domenica 1 giugno 2008

RISPOSTA A QUILLY


Prima di tutto grazie per l’ attenzione, capisci che un commento al tuo commento sarebbe stato poco ed anche una doverosa scusa se ho pestato involontariamente i piedi ad un tifoso interista, ma era l’ unica cosa che proprio non intendevo ed intendo fare.
La mia era solamente una valutazione di carattere socio-economico-politico, non certo di carattere calcistico, ma per farmi perdonare potrei nominare, per par-condicio, i nomi di altre società quali la Sampdoria o la Roma, gestite sempre da petrolieri.
Tu, Simone mi dici che oggi tutto è legato alla legge della domanda e dell’ offerta, che quindi come spende i soldi Moratti non ti interessa, che con Mancini o senza, il costo dei carburanti andrebbe comunque alle stelle. Beh, con tutta onestà io non la penso così.
Concedimi alcune riflessioni: la stessa identica legge dovrebbe valere anche per chi vende i famigerati SUV, che sai quanto ci stanno nello stomaco (ma anche qui c’ è un’ offerta perché c’ è una domanda), facciamo allora due pesi e due misure ? – Se facciamo tanto rumore perché i carburanti lievitano ogni giorno, una colpa l’ hanno sopra tutto i petrolieri che sulla crisi creano le loro fortune, con speculazioni le cui legalità stanno a cavallo sulla lama di un coltello, ma che poi ognuno destina come meglio crede, ecco infatti che i presidenti pallonari ci giocano con le loro squadre, come i bambini di un tempo facevano con i soldatini di stagno.
In quei stipendi che verranno o meno elargiti, di cui parlavo sul mio post, c’ è anche una infinitesimale tua compartecipazione in quanto anche tu fai il pieno di carburante sul tuo furgoncino, per spostarti da mercato a mercato. Se poi tutto questo non ti interessa per motivi di casacca nero azzurra, sono questioni tue personali in cui io non devo e non voglio entrare in merito, che però nulla hanno a che fare con teorie economiche o sportive. Neppure sportive, perché anche questo è un termine ormai troppo generico e quindi superato. Oggi dovrebbe esistere quello più definito d’ Industria dello Sport Professionistico di cui la branca del calcio occupa il secondo posto, come fatturato, dopo quello della Mafia. Ed i cui comportamenti, dopo la passata stagione, indicano neppure troppo distanti…
Ma le leggi economiche sono fatte da persone che studiano a tavolino pagine e pagine di statistiche e dopo tanto lavoro pubblicano i loro risultati sotto le parole chiave di “teorie economiche”.
Da qui poi derivano tante "puttanate" come l’ Italia che fa parte dei 7 paesi più industrializzati del mondo, che l’ aumento del PIL è l’ indice del benessere di una nazione, che la fame e le carestie derivano da fattori ambientali, che il problema emigrazione c’ è sempre stato perché è insito nell’ essere umano cercare paesi dove si sta meglio…Si tutte cose vere che si basano su teorie che non considerano le realtà sociali, una e smetto: l’ Italia fra i paesi più industrializzati ! Se la Libia, l’ Algeria e la Russia ci chiudono il Gas, la Francia ci stacca la corrente elettrica, e i paesi arabi non ci forniscono una goccia di petrolio…e l’ industria per essere chiamata tale ha necessità di essere quasi indipendente da tali bisogni…
Ed ecco allora, caro Simone, che forse, dopo tutto sto dire, fa bene il tuo Moratti…perché l’ unica industria che non ha bisogno di energia (elettrica) per andare avanti è quella sua: un po’ di milioni di €, tanti giocatori, un mare di scommesse, una marea di tifosi, tante illusioni ma Forza Inter, anche se ci costi, e… quanto ci costi!
Per il resto del tuo commento, ti sono molto vicino, soprattutto quando parli di pensioni a chi non ha versato nulla e che percepiscono cifre più alte di coloro che hanno fatto versamenti e ricevono emolumenti inferiori alle 550 € da te citati.
Vedi però, anche qui c’ è una guerra, quella tra poveri, ed allora io mi schiero contro coloro che fanno guerre tra loro per cifre ben più alte, con la speranza che sia moralmente che economicamente ci perdano entrambi.
Una guerra da 550 € da una parte (miseria) e dall’ altra una da 24 milioni di € (vergogna).

