martedì 6 maggio 2008

SPIGOLATURE

Quando si è forzatamente relegati a letto per motivi di salute, pochi sono i passatempi che permettono il trascorrere lento delle ore: la radio, la lettura, la televisione.
Ed è così che ho anche scoperto cosa è lo zapping. Qualcuno dirà che si tratta di un semplice cambio di canali televisivi, invece non è una questione tecnica, bensì mentale.
Più si cambia, più canali si ha da scegliere e più nasce la difficoltà della scelta, con la scusante “…ma oggi non c’è niente ? ”.
Alla fine stressato, più dalla febbre, dalla noia, dalla volontà di alzarsi che dal programma ti fermi per un’ impressione improvvisa, un flash che ti blocca.
A me è capitato niente di meno che, con una pubblicità. La sfacciataggine della pubblicità, o meglio ancora, di chi ha pensato di farsene artefice.
Voglio premettere che sono sportivo, non esaltato e non certo tifoso tanto più di calcio, di cui già sento parlare in casa 26 ore su 24 : io sono un romantico De Coubertiano ed intendo lo sport, come vecchia “mens sana in corpore sano” e sostenitore di quegli sport minori non ancora inquinati dall’ industria sportiva. Solo che più passa il tempo e più è difficili trovarli.
Dicevo bloccato da una pubblicità, una richiesta di sottoscrivere il 5 per mille, una stesa del palmo della mano che era relegata, almeno pensavo in me, ai poveri o chi ha la necessità di far fronte ad impegni sociali, di volontariato, mi poteva star bene anche di carattere sportivo.
Ma in questo caso, a stendere la mano, era una squadra di serie A di calcio, neppure una delle squadre considerate “tappetto”, bensì una di gran Club : IL MILAN.
Come dire, che la sfacciataggine non conosce confini, come dire che si viene a chiedere a chi vive con stipendi di 1/1200 € di aiutare a pagare quello di Kaka (un nome a caso) che in un solo mese ne piglia non so quante volte tanto.
Però è vero che se l’ ha fatto, è perché qualche legge glielo ha permesso, a me sembra sbagliato anche da un punto di vista educativo e se anche qualcuno dei “big parlamentari” la dovesse pensare come me…le leggi si fanno, si abrogano e si rifanno.

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