Non so ancora per quanto tempo, la trasmissinone di Rai Tre, REPORTER, sarà lasciata libera di divulgare aspetti vergognosi del nostro mondo “civile”, sconosciuti ai più.
Ieri sera (25 u.s.) ho sentito parlare per la prima volta di un minerale, il COLTAN ( http://it.wikipedia.org/wiki/Columbite-tantalite ), che non sapevo neppure che esistesse e tanto meno a che cosa servisse.
Figuriamoci se ne conoscevo la località di provenienza.
E’ un materiale il cui nome originale è Columbite-Tantalite, che in idioma congolese viene chiamato Coltan. E’ un minerale duro, leggermente radioattivo e fragile, che pestato si riduce in una polvere.
Lo stesso viene prevalentemente usato nel settore elettronico per la costruzione di condensatori, telefonini e PC.
Il valore di questo minerale è altissimo, di conseguenza anche piccoli quantitativi fanno la fortuna di chi ci specula sopra. Di chi ci specula, non certo di chi lo estrae e lavora !!
In paesi che sono in permanente guerra civile tra militari statali e guerriglieri, entrambi facili alla corruzione, non è difficile creare canali illegali gestiti da industrie “per bene” che foraggiano così la guerra civile, per i loro sporchi interessi, fregiandosi, qualora non bastasse, di caritatevoli sponsor sensibili ai problemi Africani. Ma quando mai !
Oggi le industrie sanguisughe dei paesi Americani ed Europei, stanno però tremando, perché stanno scendendo dal lato orientale, i Cinesi, che a quanto sembra, sono disposti a pagare di più e pretendere meno. Si metteranno d' accordo, perchè tra figli di buone donne una soluzione la si trova sempre.
Nella Repubblica Democratica del Congo, oltre al Francese considerata la lingua nazionale, basta solo pensare che si parlano 242 lingue, il che la dice grossa già su quanto sia difficile comprendere e comprendersi. Figuriamoci poi se su questo ci si marcia.
Non solo, ma la scolarizzazione è nulla o quasi. Infatti chi vuole andare a scuola deve pagare anche 3000 $. Quindi chi può studiare sono solamente i figli dei personaggi più in vista e quelli delle famiglie straniere che abitano li temporaneamente per lavoro e le cui rette sono state inserite nell’ ingaggio economico precedentemente pattuito con le proprie aziende.
C’ è da chiedersi come un paese quale la R.D. del Congo, con miniere di Oro, Diamanti, Cobalto, Coltan, Petrolio ( http://www.peacelink.it/kimbau/a/10997.htlm ) ( http://nuke.ossin.org/congo/tabid/129/Default.aspx ), per non parlare poi del legname e quant’ altro, abbia un PIL di soli 774 $ pro capite e sia posizionato al 177° posto della graduatoria mondiale, se si pensa che oltre tutto è sotto la tutela dei paesi evoluti che stanno cercando di fare del tutto per farlo evolvere.
Basta solamente impegnarsi nel fare un grosso sforzo di volontà nel tentare, se ce se la fa, di crederci.
Ieri sera (25 u.s.) ho sentito parlare per la prima volta di un minerale, il COLTAN ( http://it.wikipedia.org/wiki/Columbite-tantalite ), che non sapevo neppure che esistesse e tanto meno a che cosa servisse.
Figuriamoci se ne conoscevo la località di provenienza.
E’ un materiale il cui nome originale è Columbite-Tantalite, che in idioma congolese viene chiamato Coltan. E’ un minerale duro, leggermente radioattivo e fragile, che pestato si riduce in una polvere.
Lo stesso viene prevalentemente usato nel settore elettronico per la costruzione di condensatori, telefonini e PC.
Il valore di questo minerale è altissimo, di conseguenza anche piccoli quantitativi fanno la fortuna di chi ci specula sopra. Di chi ci specula, non certo di chi lo estrae e lavora !!
