Riporto il commento di una persona, di cui mi sento onorato dalla sua amicizia, cittadino senigagliese, poeta, ormai da tempo residente a Padova, profondo conoscitore dei problemi socio-sindacali-politici veneti e non solo. Parlo di Dario Petrolati, conosciuto anche a Senigallia, soprattutto da chi è uso scorrere le pagine telematiche del sito di poesia di Vivere Senigallia (www.poesie.senigallia.biz/ ) o direttamente sul suo blog ( http://www.dariopetrolati.it/ ).
Chissà che non riesca a muovere qualche sentimento, anche se capisco che per fare determinati lavori a volte, malgrado con rammarico, bisogna contenerlo, e qualche volta magari troppo:
ecco il testo
“Caro Franco,dice Lorenzo giustamente che se non ci fossero il volontariato e le associazioni religiose ,senza distinguo , la senilità o chiamiamola con altro nome anche sarebbe un problema per chi respira a fatica ed i famigliari,quassù nel piissomo veneto gli stipendi di chi dirige enti assistenziali sembrano sbagliati sempre in eccesso però.Donazioni e palazzi dividono anche da vecchi i ricchi dai poveri,in fondo a Via Beato Pellegrino c'è un giardino enorme signorile e tante carrozzine un palazzo bianco tutto vetri che pare albergo da marina agostana e cadenti figure che una volta erano uomini e donne.Ora vegetano con le badanti o i badanti tutti coperti col sole o con la pioggia tra macchine che corrono veloci in senso unico e non so se sanno di esistere quanto costano di certo non consumano altro che aria usata.Avanti e indietro o dentro l'enorme giardino le carrozzine posteggiate aumentano ogni giorno ho chiesto una volta a qualcuno oppure mi hanno detto e fa lo stesso quanto pagano i vegetali per attendere la morte fisica somme corrispondenti a due pensioni sui 3 mila euro e se non bastano operano figli parenti che allora scompaiono.Vivere a lungo vivere di più che una volta è vietato.Finchè si lavora anche a fatica magari alla fine del mese si arriva , ma poi una volta in pensione e nelle case così dette protette o ricoveri-geriatrici diventa pretenzioso assurdo sogno vivere.Forse la medicina ha fatto scoperte troppo avanzate e l'età la terza età è pretesa assurda, il diritto alla lunga vita spetta ai signori e basta con le pretese.Il quotidiano si salta,il bar si guarda da lontano, attenti a non ammalarsi la vita deve fare spavento la legge i diritti non sono uguali per tutti.La pietas caro Franco era una parola che serviva a riempire il vuoto e se poi uno è sfortunato sono dolori,contributi e solidarietà, carità quante parole a vuoto e leggere poi come si farà comprare libri ma che siamo matti?.Latte pane e latte e poco movimento attendere aspettare ............Franco più passano i giorni e più vedo nero.Mi auguro che la tua iniziativa abbia esito positivo, una cosa però non mi va giù: perchè a tanti a chi ha tantissimo sempre più serve mentre per i miseri il quasi nulla è già troppo.Se la giustizia umana è questa allora per chi non ha la fortuna di avere un Dio cosa si fa ed i perchè diventano tanti troppi enormi.Complimenti ed auguri Franco,il tuo amico dario.Dario Petrolati
23 maggio 2008 14.39
Chissà che non riesca a muovere qualche sentimento, anche se capisco che per fare determinati lavori a volte, malgrado con rammarico, bisogna contenerlo, e qualche volta magari troppo:
ecco il testo
“Caro Franco,dice Lorenzo giustamente che se non ci fossero il volontariato e le associazioni religiose ,senza distinguo , la senilità o chiamiamola con altro nome anche sarebbe un problema per chi respira a fatica ed i famigliari,quassù nel piissomo veneto gli stipendi di chi dirige enti assistenziali sembrano sbagliati sempre in eccesso però.Donazioni e palazzi dividono anche da vecchi i ricchi dai poveri,in fondo a Via Beato Pellegrino c'è un giardino enorme signorile e tante carrozzine un palazzo bianco tutto vetri che pare albergo da marina agostana e cadenti figure che una volta erano uomini e donne.Ora vegetano con le badanti o i badanti tutti coperti col sole o con la pioggia tra macchine che corrono veloci in senso unico e non so se sanno di esistere quanto costano di certo non consumano altro che aria usata.Avanti e indietro o dentro l'enorme giardino le carrozzine posteggiate aumentano ogni giorno ho chiesto una volta a qualcuno oppure mi hanno detto e fa lo stesso quanto pagano i vegetali per attendere la morte fisica somme corrispondenti a due pensioni sui 3 mila euro e se non bastano operano figli parenti che allora scompaiono.Vivere a lungo vivere di più che una volta è vietato.Finchè si lavora anche a fatica magari alla fine del mese si arriva , ma poi una volta in pensione e nelle case così dette protette o ricoveri-geriatrici diventa pretenzioso assurdo sogno vivere.Forse la medicina ha fatto scoperte troppo avanzate e l'età la terza età è pretesa assurda, il diritto alla lunga vita spetta ai signori e basta con le pretese.Il quotidiano si salta,il bar si guarda da lontano, attenti a non ammalarsi la vita deve fare spavento la legge i diritti non sono uguali per tutti.La pietas caro Franco era una parola che serviva a riempire il vuoto e se poi uno è sfortunato sono dolori,contributi e solidarietà, carità quante parole a vuoto e leggere poi come si farà comprare libri ma che siamo matti?.Latte pane e latte e poco movimento attendere aspettare ............Franco più passano i giorni e più vedo nero.Mi auguro che la tua iniziativa abbia esito positivo, una cosa però non mi va giù: perchè a tanti a chi ha tantissimo sempre più serve mentre per i miseri il quasi nulla è già troppo.Se la giustizia umana è questa allora per chi non ha la fortuna di avere un Dio cosa si fa ed i perchè diventano tanti troppi enormi.Complimenti ed auguri Franco,il tuo amico dario.Dario Petrolati
23 maggio 2008 14.39
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