AI 100 “SI” ALLA “ROTONDA” PENSO E COLLEGO…

di Franco Giannini

E’ una settimana e più che si parla dei cento matrimoni civili che si celebreranno con un SI unico, in occasione del CaterRaduno, alla Rotonda. Ci sono state valutazioni sul valore di questo comune “SI”, le si sono date denominazioni varie, ci sono state varie valutazioni che sono andate dagli aspetti religiosì-filosoficì, a quelli legali-politici-morali.
I senigalliesi si sono schierati chi pro e chi contro…io penso che essendo tutti maggiorenni, vaccinati, non ledendo gli interessi di nessuno, siano liberi di fare come credono.
Intanto di già la bella notizia è che la Rotonda, almeno per un giorno, accoglierà un “Evento” e non sarà adibita solo a sporadici usi di deposito di “ferrivecchi” nel nome dell’ arte.
Il globale “SI” che verrà proferito dal coro dei 200 novelli sposi, mi ha fatto cadere l’ attenzione su altri matrimoni Vip della settimana che attireranno certamente l’ attenzione di coloro che vivono di queste cronache rosa. Il calciatore britannico Rooney che per sposarsi ha scelto la riviera ligure (Santa Margherita Ligure) , come luogo del fatidico “si” ha affittato Villa Durazzo e per i festeggiamenti, poi tutti su uno Yacht. Non da meno le nozze del “bilionaire” Briatore-Gregoracci, che però almeno hanno indirizzato i loro invitati a devolvere in un’ opera di bene le somme che sarebbero state spese per i doni di nozze. Sembra ormai divenuta una moda nel Jet-set e soprattutto nei loro “imitatori” , che se da una parte lascia da “pensare”, dall’ altra almeno, infischiandosene delle motivazioni, compie un atto d’ utilità.
Ma quanti altri “SI” di eterno amore, eterna sussistenza, eterna fedeltà, eterna compagnia, vengono pronunciati, nell’ anonimato, anzi in un voluto riserbo.
Non certo per riservatezza, per timidezza o per evitare lussi superflui. Solo per evitare ficcanasi che potrebbero creare problemi del tipo dei Bravi di Manzoniana memoria.
Sono tutti quei matrimoni di carattere multietnico, dove il colore della pelle, la nazionalità, l’ amore, hanno valore solo per i benpensanti e gli illusi.
Quello che incide in questi matrimoni sono due cose inscindibili una dall’ altra : denaro e differenza di età.
Sono quei matrimoni che coniugano demenza senile con quattrini, gioventù da una parte con eredità dall’ altra, “badantato” con il miraggio di un’ abitazione in eredità in cambio di una “promessa d’ amore” duraturo (...quanto il Viagra). I più “disinteressati” mirano “solo” alla cittadinanza.
E lo Stato e la Magistratura, sanno, vorrebbero ma non possono far nulla, perché la demenza e l’ incapacità sono difficili da provare e devono essere certificate da medici e non dalle realtà, anche se tangibili, sotto gli occhi di tutti.
Ed allora veniamo a sapere che i matrimoni tra italiani e stranieri ammontano a circa 600 mila di cui il 78% tra un italiano ed una straniera ed il 22% tra una italiana ed uno straniero.

Ed ancora una volta le donne dimostrano che sono più intelligenti, meno influenzabili, meno assatanate e più legate alla famiglia.
Ma un dato che fa pensare, è che l’ 80% di coppie “miste” si separano: chissà mai il perché.
Gli unici che si imbufaliscono sono i famigliari delle “vittime” da mungere, che dopo la fine del matrimonio, ritornano in famiglia, munti e "smunti", si perché usualmente sono più gli uomini a cadere in questi amori promessi, da sedotti, abbandonati e "spogliati".