Giorni fa, un medico pediatra, a Palermo, veniva messo agli arresti domiciliari, per presunta pedofilia, tangenti o quanto meno intrallazzi vari di ordine amministrativo nell’ ospedale in cui lavorava. Negava, poi ammetteva, poi il silenzio. Molto probabilmente il processo si farà fa 10 anni, al medico nel frattempo, grazie ai cavilli dei soliti avvocati dei “vip” ( tre, quattro, non di più), sarà restituita la libertà, ed andrà a trascorrere il resto della sua vita in terre esotiche.
A Padova, un altro medico, applicava valvole cardiache...come dire, "non griffate"... senza "garanzie"...
Non si sono assopiti totalmente questi fatti, che ecco scoppiare una nuova "bomba di Malasanità" nella Clinica Santa Rita di Milano. Una manciata di farabutti, che stanno oscurando, con i loro comportamenti omicidi, l’ onorabilità di 800/850 persone che hanno avuto solamente la sfortuna di lavorare al fianco di simile “feccia”. Ora si parla anche di licenziamento, per queste famiglie, che sarà causato dalla chiusura della Clinica, per i soliti motivi burocratici che derivano dalle inchieste giudiziarie.
E chi è che alza maggiormente il tono della voce ?, come sempre accade sono coloro che preposti ai controlli e che sono soliti aprire gli ombrelli quando la pioggia è terminata, "picchiano" per primi nel timore di restare "picchiati ": è il governatore della Lombardia che ora chiede i danni (Lui…quali ??? figuriamoci cosa dovranno chiedere quei pazienti torturati e gli eredi dei morti…) ed il Tribunale del Malato, che oltre che richiedere i danni ora invoca il rafforzamento dei sistemi di controllo….c’e da chiedersi fine ad oggi dov’ è stato.
Però, ogni tanto, ci sono note positive anche nella Sanità, che proprio perché vissute da esseri singoli o al massimo dai suoi famigliari e da un ridotto nucleo medico e paramedico, restano relegate entro le camere dell’ Ospedale, Clinica o Istituto, ed al massimo viene segnalato in un breve trafiletto della cronaca locale.
Il più delle volte però è anche voluto dai Professori stessi, che non so il motivo, più è alta qualitativamente la loro abilità professionale e più è grande la loro modestia.
Ed allora è giusto rendere noto anche gli eventi positivi del tipo di quando all’ Ospedale di Torrette di Ancona i medici specialisti nella chirurgia della mano, ne riattaccano una ad una ragazza che era incorsa in un incidente stradale, con un esito felicemente positivo.
Sono sempre loro, che riattaccano un pollice ad un giovane che l’ aveva avuto tagliato di netto da una motosega. Non so se gli interventi li abbia eseguiti di persona, fatto sta però che è il Dott. Riccio che organizza e segue da vicino l’ equipe composta dai Dott.ri L. Pecora, C. Piangatelli, P. Pangrazi, D. Talevi, M. Scaglioni, ( mi sembra giusto nominarli )a cui va aggiunto l’ indispensabile gruppo paramedico che completa il personale operativo della sala operatoria.
Questo ad Ancona, ma che dire del risultato raggiunto e tenuto nel massimo riserbo dal Dott. Giuseppe Martucciello dell’ Ospedale San Matteo di Pavia, che un anno fa operò, una bimba di 6 anni, all’ intestino.
La bimba era stata tenuta in vita con l’ alimentazione tramite flebo fin dalla nascita, per una problema di schiacciamento dell’ intestino che non le permetteva l’ attraversamento del nutrimento. La mia è una versione semplicistica e grossolana della malattia. Sta di fatto che dopo 5 operazioni, un continuo pellegrinare da un ospedale ad un altro, i suoi genitori (…e che genitori !!!), sono riusciti a contattare quest’ Uomo. Il Dott. Martucciello che con grande determinazione e immensa capacità, è intervenuto chirurgicamente ed ha poi pazientemente seguito i due genitori, per un anno, nell’ opera di svezzamento. Il tutto con grande modestia, riservatezza e pazienza.
Finalmente oggi la bambina, tolto l’ ultimo sondino, ha potuto assaporare il suo primo gelato.
Anche questa è Sanità, è la Buona Sanità, è quella a cui la gente si affida, è quella che aiuterà le persone a ritrovare la fiducia …quella fiducia che troppo spesso, negli ultimi tempi, si è perduta !!!
