IMPRONTE PER TUTTI

di Dario Petrolati

Adesso forse è presto.
Per la coscienza mia e dei miei amici è invece tardi.
Debbo trovare il banchetto dell'ARCI o di un'altra associazione in piazza ove prendono le impronte.
L'infame idea di raccogliere le impronte digitali ai bambini Romeni è ributtante da ulcera allo stomaco.
Ho provato ha sollevare una iniziativa, specie tra i giovani, nulla, indifferenza, che cavolo dici ?, solo Franco Busetto http://it.wasalive.com/it/franco+busetto http://www.ibs.it/libri/busetto+franco/libri.html che mal si trascina per l'età, mi ha ridato coraggio, e ieri Bruno Menti, loro due vecchi di 82 anni che faticano a sopportare gli ingiusti dolori fisici, colpiscono sempre le persone per bene, quelle da cui c' è sempre da imparare, si, si , con entusiasmo ed indignazione mi hanno respinto per strada a cercare, per rompere le scatole.
Possibile che tra tutti sti chiacchieroni, sti politici inventati da quattro soldi ancora non ci sia qualcuno, almeno i radicali, nell'angolo della Piazza della Frutta, si proprio quella dove è morto Berlinguerhttp://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Berlinguer http://www.pierluigicastagnetti.it/2008/06/pd-omaggio-alla-tomba-di-berlinguer-per-24mo-morte/ ,davanti al bar Margherita. Lì, ho messo sempre tante firme, da che sono a Padova, ma ho sempre perso,f irme contro ogni abuso, illegalità, niente sempre perso, carta e tempo buttati, azioni , ideali spinti da una logica rabbia, scordati e calpestati.
La memoria corta dell'uomo, ma c' è ancora l' uomo ? o è solo una parvenza ?, chissà, lascia per strada tante cose che manco gli spazzini vedono.
Mi sono stufato mi sento Don Chisciotte combatto sempre e forse nemmeno le pale dei mulini a vento ci son più, le battaglie da fare utili sono quelle che portano vantaggio al capitale al potere temporale, adesso a chi volete interessino le impronte dei bambini Rumeni, in fin dei conti lo vogliono fare per proteggerli , dicono, chè i grandi sono ladri ed assassini e i piccoli debbono andare all' asilo e poi a scuola quelle dove ti insegnano le preghierine nostre, debbono dimenticare le loro origini e da grandi sentirsi come noi, avere un senso di ripulsa per la terra che fu da lì che ebbero origine, nel loro sangue il dna sa di rumeno e non sono ladri.
Ladri siamo noi che rubiamo sempre e solo e poi dopo la confessione la preghiera e l' assoluzione ricominciamo a prendere la roba della collettività, comunque non nostra e quando la televisione fa vedere un giallo di cronaca in cui sono invischiasti gli extracomunitari, godiamo, e più il fatto è esecrabile più siamo contenti, la nostra coscienza è a posto.
Non siamo stati scoperti nemmeno stavolta, beh. quando poi il furto riguarda un ministero intero e la mattina le gazzelle della finanza scaricano in manette qualche potente, ci dispiace, ma subito aspettiamo che facciano il giro, sostituzione dei colpevoli, il mal preso, sparisce in pochi giorni chè ora fa tanto chiasso che un albanese senza patente, lavorava in nero, è andato a sbattere con un' auto rubata.
E' la caduta di ogni morale mi dice Busetto, così scordandoci il passato, la storia , si contribuisce alla brutta copia della rinascita di un fascismo pressapochista.
Allora tra poco passando, sotto i portici, arriverò in Piazza , cercherò tra le bancherelle, urterò la gente che fa spesa, certo che se non trovo proverò a cercare in Comune, chiederò in segreteria ai vigili, troverò, cercherò.
Se proprio sarò, diciamo sfortunato, allora comincerò, tramite telefonate o internet, per trovare ove firmare e mettere le mie impronte.
Quassù le debolezze politiche programmano per l' autunno iniziative varie, le solite, allora sarà tardi e la gente non risponderà, con ragione.
Vah. smettiamo di essere pessimisti, esco e vado a compiere il mio dovere.
Mi sento sempre più rumeno.