martedì 10 giugno 2008

RAPIDI PENSIERI...IL TEMPO DI UN CAUTO SORPASSO

di Dario Petrolati


Quassù adesso , sono quasi le 6,05, c' è silenzio in giro, per Padova , solo una macchina dei carabinieri mi ha fatto dispetti correndo, eufemismo, al centro strada rendendomi difficile il sorpasso. Poi con le mani fuori dal finestrino si sono messi a gesticolare e ridendo mi facevano segno di passare, loro staccavano, tornavano in caserma dopo il lavoro notturno. Erano poco più che ragazzi e nel sorpasso per un attimo breve quasi immaginato mi hanno fatto compassione chè ho pensato alla vita che conducono, al futuro che li aspetta, allo stipendio in cambio della loro vita, alle loro madri lasciate sempre lontano, alle cerimonie con relativi battimani ogni volta, troppe, che una bara con la bandiera italiana esce dalla chiesa e i pianti strazianti. Consuetudine ormai non c' è telegiornale che non ci mostri anche nei cattivi dettagli figure di donne che piangenti si strappano il dolore dal volto: madri, spose, sorelle di questi tutori dell'ordine che fanno un mestiere difficile giurando fedeltà alla Patria.
Pensieri scomodi da vigliacco che si sente protetto da questi giovani in divisa quasi sempre terroni; le immagini del 68 alla facoltà di Architettura di Roma, Bologna e questa Padova nera coi Freda e Ventura, Milano-Piazza Fontana, Brescia-la strage della Loggia, quanti caduti lacrime secche, poca galera pei colpevoli o affatto ed i servizi segreti, inganni e complici misteri del potere tra pallottole e dinamite .Un attimo è stato lungo forse troppo che mi è durato il sorpasso di questa giulietta che pare corra senza benzina anche chè la crisi petrolifera ha coinvolto pure la giustizia nella carta di ufficio che pure manca e la mascalzonaggine indifferente sempre monta. Sembra impossibile eppure è tutto vero, solo le macchine blu sempre lucide non conoscono crisi problemi di sorta, anzi ci sono modelli stranieri pronti per l' uso delle vacanze di chi può spendere i soldi che non ci sono più.
E le discariche la immondizia la nuova energia alternativa, tra poco comincerà la giornata coi suoi problemi che fanno perdere il sorriso alle donne che debbono fare la spesa, noi avremo modo e scuse per dare la colpa a Donadoni e scioccamente fuggendo da casa aspetteremo mezzogiorno per tornare a mangiare e non sempre avremo il coraggio di chiedere alle nostre donne : ma come hai fatto, quanto durano sti soldi chè a me per le mie stupidaggini spariscono subito, poi fingendo e guardando altrove nemmeno ringrazieremo concretamente queste donne che in silenzio portano avanti la nostra vita.
Arriverà il sole di stagione, le scuole sono terminate, noi ad aspettare ormai che decidano cosa ci spetta e quali sono i soli pseudodiritti di nostra pertinenza. Se questo è quanto ci rimane dopo tanti sacrifici allora non c'è da stare allegri, restiamo a guardare un cielo vuoto derubati anche dei nostri sogni.

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Continua il dialogo tra noi di certo e chi non so.
Questi pensieri immagini di vita ,padovana come potrebbe essere anche marchigiana,sono gettati d'impulso chè temo sempre poi possano passare senza lasciare segno essere dimenticat o quel che peggio mai accaduti, e forse immaginati appena.
Invece sono i minuti della nostra esistenza che poi formano ore e giornate con piccoli a volte insignificanti, nemmeno avvenimenti,"guardate"se dir si può.
Ecco almeno si ricordano i ricordi che altrimenti si autocancellerebbero anche da soli.
dario.