In paesi che sono in permanente guerra civile tra militari statali e guerriglieri, entrambi facili alla corruzione, non è difficile creare canali illegali gestiti da industrie “per bene” che foraggiano così la guerra civile, per i loro sporchi interessi, fregiandosi, qualora non bastasse, di caritatevoli sponsor sensibili ai problemi Africani. Ma quando mai !
Oggi le industrie sanguisughe dei paesi Americani ed Europei, stanno però tremando, perché stanno scendendo dal lato orientale, i Cinesi, che a quanto sembra, sono disposti a pagare di più e pretendere meno. Si metteranno d' accordo, perchè tra figli di buone donne una soluzione la si trova sempre.
Nella Repubblica Democratica del Congo, oltre al Francese considerata la lingua nazionale, basta solo pensare che si parlano 242 lingue, il che la dice grossa già su quanto sia difficile comprendere e comprendersi. Figuriamoci poi se su questo ci si marcia.
Non solo, ma la scolarizzazione è nulla o quasi. Infatti chi vuole andare a scuola deve pagare anche 3000 $. Quindi chi può studiare sono solamente i figli dei personaggi più in vista e quelli delle famiglie straniere che abitano li temporaneamente per lavoro e le cui rette sono state inserite nell’ ingaggio economico precedentemente pattuito con le proprie aziende.
C’ è da chiedersi come un paese quale la R.D. del Congo, con miniere di Oro, Diamanti, Cobalto, Coltan, Petrolio ( http://www.peacelink.it/kimbau/a/10997.htlm ) ( http://nuke.ossin.org/congo/tabid/129/Default.aspx ), per non parlare poi del legname e quant’ altro, abbia un PIL di soli 774 $ pro capite e sia posizionato al 177° posto della graduatoria mondiale, se si pensa che oltre tutto è sotto la tutela dei paesi evoluti che stanno cercando di fare del tutto per farlo evolvere.
Basta solamente impegnarsi nel fare un grosso sforzo di volontà nel tentare, se ce se la fa, di crederci.
(continua...)
3 commenti:
Caro Franco,
la trasmissione REPORT che di solito viene trasmessa la domenica in prima serata sul 3° manda su tutte le furie Olga,io non ho la forza il carattere robusto per resistere e vederla chè trasmette la vera verità e gli scandali ruberie dell'uomo sull'uomo.Dalle impossibili storie nazionali si passa a quelle mondiali è tutto un giro.A volte mi son chiesto come mai una trasmissione -denuncia globale-possa resistere così a lungo.Ha toccato tutti ,ho scritto tutti sapendo di scrivere tutti,ed è successo che ogni ente persona menzionato da Report ha sporto querela eppure ancora la coraggiosa giornalista responsabile continua la sua guerra contro la disonestà e da difensore civico non è stata condannata da alcun giudice in nessun giudizio, anzi ora ha dimostrato che non una bugia ha detto bensì le storie dolorose raccontate dovrebbero costringere al carcere gli oggetti dei suoi argomenti trattati.Eppure tutto va avanti lo stesso numero dopo numero vengono denunciati neri e rossi quasi tra l'indifferenza generale, come se fossero fole.Allora mi viene in mente che siamo così talmente impotenti e menefreghisti da fare l'abitudine e scambiamo la bruta realtà per films da terzo mondo,cambiamo canale e preferiamo le veline così da non avere mal di stomaco illudendoci che noi non sappiamo nulla.Desideriamo ridere scioccamente tifiamo per il pallone o gli sports ricchi e non vogliamo sapere dell'arroganza dei potenti e dei bugiardi.Ho provato varie volte a fare i conti delle liquidazioni dei presidenti o a.d. delle ferrovie,dell'ENEL,dell'ENI,Alitalia,io sono solo geometra e so fare i conti sino a certe cifre poi chiamo Riccardo mio nipote che fa le elementari e vicino al numero massimo che ho scritto io ci aggiunge solo zeri in fila indiana, quelle allora sono le liquidazioni suppongo, ma non so leggerle.