Non si sono assopiti totalmente questi fatti, che ecco scoppiare una nuova "bomba di Malasanità" nella Clinica Santa Rita di Milano. Una manciata di farabutti, che stanno oscurando, con i loro comportamenti omicidi, l’ onorabilità di 800/850 persone che hanno avuto solamente la sfortuna di lavorare al fianco di simile “feccia”. Ora si parla anche di licenziamento, per queste famiglie, che sarà causato dalla chiusura della Clinica, per i soliti motivi burocratici che derivano dalle inchieste giudiziarie.
E chi è che alza maggiormente il tono della voce ?, come sempre accade sono coloro che preposti ai controlli e che sono soliti aprire gli ombrelli quando la pioggia è terminata, "picchiano" per primi nel timore di restare "picchiati ": è il governatore della Lombardia che ora chiede i danni (Lui…quali ??? figuriamoci cosa dovranno chiedere quei pazienti torturati e gli eredi dei morti…) ed il Tribunale del Malato, che oltre che richiedere i danni ora invoca il rafforzamento dei sistemi di controllo….c’e da chiedersi fine ad oggi dov’ è stato.
Però, ogni tanto, ci sono note positive anche nella Sanità, che proprio perché vissute da esseri singoli o al massimo dai suoi famigliari e da un ridotto nucleo medico e paramedico, restano relegate entro le camere dell’ Ospedale, Clinica o Istituto, ed al massimo viene segnalato in un breve trafiletto della cronaca locale.
Il più delle volte però è anche voluto dai Professori stessi, che non so il motivo, più è alta qualitativamente la loro abilità professionale e più è grande la loro modestia.
Ed allora è giusto rendere noto anche gli eventi positivi del tipo di quando all’ Ospedale di Torrette di Ancona i medici specialisti nella chirurgia della mano, ne riattaccano una ad una ragazza che era incorsa in un incidente stradale, con un esito felicemente positivo.
Sono sempre loro, che riattaccano un pollice ad un giovane che l’ aveva avuto tagliato di netto da una motosega. Non so se gli interventi li abbia eseguiti di persona, fatto sta però che è il Dott. Riccio che organizza e segue da vicino l’ equipe composta dai Dott.ri L. Pecora, C. Piangatelli, P. Pangrazi, D. Talevi, M. Scaglioni, ( mi sembra giusto nominarli )a cui va aggiunto l’ indispensabile gruppo paramedico che completa il personale operativo della sala operatoria.
Questo ad Ancona, ma che dire del risultato raggiunto e tenuto nel massimo riserbo dal Dott. Giuseppe Martucciello dell’ Ospedale San Matteo di Pavia, che un anno fa operò, una bimba di 6 anni, all’ intestino.
La bimba era stata tenuta in vita con l’ alimentazione tramite flebo fin dalla nascita, per una problema di schiacciamento dell’ intestino che non le permetteva l’ attraversamento del nutrimento. La mia è una versione semplicistica e grossolana della malattia. Sta di fatto che dopo 5 operazioni, un continuo pellegrinare da un ospedale ad un altro, i suoi genitori (…e che genitori !!!), sono riusciti a contattare quest’ Uomo. Il Dott. Martucciello che con grande determinazione e immensa capacità, è intervenuto chirurgicamente ed ha poi pazientemente seguito i due genitori, per un anno, nell’ opera di svezzamento. Il tutto con grande modestia, riservatezza e pazienza.
Finalmente oggi la bambina, tolto l’ ultimo sondino, ha potuto assaporare il suo primo gelato.
Anche questa è Sanità, è la Buona Sanità, è quella a cui la gente si affida, è quella che aiuterà le persone a ritrovare la fiducia …quella fiducia che troppo spesso, negli ultimi tempi, si è perduta !!!
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1 commento:
Bravo Franco,
vestito di equilibrio e serenità stai stabilendo un profiquo rapporto tra i cittadini e gli amministratori,parlo della Sanità Marchigiana,c'è da dire e tu lo sai meglio di me c'è sempre da dire.
L'importante è contribuire serenamente ed obbiettivamente alla collaborazione fattiva chè dove metti le mani altrimenti si potrebbero commettere gaffes.
Complimenti per il tuo impegno ,credo raccoglierai i frutti che meriti nell'interesse globale.
ciao.
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