di Dario Petrolati
Eh...!!! si, pare proprio che le dette "cose" stiano così.
Era negli anni solari, quando Endrigo incantava per spiagge e locali, e c' erano canzoni che pare più nessuno sia in grado di comporre, musiche ispirate da sentimenti onesti e testi spesso composti da Pasolini.
Noi, ragazzi sciuponi, pensavano che fosse logico, naturale , che le bellezze delle ragazze durassero sempre e che il tempo passasse solo per le generazioni di già vissute, si credeva scontato che i sacrifici altro non fossero che parola ormai segnata solo sul vocabolario e che il nostro futuro sarebbe logicamente stato intarsiato di allegre serate , traguardi che nei rotocalchi si vedevano in foto gigantesche commentate da futili bugiarde chiacchiere, superficiali pure.
Invece il tempo passò, anche per noi, come per chi ci aveva preceduto , i giorni furono veloci e non ci furono riguardi, anzi stava arrivando un mondo nuovo per il quale non eravamo preparati.
L' apparire ed i colori solo tali erano, ad uno ad uno arrivarono i conti da saldare, onorare. Ci furono i più svegli, coloro che senza troppi scrupoli si adeguarono e cambiando vestito restarono a galla e diversi di loro fecero la così detta "strada".
Cambiarono valori e simboli, l' unica vero irrinunciabile divenne il capitale, nel senso di "potere finanziario", chi più ne aveva ebbe ragione e la corsa all' accumulo tanto frenetica si fece che le distanze temporali e fisiche cambiavano con velocità che nessun pensiero riusciva quasi nemmeno ad immaginare.
Davanti a luci e specchi si scoprirono disperazioni e povertà che erano rimaste nascoste , sotterrate, sconfitte da guerre che sempre diedero ricchezza e ragione a chi sapeva e poteva agire con meno scrupoli.
L' eterna Africa, continente perduto, depredato dalle guerre coloniali, cominciò a reagire e misteriosi popoli disperati cominciarono a fuggire dal deserto , dalle loro capanne,ove l' uomo bianco sapeva estrarre ricchezze per diventare sempre più arrogante e mendace.
Le grandi sconosciute religioni orientali, sempre da noi avversate cominciarono a muovere popolazioni che parevano primitive e barbare, tutto perchè il monoteismo doveva regolare l' intero globo, cominciarono o meglio continuarono guerre misteriose in luoghi ove sempre aveva regnato la violenza locale.
Così l' Afganistan, l' Iraq, l' Iran, l' immensa Cina, l' affamata India, cominciarono ad attirare i così detti "paesi più civili" , quelli che possedevano le armi tecnologicamente più avanzate, le borse ove vengono quotate le ricchezze naturali e non, da distanze e tempi inimmaginabili, tutto un subbuglio che di giorno in giorno contribuisce a rendere la globalizzazione ( termine assurdo senza pietà alcuna)la vera spina giustificatrice di fatti e misfatti in nome di falsità mascherate da un unico interesse: dominare il mondo.
Cambiano nomi di nazioni con velocità senza giustificazione apparente e si finisce col credere che un battito d' ali di farfalla nell' estremo est possa causare turbamenti all' ovest del pianeta.
Paura, confusione generale, fuga da luoghi ove prima c'era un qualcosa di diverso, il mondo intero si sta scontrando, da sponda a sponda cambiano diritti e valori.
Siamo nell' era dei barconi sfasciati ove affogano tutti i giorni uomini, donne e bambini che scappano, di notte, di giorno, da ovunque e noi cominciamo forse ad abituarci.
Come chiamarli : CLANDESTINI ?
E quali sentimenti nuovi ci turbano ?,cosa sta succedendo ?.
Ho tentato stamane di porre alcune domande ad alcuni conoscenti del Maldura, chè non posso restare indifferente, purtroppo sono argomenti che fanno pensare, irritano. Non... ho... avuto... risposte!!!!
Ecco: Le cose stanno cosi!.
Era negli anni solari, quando Endrigo incantava per spiagge e locali, e c' erano canzoni che pare più nessuno sia in grado di comporre, musiche ispirate da sentimenti onesti e testi spesso composti da Pasolini.
Noi, ragazzi sciuponi, pensavano che fosse logico, naturale , che le bellezze delle ragazze durassero sempre e che il tempo passasse solo per le generazioni di già vissute, si credeva scontato che i sacrifici altro non fossero che parola ormai segnata solo sul vocabolario e che il nostro futuro sarebbe logicamente stato intarsiato di allegre serate , traguardi che nei rotocalchi si vedevano in foto gigantesche commentate da futili bugiarde chiacchiere, superficiali pure.
