sabato 5 luglio 2008

FERIE PER GLI ANZIANI


di Dario Petrolati


Nulla di più fastidioso ingannevole.
Si trascinano questi vecchi davanti la Basilica del Carmine, tirano valigie, prendono fiato, fanno due passi eppoi aspettano che gli autisti carichino il loro bagaglio , per due giorni.
Sono spaiati, difficili le coppie, sempre più le donne, noi uomini siamo meno duraturi, il tempo, è sempre inclemente per il nostro sesso, le vedove sono più forti , hanno più tigna e prima di andarsene per sempre vogliono recuperare quanto la vita ha loro negato prima, quando erano più giovani, prima di diventare anziane eppoi, ora , vecchie.
In giro si chiama terza età, anche quì si usano eufemismi, come se non si capisse cosa significa la parola impropria, sempre un voler sembrare gentili meno violenti o per dirla brutalmente bugiardi.
Ecco allora l'espressione " operatore ecologico ", "il non vedente" evvia così bella è la nostra lingua che proprio non si sente o capisce la necessità di prenderla alla larga nell'usare tanti eufemismi-parole tipo ok occhei, invece di dire grazie, va bene, ho capito, si, ed altre e ancora che una volta a scuola i nostri bravi insegnanti avrebbero sottolineato con una croce , raccomandandoci di evitare barbarismi.
Altri tempi , forse superati in tutto, ma il moralismo tacito sempre tenta di sbucare all'improvviso e dare, almeno ci prova, lezione di vita, comportamento leale umano solidale.
Partono fra poco questi autobus ripuliti lucidi ma vecchi , vengono usati sempre e solo per queste gite per anziani, a prezzi apparentemente convenienti, stracciati, prezzi per chi non si può permettere gite di famiglia, coi figli, nipoti, con vetture proprie e passare giorni di meritata serenità assieme a consanguinei , un poco di meritato regalo come se fosse premio per l' attività svolta di genitore e da nonno poi.
Stanno in moto e buttano fumo dai tubi di scarico, i bus, aspettano sempre i ritardatari, c'è sempre quello che preso dall' emozione o nervosismo prima di salire per precauzione cerca un bagno, chè se poi scappa la pipì , oltre al disagio, vengono fuori altri doloretti , tra risatine e commenti dei compagni di viaggio, amici per due giorni nell'avventura di fine settimana.
Tra poco partiranno e già cominceranno le richieste e rimproveri, c'è sempre qualcosa , qualcuno che si scopre poi durante il tragitto.
La stanchezza subitanea prenderà immediata il sopravvento e a poco a poco qualcuno si addormenterà, a bocca aperta, sbilanciati a destra, a sinistra appoggiati fianco a fianco, anche se c'è sempre qualcuno che tiene duro e continua a chiacchierare, raccontare le solite barzellette e giù dietro risate compiacenti.
Ci saranno fermate lungo il viaggio, alle piazzole, ai bar dell'autostrada per bere qualcosa, fare la fila per le toilettes, sono l' oggetto più prezioso in gita, vedere cartoline controllare i prezzi degli oggetti luccicanti, un pensiero da portare a casa.
Poi la chiamata, l' appello, il controllo e via di nuovo rimessi un poco a posto.
Si controllano gli orari , si calcolano i tempi e qualcuno più moderno tira fuori il vecchio cellulare che un nipote o figlio ha prestato per la gita, si prova con emozione se si ricordano le istruzioni, ma si che poi c'è sempre qualcuno più pratico.
Un pò di panorama e magari la paura di non avere chiuso bene la porta di casa,spento il gas, la luce, tutte adesso arrivano eppure si è controllato più volte.
Uno sguardo al vecchio usato giornale che si è portato da casa,e il tempo lento passa mentre ormai si avvicina la meta.
Quando esco dalla mitica Wiennese, il caffè a Padova come lo fanno quì nessuno se lo sogna, i bus sono spariti, hanno lasciato nell'aria ancora un'odore di nafta-gas aria bruciata.
Spero che proprio possano vivere due giornate piene, serene, per molti di loro sono questi gli ultimi viaggi, alcuni erano emozionati come bambini .
Buon viaggio generazione di poco più avanti della mia, auguri a tutti anche se individualmente non vi conosco.

3 commenti:

Franco Giannini ha detto...

Ancora un' istantanea, in bianco e nero, ma forse meglio la vedrei in bianco e "seppia", rubata da dietro le vetrine della Wiennese.
Ma potrebbe essere l' immagine di una piazza qualunque di una qualunque nostra città, con gli stessi pullman scassati, gli stessi autisti e gli stessi interpreti principali di questa foto: Gli anziani.
PS: Bisogna che dici alla signora della Wiennese, che con tutta questa pubblicità che le facciamo, almeno un caffè virtuale a me, ed uno reale e profumato a te, ci venga offerto, o no ??

www.dariopetrolati.it ha detto...

Se non vedete queste cose allora significa che pensate solo a Voi
se non vedete ed udite quelle voci vuol dire che non esistete
che vi credete diversi
privilegiati
Siamo noi
invece
ed ogni viaggio cambiano i viaggiatori
alcuni sono troppo affaticati
altri sono andati via per sempre
è il giro
la giostra della vita
prima o poi tocca a tutti
al premier
al premier.............
sarà da solo
improvvisamente raccontando una copiata barzelletta scoppierà non sapendolo abbracciato magari a Prodi.
I soldi tutti i soldi non contati rubati
spariranno in un botto come Paperone l'antipatico premier scoppierà ridendo senza sapere perchè.
dario

Odone Giovanni ha detto...

Voglio ringraziare tutti gli anziani della Casa Protetta di Senigallia per aver contribuito ad arricchire il mio bagaglio umano e professionale. Un ricordo speciale a chi non é più tra Noi, con i suoi sorrisi, con le sue abitudini.
E' stata una bellissima esperienza dettata da momenti che non dimenticherò facilmente.
A voi indefesi, a voi brontoloni , a voi abitudinari , auguro una buona qualità di vita , sorrisi ,pace.
Grazie
Odone Giovanni