mercoledì 21 maggio 2008

IL PERCHE’ DI QUESTA LETTERA APERTA

A novembre del 2007, si è aperta una petizione ( http://www.grusol.it/ ) da parte dell’ ANOSS e del CAT,
con l' intento di sollecitare la Regione Marche, a soffermare l’ attenzione per cercare di risolvere il problema relativo all’ assistenza ai NON AUTOSUFFICIENTI. Ad oggi, solo qualche comunicato.
Il problema riguarda molti aspetti: il contributo regionale che dovrebbe essere portato a 33€ come prescritto, ma che invece viene erogato solo nella misura di 16€, il numero dei posti letto, il numero di ore di assistenza pro capite, l’ assistenza domiciliare, e così via.
Quello che mi dispiace, è il fatto che però evidentemente non sono riuscito a spiegarmi in maniera soddisfacente, e il sentirmi dire dagli amici blogger, che non hanno aderito alla mia richiesta di collaborazione, ma che resteranno ugualmente sempre tali, che il problema era dispersivo, perché troppo tecnico ed inoltre perchè riguardava esclusivamente LA CASA PROTETTA.
Allora per dovere di sincerità, vorrei precisare, fermo restando mia la colpa perché non sufficientemente chiaro, che anche le motivazioni che mi sono state fornite, sono da considerarsi un pochino deboli di credibilità, semplici scuse puerili.
Le precedenti esperienze di lettere aperte, erano tecniche anch’ esse, riguardavano e riguardano spesso “orticelli privati”.
La scusante che riguardava “La Casa…” poi, denota la mancanza di volontà nel voler approfondire la questione dandole un taglio netto, molto probabilmente per associazione del mio nome con quello della Casa, in quanto spesso mi sono occupato di queste problematiche. Insomma problemi di un anziano rompiballe !
Problematiche però, che non sono mie personali, sono di carattere sociale, perché legate a quei dati anagrafici, da cui nessuno, purtroppo, può e potrà sfuggire.
Vorrei poter ringraziare quei pochi, però, che hanno avuto la bontà di assecondare la mia iniziativa ma che non conoscendone gli indirizzi non avendomene dato la conferma, sono impossibilitato a fare singolarmente.
Posso e voglio ringraziare coloro che mi hanno offerto immediatamente i loro spazi su giornali on-line come Vivere SenigalliaVivere Marche 60019senigalliaSprintonline, e a chi mi ha fornito consigli, suggerimenti, spianato strade, ma che preferisco fare di persona, non volendo rendere pubblici i loro nomi, senza la loro autorizzazione.

QUESTO E' IL TESTO

Alla C.A.
Assessore Alla Sanità della Regione Marche
Dott. Almerino Mezzolani
Assessore Ai Servizi Sociali della Reg. Marche
Dott. Marco Amagliani
Presidente della Regione Marche
Dott. Gian Mario Spacca
e p.c. Assessore Alla Sanità Comune Senigallia
Asur Senigallia
ANOSS
CAT
Case Protette e di Riposo Marchigiane
Giornali Cartacei
Giornali On-Line
Blog Senigalliesi
Senigallia, li, fa testo quella della e-mail

OGGETTO : Anziani non Autosufficienti.

Gentilissimi Signori,
è da diverso tempo che seguo con interesse la petizione promossa dall’ ANOSS ed è appunto vivendo questo lungo tempo di stressante attesa, che mi sono sentito nel diritto-dovere di portare a Vostra conoscenza il mio pensiero, che è, credo, anche legittima richiesta.

Il caso ha voluto che quando prendevo questa decisione, si stava però entrando nel periodo elettorale, ed allora ho pensato bene, di attendere ancora onde evitare poi, di essere tacciato di speculazione ai fini elettorali.

Chi Vi scrive è uno di quegli oltre 50 milioni di “azionisti” (quindi proprietari) di quest’ Azienda che si chiama Stato, di cui la Regione Marche è una semplice Filiale, in cui Voi esercitate due ruoli: uno nella qualità anche voi di “azionisti”e l’ altro, però, di nostri dipendenti.
E per questi due motivi doppiamente responsabili delle vostre azioni.

In una Azienda Privata, ai proprietari, quello che interessa, sono solo ed esclusivamente i risultati.
Se non li si raggiungono, si prendono subito in esame i problemi e immediatamente i provvedimenti del caso. Ho usato le parole Subito ed Immediatamente, perché, sottolineo, nelle Aziende Private, la sola parola Burocrazia è già sinonimo di Fallimento.

Avrete compreso, che ho due grandi difetti : la concretezza abbinata alla mancanza di Diplomazia. Signori, i risultati, a quel che sembra, non sono né negativi, nè positivi, c’ è il classico “ Campa cavallo….” del devastante immobilismo dei comunicati stampa.