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Padova 2 giugno 2008

Festa della Repubblica, bravi lo so che lo sapete che vi ricordate ma non si sa mai che qualcuno magari irritato per proprie cose potrebbe distrarsi.Io mi ricordo di quando ancora bambino e vivevo a Senigallia, ove ho lasciato il cuore ( sempre così per i posti ove si sono depositati impegni e sogni giovanili )che c'era sempre qualcuno dei grandi, di quelli che avevano vissuto il passaggio dalla monarchia alla Repubblica , per il Corso o Piazza Roma che ricordava agli smemorati cosa significava la data 2 giugno.Senigallia come la ricordo io era solidale tutta ,mi ricordo che Bucci Ubaldo mi raccomandò a Zavatti perchè mi trovasse per l'estate un posto durante le vacanze.E Zavatti ,dico Zavatti , con Bucci ! mi trovarono un lavoro estivo si che potei comprarmi la bici Legnano da Fucil che aveva il negozio in cima al Corso di fianco al negozio di Orfeo Rocchetti.La solidarietà era innata e seppur fascista l'uno e comunista l'altro quando era l'ora di aiutare un cittadino passavano sopra a tutto ed io seppur bambino o poco più chè facevo le medie cominciai a maturare e partecipare anche un pò prima degli altri, forse perchè i sacrifici dei miei non erano stati vani.Eppoi la data odierna l'ho sempre portata dietro nel mio girare l'Italia per lavoro in ogni città c'era sempre magari in lite da ricordare fatti e misfatti per colpa del passato regime in collusione coi Savoia.Quando una domenica degli anni 60/65 capitai ad Ortona a Mare e con la Mafai e Spallone andammo al porto a vedere la lapide ov'era inciso l'episodio della fuga del re sciaboletta imparai nei particolari toccando con mano la pietra del porto e sia Mario Spallone che la Miriam Mafai mi fecero scuola politica per qualche anno sulla spiaggia di Pescara d'estate quando io laggiù lavoravo e loro venivano in ferie.
A Torino ricordo che le cerimonie erano così severe ed avevano un fresco sapore della Resistenza, Galimberti e gli altri eroi erano sempre ricordati alle scolaresche.A Roma c'era sempre la cerimonia al Monumento del Milite Ignoto a Piazza Venezia con Corazzieri e massime autorità nazionali,relativa sfilata pei Fori Imperiali, ma ai romani , abituati al viva quello o questo poco commovente era il ricordo del 2 giugno,molto l'intralcio.A Napoli era bellissimo seppur città confusa da Achille Lauro ed il restante retaggio monarchico c'erano bandiere e musica trionfale specie nel Rettifilo Via De Pretis ,all'altezza all'altezza del Palazzo della Marina immortalato nel film le 4 Giornate di Napoli, giudicato universalmente uno tra i 10 film più belli mai prodotti in Italia.
Si è parlato , tentato anche di referendum imbroglio,ma la cosa a chi sa e ricorda importa poco anzi l'Italia ha cominciato a sentirsi più unita e vera unica proprio con il 2 giugno.Ora di questi giorni c'è la buffa popolare lega che guazza nell'ignoranza e nella corruzione.Ma passerà , intanto ospitiamo a caro prezzo ancora gli eredi di papa Mastai,e dovremmo ricordarci che il nostro rappresentante massimo ha la Sede nel Quirinale, lo Stato del Vaticano pesa anche economicamente e col tempo bisognerebbe rivedere il concordato.A ciascuno il suo,la fede religiosa a chi la sente il rispetto alla Repubblica ai Cittadini Italiani.
Scusate il posto rubato nel mai troppo lodato Blog del nostro amico Giannini,e tanti auguri a tutti, in primis ai miei amici Senigalliesi.
dario