Invece il tempo passò, anche per noi, come per chi ci aveva preceduto , i giorni furono veloci e non ci furono riguardi, anzi stava arrivando un mondo nuovo per il quale non eravamo preparati.
L' apparire ed i colori solo tali erano, ad uno ad uno arrivarono i conti da saldare, onorare. Ci furono i più svegli, coloro che senza troppi scrupoli si adeguarono e cambiando vestito restarono a galla e diversi di loro fecero la così detta "strada".
Cambiarono valori e simboli, l' unica vero irrinunciabile divenne il capitale, nel senso di "potere finanziario", chi più ne aveva ebbe ragione e la corsa all' accumulo tanto frenetica si fece che le distanze temporali e fisiche cambiavano con velocità che nessun pensiero riusciva quasi nemmeno ad immaginare.
Davanti a luci e specchi si scoprirono disperazioni e povertà che erano rimaste nascoste , sotterrate, sconfitte da guerre che sempre diedero ricchezza e ragione a chi sapeva e poteva agire con meno scrupoli.
L' eterna Africa, continente perduto, depredato dalle guerre coloniali, cominciò a reagire e misteriosi popoli disperati cominciarono a fuggire dal deserto , dalle loro capanne,ove l' uomo bianco sapeva estrarre ricchezze per diventare sempre più arrogante e mendace.
Le grandi sconosciute religioni orientali, sempre da noi avversate cominciarono a muovere popolazioni che parevano primitive e barbare, tutto perchè il monoteismo doveva regolare l' intero globo, cominciarono o meglio continuarono guerre misteriose in luoghi ove sempre aveva regnato la violenza locale.
Così l' Afganistan, l' Iraq, l' Iran, l' immensa Cina, l' affamata India, cominciarono ad attirare i così detti "paesi più civili" , quelli che possedevano le armi tecnologicamente più avanzate, le borse ove vengono quotate le ricchezze naturali e non, da distanze e tempi inimmaginabili, tutto un subbuglio che di giorno in giorno contribuisce a rendere la globalizzazione ( termine assurdo senza pietà alcuna)la vera spina giustificatrice di fatti e misfatti in nome di falsità mascherate da un unico interesse: dominare il mondo.
Cambiano nomi di nazioni con velocità senza giustificazione apparente e si finisce col credere che un battito d' ali di farfalla nell' estremo est possa causare turbamenti all' ovest del pianeta.
Paura, confusione generale, fuga da luoghi ove prima c'era un qualcosa di diverso, il mondo intero si sta scontrando, da sponda a sponda cambiano diritti e valori.
Siamo nell' era dei barconi sfasciati ove affogano tutti i giorni uomini, donne e bambini che scappano, di notte, di giorno, da ovunque e noi cominciamo forse ad abituarci.
Come chiamarli : CLANDESTINI ?
E quali sentimenti nuovi ci turbano ?,cosa sta succedendo ?.
Ho tentato stamane di porre alcune domande ad alcuni conoscenti del Maldura, chè non posso restare indifferente, purtroppo sono argomenti che fanno pensare, irritano. Non... ho... avuto... risposte!!!!
Ecco: Le cose stanno cosi!.
2 commenti:
Noi, si, generazione di sciuponi, mancati educatori, generatori di guerre, accaparratori di ricchezze, inquinatori dell' unico mondo che conosciamo, incapaci di trovare un antidoto che ci blocchi in queste nostre pazzie.
I giovani, apatici, ci osservano, forse ci criticano, ma tirano a campare senza schierarsi nè pro e nè contro, insensibili ? abituati a vedere sangue e dolore degli "altri" ? Menefreghisti ? Egoisti ? La tua domanda rimasta senza risposta, mi fa sentire Colpevole di questa situazione, che, dobbiamo ammettere, la nostra generazione ha coltivato e cosa anche peggiore, non sa come arginare.
Grazie per la bella copertina e la bravura celere che sempre mostri,Franco.
Ho dovuto spedirti di buon'ora il pensiero,chè stamane sarò occupato altrove per sto trigemino.
Di me ti dirò poi oggi saputo l'esito.
A proposito de " se le cose stanno così",il fatto che aleggi intorno tanta troppa indifferenza,i distintguo,l'analisi dell'aspetto dei disgraziati,non troppo malmessi fisicamente,e sempre repulsione contro il diverso,mi fa soffrire.
Allora io ti dico Franco che non sono loro "i diversi", io sono "il diverso",ed allora debbo assumermi anche le responsabilità che quei disgraziati subiscono,"loro sono gli sfruttati", noi " siamo i diversi" e cosa facciamo?, cosa possiamo fare,oltre a commuoverci?.
Sento disagio,vergogna,ma cosa faccio la carità?, ancora?, sento puzza di bruciato,la cosa che mi riesce subito spontanea è la vergogna,eppoi?
dario
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