domenica 8 giugno 2008

SPIGOLATURE -6-


Sensi e doppi sensi della nostra povera Italia.

-Scuola
Ai debiti della nostra bilancia commerciale, da oggi saranno da includere anche i nuovi debiti, quelli dei figli e nipoti. Debiti che hanno accumulato a scuola a forza di non studiare. Anche io, a suo tempo, avrei avuto i miei bei debiti, ma ho la convinzione che i miei vecchi non si sarebbero adeguati all' uso della nuova terminologia ed avrebbero continuato a chiamarla “Somaraggine”. Solo alle scuole superiori sono 2,2 milioni gli studenti che dovranno saldare il loro debito (di somaraggine) entro il 31 agosto.
Ma chi dovrà saldarlo effettivamente saranno i loro genitori che dovranno ricorrere alle solite lezioni private, (malgrado quelle della scuola) dai soliti professori “disponibili”, al solito in nero, al solito…a no anche qui c’è l’ innovazione, la tariffa oraria è stata giustamente aggiornata al costo della vita!

-Prostituzione
Anche il mestiere più vecchio del mondo, risente dei problemi del post-elezioni, della mano ferma, del pugno duro, dell’ ora della purificazione delle anime e delle strade, dello sfruttamento da parte della delinquenza organizzata, della schiavizzazione di tanti poveri esseri.
Che un freno lo si dovesse mettere, è senza dubbio necessario, sopra tutto per quanto concerne la decenza, in questi ultimi tempi caduta a livello zero. Qualcuno, sottovoce, sta suggerendo di riaprire le vecchie “case chiuse”, anche perché ci sarebbero “…maggiori controlli sanitari…” ed ancora abbassando il tono a flebile filo di voce “…e poi diverrebbe un lavoro con tanto di contribuzione e tasse…”. A questo punto, però, se ciò avverrà, occorrerà coniare anche un termine nuovo per lo Stato, diverso da quello che si usa normalmente per i “cassieri” della prostituzione, che non venga a ledere la sacralità del Paese.

-Privacy
Finalmente è arrivata la notizia che tutti ci attendevamo. Da domani amanti d’ Italia, non avrete più nulla da temere. Le vostre relazioni amorose non saranno più pubblicatie sulle riviste patinate, perché le intercettazioni telefoniche, grazie a "Lui", potranno essere estese solo su “mafiosi”, “camorristi”, e “terroristi” . Caso contrario 5 anni di galera a chi trasgredirà. Legate quindi le mani a chi dà l’ ordine, a chi lo esegue e a chi le pubblica. Magistratura, Forza pubblica, Giornalisti…. Ancora un passo avanti verso quella libertà di stampa che tutti si attendevano. E se un industriale o un politico, in una delle 120 grandi opere promesse (sempre da "Lui"), cadesse in tentazione di cedere a qualche “lusinga” , chi sarà quel magistrato che avrà più coraggio di macchiarsi di un “reato” che se contestato e certamente riconosciuto, gli potrebbe procurare un “soggiorno” di 5 anni nelle patrie galere (disponibilità logistica permettendo) ?
Allora anche io mi associo alla ormai celebre frase urlata dell’ ex Presidente Scalfaro “…Io non ci sto..” . Di certe "benevoli protezioni" concesse al popolo ma con l' obbiettivo di salvaguardare i pochi, io ne posso fare assolutamente a meno. I miei scheletri sono tutti sepolti, come d’ uso tra le persone per bene, al Cimitero e non dentro gli armadi, come invece sembra facciano coloro che si preoccupano tanto del falso problema della Privacy.
Chi non ha nulla da nascondere, non ha neppure timore che quel nulla venga reso pubblico.

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Siamo alle solite.
L'informazione , quella della tv. commerciale,della RAI.,della Stampa quotidiana compresa la Gazzetta è sempre parziale , di parte .E noi non addetti ma cittadini che servono per dare il voto eppoi tacere chè se anche parliamo o tentiamo di dire la nostra non ci ascoltano : serviamo
siamo utili e se ancora non lo avessimo capito apriamo qualche libro , il vocabolario della lingua italiana magari ci aiuterà a chiarirci le confusioni mentali quotidiane.
Lisistrata iniziò per suo conto a far valere i suoi diritti , noi in questo secolo,dopo quello chiamato " breve " continuiamo a credere, dubitare aspettare ordini suggerimenti.
Siamo bambini rimasti immaturi,facciamo numero e cosa altro?.
dario