La Petizione Vi è stata illustrata di già, a suo tempo, dall’ ANOSS e CAT, in maniera chiamiamola, Istituzionale e particolareggiata.
A me, quindi, in qualità di semplice cittadino, in maniera strettamente personale, grossolana, da sprovveduto, soprassedendo volutamente ai cavilli burocratici, ai tanti riferimenti a leggi, commi, e quant’ altro, sono a chiederVi brevemente e concretamente quanto segue:
Può un’ anziana/o, non autosufficiente, secondo voi, con una pensione di 500/1000 €, ricoverato in una struttura come una Casa Protetta, pagare una retta di 1400 € mensili, senza dover elemosinare un aiuto ai suoi famigliari ?
Perché altre Regioni del Nord, danno contributi doppi rispetto ai miseri 16 € giornalieri pro capite, che la Regione Marche da ?
Immagino già la risposta, che ventilate nel comunicato stampa della Regione Marche ed apparso su Vivere Marche del 15/02/08 : Ragioni di Cassa. Come se fosse una peculiarità che le altre regioni non hanno !

Nelle Marche, da quello che leggevo sul Resto del Carlino del 19 Aprile c.a.,”.. il costo medio di una giornata di ricovero è pari a 819 €, vale a dire il 21,5 % in più rispetto al valore medio nazionale di 674 €…” ed ancora “…il voto complessivo dato al Servizio Sanitario pubblico nelle Marche si accosta malapena alla sufficienza, in linea con il voto medio nazionale, ma è comunque inferiore a quello di regioni vicine come Umbria e Emilia Romagna…”
A me, nei vostri panni, verrebbe da chiedermi: Non è che tutto questo dipenderà da una mancanza di capacità gestionale ?
Fatto è che in una Azienda Privata, in simili frangenti ci sarebbe una prima lettera di richiamo, e se senza gli auspicati miglioramenti, un’ altra di sollecito e poi la definitiva di licenziamento.

Qua invece, a quel che pare, intervengono, leggi, commi ad aiutare l’ Amministratore, con lo spolverare questioni di numero di posti letto, di ore di assistenza pro-capite da destinare all’ Ospite….ecco appunto a proposito della parola “Ospite” : un po’ come il “Cornuti e Mazziati”
Se si fosse trattato di “Cliente”, a quanto sarebbe lievitata la retta?
Signori, basta con le parole, decisioni concrete e risposte brevi, sincere, fatte di si, no, non lo sappiamo.
Si può sperare di avere dei contributi? E se si, in quali termini monetari ? E se si in quali termini di tempo ?

Ho perduto ormai la cognizione del tempo trascorso dalla prima lettera inviataVi. Dovete sapere, però, che le persone interessate a questa risposta, e che altro poi non sono che i figli di quegli Ospiti, anche loro anziani, anche loro con pensioni misere, non hanno più tanto tempo a loro disposizione legati come sono, a quei dati anagrafici che segnano a tutti il corso della vita.

Allora, sono a chiederVi a stretto giro di posta, semplici risposte fatte di SI , NO, NON lo Sappiamo.
Le lunghe giustificazioni burocratiche non mi interessano.
Le leggi dovrebbero essere fatte per facilitare le cose, di conseguenza se con l’ esperienza derivata dall’ uso nel tempo, si riscontrano errate o quanto meno ostacolanti i normali iter, vanno modificate se non addirittura cambiate.
Ma mai, come mi sembra venga fatto nel suddetto caso, prendere l’ interlocutore per “stanchezza”, parola che in questo specifico è usata come un ‘eufemia.

Comprendo bene di aver usato un linguaggio non uso a chi si avvicina a Voi, e per questo me ne scuso, ma vorrei restare fiducioso, che il mio intento sia servito a rendere più comprensibili le mie richieste, e nel contempo speranzoso, che le Vostre risposte siano altrettanto chiare, veloci, e visto che l’ ottimismo aiuta a vivere e nulla costa, positive.

RingraziandoVi per l’ attenzione fin qui prestata, rimango in attesa di un Vostro cortese riscontro, pregandoVi di accettare i miei distinti saluti.


Franco Giannini

5 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Eh. si caro Franco bisogna fare e dire come te eppoi vedere se qualcuno che dovrebbe fare il proprio dovere si sveglierà e chiederà anche scusa.
Dubito caro Franco,dubito assai chè i bisognosi i deboli non hanno forza e non fanno paura,forse se arriva l'ordine del premier ( vedi Napoli,I.C.I.,etc.,etc.,) allora tutto sarà messo in ordine e lo scandalo non sarà magari mai successo.Ci vuole volontà politica
e mi dispiace che nei 18 mesi che siamo stati al comando di questo disgraziato Paese ci siamo distratti tanto distratti ed ora porca miseria il mago,oltre ai propri interessi forse avrà pietas e zac. ci stupirà.Mi scoccierebbe dover ringraziare la destra , ho sempre combattuto dalla rive gauche e finisce che dovrò assistere ad un tocco di prestigio della parte che per tutta la mia vita ho combattuto.
Allora , allora non ho capito nulla e mi sento anche umiliato con i tanti perchè.
Grazie Franco per la tua iniziativa,da Padova ti sono vicino sempre chè conosco la tua onestà.
Il tuo amico Dario Petrolati
Via Beato Pellegrino, 16
35137 Padova

LorenzoMan ha detto...