Che fare,che dire,non so più mi rendo conto che il difensore civico non può che sino a certe piccole liti , il resto forse è solo un incubo immaginato.
Mi spiace Franco che il mio contributo sia così aperto e perdente.
Vale la nostra amicizia leale senza ombra alcuna.I ladri stanno di là.
Ciao ,
dario.
Tutto ciò mi ricorda molto il Darfur, spero solo non finisca allo stesso modo.
Caro Franco,
ho ritrovato tempo fa dentro un mio libro, non ricordo quale,in una busta bianca con mittente " gli amici del mondo"un invito a me riservato quando abitavo a Roma.Gli amici del mondo erano i migliori cervelli in circolazione in Italia negli anni 60,si andava da Ugo La Malfa a Francesco Flora,da De Benedetti a Scalfari , giovanissimo con la faccia da seminarista ma sempre testa finissima,erano uomini colti e combattivi come Ernesto Rossi che indossava sempre lo stesso sdrucito vestito blu scuro,quelli in breve che provenivano dal Partito d'Azione, pochi intelligenti e senza masse dietro tanto che il partito scomparve perchè gli italiani allora erano superficiali come adesso e forse anche stanchi di sacrificarsi visto che il ricordo della guerra era ancora fresco.Meglio combattere contro altri ideali piuttosto che pensare e combattere per realizzare l'Italia non ancora assurta a potenza economica.Ma le riunioni del Ridotto all'Eliseo di Roma per la nazionalizzazione dell'energia elettrica fecero talmente rumore ed entusiasmarono anche le anime semplici che la luce da privata divenne pubblica.Ho ridicolmente sintetizzato il fatto per spiegare che quando la gente capì che i monopoli privati non dovevano arricchirsi e comportarsi da padroni con beni della collettività,la scuola, la sanità, la luce ,la radio ( informazione )dovevano essere della nazione intera ed i capitalisti ( ricordate Razza Padrona?) già ricchi ricchissimi fautori dei loro interessi precipui non potevano concepire il principio di Solidarietà,forse uno ( Adriano Olivetti) o poco più sapevano che l'Italia era ancora da fare, dopo Garibaldi-la prima guerra mondiale-la seconda guerra dovuta al fascismo in combutta con casa savoia,era un paese di povera gente che parlava lingue diverse e tra terroni e nord ( la lega ancora era da venire) ci si trattava con diffidenza era il nostro non più una espressione geografica ma ancora un'assieme di gente incollata.Tradizioni diverse, culture e la terra era la ricchezza più alta e garante del paese,non c'era ancora l'industria , il triangolo Genova-Milano-Torino era da venire eppoi con esso lo sviluppo ed il miracolo economico.Tutto ciò veniva trattato studiato da uomini che su L'Espresso ,formato lenzuolo ( cosi detto per le sue dimensioni) e sul" Mondo", settimanale diretto da Pannunzio, entrambi settimanali di Roma ,acculturarono senza essere faziosi spiegando come si fa e non si deve fare in un paese moderno che vuole progredire ed acquistare dignità , unificare davvero i cittadini.Ho ritrovato , dicevo quell'invito dentro un libro e mi son commosso ripensando alla mia giovanissima età di quando incosciente e fiducioso andavo ad ascoltare la gente per bene.Ora sono passati 40 anni circa ed i giovani di oggi non sanno che nulla è stato regalato anzi, allora bisognerebbe nella scuola pubblica riprendere ad insegnare educazione civica-storia e geografia spiegando anche in italiano la differenza che esiste tra la carità e la solidarietà.Alle religioni il loro compito alla scuola l'educazione totale uguale per tutti.
Ciao Franco,scusa lo spazio che ti rubo,
dario.
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