
Ad aiutarla ha reclutato un suo giovane collega, Marco Vallorani, anch’egli diplomato, che l’ha raggiunta da San Benedetto del Tronto, in veste di volontario e c’è pure l’onnipresenza della Casa, Zamira Elbaba, che se non diplomata, ha ricevuto l’investitura di aiutante in seconda dopo con corso accelerato da parte di Marina.
Ecco che allora si rialza dal materassino e sempre molto rilassata e sorridente mi risponde: "Un giorno parlando così per caso con Zamira, le raccontavo del corso che avevo fatto per essere abilitata ad esercitare questa tipologia di massaggi e così ci è balenata l’idea di portare questa esperienza a beneficio del personale della Casa, anche se per un solo giorno. Abbiamo poi approfondito il progetto con la Responsabile del personale la Sig.ra Sciocco che a sua volta ha informato la Direzione e finalmente ci è stata data la possibilità di questo esperimento che oggi è divenuto realtà".
Mentre faccio questa chiacchierata, altri prendono posto sui materassini. Non si sottraggono all’esperienza, mettendosi in fila, anche il Segretario della Casa il Sig. Fazi, la stessa Responsabile del personale la Sig.ra Sciocco ed il Vice Presidente Sig. Salvioni, costretto poi a rinunciare per il prolungarsi dell’attesa e il sovrapporsi di un altro impegno precedentemente preso. Per tutti un trattamento di circa 15/20 minuti.
La difficoltà maggiore che mi sembra che tutti i sottoposti alla terapia incontrino è quella di rialzarsi e riprendere il lavoro. Una cosa però è certa, tutti riprendono la loro attività con visi più rilassati, con la mente più distesa. Il più soddisfatto sembra essere il Segratario Sig. Fazi, che dopo il trattamento, chiede informazioni a Marco Vallorani sui tempi del trattamento (per un eventuale studio da prendere in esame per i dipendenti...?).
Ma la risposta di Marco: "Per una forma curativa si dovrebbe iniziare con due/tre trattamenti settimanali, per poi scendere ad uno/due ed infine ad uno definitivo di mantenimento. Considerando che il tempo per ogni seduta, non dovrebbe essere come quello odierno, bensì di 50/60 minuti cadauno... Quello che abbiamo fatto oggi è solo a titolo dimostrativo ed il rilassamento logicamente è temporaneo".
E con questa sincera e professionale spiegazione di Marco, forse o anche senza il forse, viene a cadere quel punto di domanda che avevo posto tra parentesi e quel probabile desiderio che era temporaneamente balenato alla mente del Segretario sfuma ancor prima di nascere.
A Marco ed a Zamira, il ringraziamento dei beneficianti. A Marina oltre a questi, va un caro saluto, un augurio di buon lavoro e che la sorte le sia sempre benigna di successi in ogni campo, e per finire un semplice ma immenso e corale GRAZIE da tutti gli Ospiti dai loro parenti che ne hanno apprezzato e la ricorderanno per la sua professionalità, disponibilità e gentilezza.
3 commenti:
Franco amico caro,come va la salute? Spero bene , sono stato a vedere l'inaugurazione del nuovo casello autostradale,ho incontrato Cavallari ha detto che forse non stai bene, cerca di stare allegro ci vediamo presto spero Luciano e Laura organizzano cose sempre più belle.Ciao Giuliana.
Intanto mi tocco....pardon faccio gli scongiuri...Ringraziando la buona sorte sto benissimo, almeno fin che dura!!!!Poi un saluto anche a te, che deduco, vista la mancanza della firma, tu sia Enrico. Sono informato di tutto quello che bolle in pentola, Laura mi tiene strettamente informato e non dovrebbe finire neppure qui...
Auguri Digna
E' strano l'anonimato, sto benissimo, è quello che si doveva sapere, sto aggiustando casa poi quando ti và un giorno venite a vederla, molto cambiata. ciao
Posta un commento