Avendo un genitore non autosufficiente grave ricoverato da cinque anni in una casa di riposo non posso che essere sensibile al problema.
Una retta da 1400 euro al mese non è uno scherzo, anche perchè a fronte dei continui aumenti vedo negli anni una progressiva riduzione del personale, con turni impossibili e stipendi vergognosi.
L'aiuto dei volontari e, in alcuni casi, di religiosi è spesso fondamentale e a costo zero.
Tra l'altro sarebbe interessante valutare quanto ci costano in termini, ad esempio, di lavori di ristrutturazione, mantenimento o abbattimento delle barriere architettoniche finanziati da enti pubblici.
La vecchiaia diventata business. Che tristezza.

Franco Giannini ha detto...

Caro Dario,
quanta delusione...fortunatamente ogni tanto si vive l' illusione di aver trovato tra le regole, un' eccezione che non le conferma.
La pubblicità non certo positiva che ho mosso, sembra che abbia cominciato a dare un piccolo, microscopico frutto...vedremo se cresce o s' inghiandisce. E' troppo presto ancora per dirlo
Un grazie per sentirti vicino seppur la distanza ci separi.

Franco Giannini ha detto...

Caro Lorenzo
La vecchiaia è già di per se tristezza. Lo è ancor più per come la si vive nel nostro paese (pensioni da fame, tipologia assistenziale, senso di disturbo nei confronti della Società...).
Magari ci vedessero un affare, gli anziani sarebbero trattati meglio ma la "cecità da disturbo",fa intravedere solo un "peso" e, a parte i sentimenti che dovrebbero prevalere su tutto e che oggi sono scomparsi, non ci vedono neppure una fonte economica, magari piccola, ma che in corpo di compagnia serve a sopravvivere. La vecchiaia e l' handicap provoca disagio a chi non ha di questi problemi, non si ha il coraggio di dirlo, ma i fatti comportamentali lo danno a capire..... Oh !,fortunatamente con le debite eccezioni.

www.dariopetrolati.it ha detto...

Caro Franco,dice Lorenzo giustamente che se non ci fossero il volontariato e le associazioni religiose ,senza distinguo , la senilità o chiamiamola con altro nome anche sarebbe un problema per chi respira a fatica ed i famigliari,quassù nel piissomo veneto gli stipendi di chi dirige enti assistenziali sembrano sbagliati sempre in eccesso però.Donazioni e palazzi dividono anche da vecchi i ricchi dai poveri,in fondo a Via Beato Pellegrino c'è un giardino enorme signorile e tante carrozzine un palazzo bianco tutto vetri che pare albergo da marina agostana e cadenti figure che una volta erano uomini e donne.Ora vegetano con le badanti o i badanti tutti coperti col sole o con la pioggia tra macchine che corrono veloci in senso unico e non so se sanno di esistere quanto costano di certo non consumano altro che aria usata.Avanti e indietro o dentro l'enorme giardino le carrozzine posteggiate aumentano ogni giorno ho chiesto una volta a qualcuno oppure mi hanno detto e fa lo stesso quanto pagano i vegetali per attendere la morte fisica somme corrispondenti a due pensioni sui 3 mila euro e se non bastano operano figli parenti che allora scompaiono.Vivere a lungo vivere di più che una volta è vietato.Finchè si lavora anche a fatica magari alla fine del mese si arriva , ma poi una volta in pensione e nelle case così dette protette o ricoveri-geriatrici diventa pretenzioso assurdo sogno vivere.Forse la medicina ha fatto scoperte troppo avanzate e l'età la terza età è pretesa assurda, il diritto alla lunga vita spetta ai signori e basta con le pretese.Il quotidiano si salta,il bar si guarda da lontano, attenti a non ammalarsi la vita deve fare spavento la legge i diritti non sono uguali per tutti.La pietas caro Franco era una parola che serviva a riempire il vuoto e se poi uno è sfortunato sono dolori,contributi e solidarietà, carità quante parole a vuoto e leggere poi come si farà comprare libri ma che siamo matti?.Latte pane e latte e poco movimento attendere aspettare ............Franco più passano i giorni e più vedo nero.
Mi auguro che la tua iniziativa abbia esito positivo, una cosa però non mi va giù: perchè a tanti a chi ha tantissimo sempre più serve mentre per i miseri il quasi nulla è già troppo.Se la giustizia umana è questa allora per chi non ha la fortuna di avere un Dio cosa si fa ed i perchè diventano tanti troppi enormi.
Complimenti ed auguri Franco,
il tuo amico dario.
Dario Petrolati
Via Beato Pellegrino 16
35137 Padova