mercoledì 9 luglio 2008

L' UMILTA' ED IL CORAGGIO DI CHIEDERE SCUSA

di Franco Giannini
Parlando oggi con un caro amico che avrebbe voluto partecipare alla manifestazione di Roma, e che all' ultimo momento ha dovuto rinunciarvi per motivi personali, gli chiedevo come sarebbe rimasto se invece fosse stato presente. "Mi sarei vergognato" è stata la risposta. Non so se il Tonino nazionale lo avrà pensato anche lui, nell' infuocata serata romana, e non solo per il caldo. Certo è che non lo dirà mai, in politica queste cose non si ammettono, al massimo ci sarà qualche caotico notiziario stampa con ammissioni non ammesse. Questa volta "Cià'zzecca" non ha preso il centro e l' ha fatta fuori dal vaso. In manifestazioni serie non possono essere assoldati attori che della comicità hanno fatto il loro successo, che della politica e dei politici fanno il loro strumento tecnico per l' amplificazione di risate di consenso. Loro che conoscono bene quanto più faccia ridere se il peto od un rutto nel silenzio di una sala gremita di persone, o la presa in giro di attuali personaggi di spicco.
Gente prezzolata, abituata agli applausi che è sempre indice della popolarità e di conseguenza dei vantaggi economici, e che è troppo oppressa dalla censura delle Radio e TV, che quando possono sbracarsi lo fanno sensa pudore reverenziale nei confronti dei derisi, incuranti dell' età, della carica, di ciò che essi rappresentano anche per chi non la pensa come i presenti dell' indegno spettacolo. Avevo un ammirazione titubante fino ad ieri sera per il Travaglio nazionale, ritenendo i suo faccino da persona pulita, elegante, per bene, ma con le sue esternazioni ha fatto si che ora abbia compreso l' esatto significato del suo nome, ed abbia rinunciato definitivamente a quella che era una "titubante ammirazione". I giullari sono e rimangono giullari di professione, anche si definiscono attori satirici quindi inutile il parlarne, sarebbe come aiutarli a far salire gli indici di ascolto. Unica cosa a loro che interessi.
In una serata, come se non fosse stato sufficiente quello fino a d' ora accaduto all' interno delle sinistre, altre speranze ed illusioni mi sono naufragate. Di un rosso politico mi è rimasto solo un rosso di vergogna, una rabbia di impotenza, un odio verso chi sente ma non vuole ascoltare, una sinistra che non indica più una via politica, bensì il colore della nostra vita, a cui anch' essa concorre non avendo ideali, ma solo placebo, confusione e lotte interne.
Un odio di una persona di sinistra, che mai ha creduto a personaggi "chiacchierati", falsi, intellettualmente preparati per "grazia ricevuta", ma che oggi deve gridare, con la voce rotta da un groppo in gola, che la battuta più elegante l' ha fatta il Premier dalla riunione dei G 8, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano cosa ne pensasse della manifestazione romana.
"di rifiuti, parlo solo di quelli di Napoli".

5 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Se ti riferivi a me Franco, potevi ben dirlo il nome.
Si io desideravo andarci,non contro Weltroni,che già fa tanta confusione da solo e non riscuote la mia minima stima,ma desideravo fare presenza,esserci per poi contribuire a dare coraggio o una spinta.
Così non si fa nessuno è rimasto contento, di costruttivo cosa c'è stato?
Anche il rumore e l'indifferenza , le anime morte dei professori,se proprio una cosa mi è piaciuta , ma fisicamente però è la Sabina Guzzanti.
Scusate l'espressione ma mi da l'idea sia una gran donna da letto,almeno sembra,una cocotte da sognare.Il resto zero=0.
dario

www.dariopetrolati.it ha detto...

Se qualcuno mi avesse detto che il premier sarebbe diventato tale, parlo del 1990,non avrei creduto a tale affermazione previsione,avrei pensato pittosto ad una infelice battuta di spirito detta da un Segni o giù di lì.Ora quando qualcuno accenna al pericolo-ambizione che il premier potrebbe diventare presidente della res-pubblica e Fini presidente del consiglio dei ministri,taccio e non la prendo come una affermazione superficiale.Tutto sta scivolando tra l'indifferenza generale, senza una opposizione.Il nostro paese avrà un padrone effettivo: dai Savoia al monarca di Arcore, senza rumor di pentole e piatti.
dario

LorenzoMan ha detto...

Premetto che sono iscritto all'IDV.
Non mi piacciono molto le manifestazioni di piazza, che servono solo a stabilire quante persone possono essere mosse da un politico, un partito o un sindacato. La riprova è che ogni volta se per gli organizzatori sono 10.000.000 per la Questura sono 50.000 e mi verrebbe voglia di regalare un paio di
pallottolieri a costoro.
La seconda cosa che comincia a stufarmi sono le "battute". Tutti eludono di discutere i problemi seri grazie a questa moda di fare una "battuta" che fa ridere chi la pensa come loro e incazzare chi la pensa diversamente. Mai che rispondano alle accuse con fatti ben circostanziati e documentati. La terza cosa che mi ha rotto da un pò è che se Travaglio piuttosto che ... Giannini attaccano un politico con delle argomentazioni, questi non risponde citando fatti e dati, ma insultando chi ha esposto la tesi accusatoria. Così tra una "battuta" ed un "Comunista!!" il cittadino può tornare tranquillo a guardare la partita.

www.dariopetrolati.it ha detto...

Caro Lorenzo,
hai capito benissimo, non ci vuole molto , che l'unico a fare opposizione legale al premier è il magistrato Di Pietro.Ieri per tele ha spalancato le dita ed ha contato i 4 punti per i quali il premier fa cose da galera,e le fa fare ai suoi dipendenti.Sarà semplice colorito il suo modo di esprimersi, ma di fronte al silenzio di Walter ed alla minaccia dello stesso di cacciarlo dal patto di opposizione ed agli ordini che tentava di dargli, da buon gesuita: o con noi o contro di noi,Tonino ha risposto : sto con la Piazza, la gente.
Insomma le cose che dice non sono menzogne,semplici verità:la legge non è uguale per tutti,ossia lo è
meno che per uno.Possibile che dal 1993 ancora "mani pulite" debba terrorizzare ancora? .
In breve l'unica opposizione al capitale del patron è rappresentata dall'ex. Magistrato.
Peccato che il PD abbia profondamente deluso e continui a farlo sempre peggio gli ex. compagni rimasti orfani di partito non per scelta loro sono ogni giorno più soli e confusi.
Io sono incaz.
ciao ,
dario

Franco Giannini ha detto...

Anche io sono imbufalito, ed ho il timore, anzi la certezza che il sangue agli occhi non mi faccia ragionare obiettivamente come vorrei, e di questo me ne scuso a priori qualora dovessi offendere involontariamente qualcuno.
Ho il piacere di avere l' attenzione e la visita di Lorenzo, ed è già qualche cosa, almeno per me che vivo delle piccole cose.
Mi piace il modo ruspante di Tonino, ma questa volta non si è reso conto che i personaggi che l' affiancavano, non erano personaggi politici, bensì marionette prestate alla politica momentaneamente, che con la politica pulita (cosa oggi difficile già di per se a trovarsi) nulla hanno che vedere. Parlano di affari corrotti, forse anche giustamente, ma lo fanno in modo e con toni sbagliati, grossolani, ineducati, volgari, mirando non ad un risultato politico, ma alla promozione dell' ultimo libro pubblicato o ad un incremento degli indici di ascolto, che si tramuteranno in Euro. E se poi c' è una denuncia ? Meglio ! Tutta pubblicità gratuita.
In galera intanto non ci va nessuno, i processi si faranno chissà quando, le spese giudiziarie si ripagano da sole con la pubblicità che ci si crea sopra.
Ma a proposito,c' è stato qualcuno che abbia parlato di carovita, di stipendi di pensioni...sono io che vivo in un altro mondo o sono costoro che ne vivono fuori ? Per me le due cose primarie di oggi in Italia sono due e se ne dovrebbe parlare 24 ore su 24: e sono Stipendi e Carovita. Ed invece di che cosa si parla: di lodi, di sicurezza, di Papato...Questo perchè la priorità nessuno la sa risolvere, le seconde invece basta parlare...ed a parlare non si fa fatica.