mercoledì 11 giugno 2008

FIATO ALLE “TROMBE” NELLA SANITA’ MARCHIGIANA.


Pochi giorni fa, è stato il Presidente della Regione a dargli "fiato” con l’ annuncio di un accordo con i sindacati ed associazioni, circa gli interventi a sostegno degli anziani e non, non-autosufficienti.
Ieri arriva un altro strombazzamento dell’ Assessore alla sanità, che riporta i dati dell’ ISAE (istituto di studi e analisi economica) da cui si evince che i conti sanitari della regione Marche sono in ordine. E qui giù ringraziamenti e sottolineature quali :”… come le previsioni del Piano sanitario regionale si stiano concretizzando efficacemente, rilevando una percentuale di posti letto tra le più razionali in Italia…” ed ancora “…la sanità marchigiana ai vertici nazionali, qualificandola come una delle migliori nel panorama nazionale.”
“Razionali” non significa al “top” e “ai vertici” non significa prima seconda terza….
Per pura e semplice onestà tecnica, sarebbe stato opportuno quindi, indicare anche dove la sanità marchigiana non è ai vertici… ricordo ancora all’ Assessore, che forse si dimentica, che le rette che gli ospiti pagano alle case protette, nelle Marche, sono anch’ esse ai vertici delle classifiche nazionali, ma non è certo motivo di orgoglio. Credo che molte regioni ci sorpassino nell’ ammontare dei contributi che elargiscono pro rette (16 € nostrani contro i 32 € e più di altre regioni), lasciandoci così relegati agli ultimi posti della classifica nazionale.
Del resto, se si da poco alla cittadinanza, è più che logico che i conti vengano, col tempo, a "sistemarsi", come va da se che se i soldi non ci sono, …non ci sono, insomma come si suol dire, non si fanno le nozze con i ficchi secchi.
Allora però, se da un lato dobbiamo apprezzare i miglioramenti dei conti, e degli interventi di cui ho accennato, dall’ altro bisognerebbe anche imparare a dire : ” Questo abbiamo fatto, ma ancora tanto ci rimane da fare”, ma senza tanti “strombazzamenti” di carattere elettorale, che procurano solamente fastidio.
Forse un ringraziamento va fatto anche ai cittadini, che sono coloro che in prima persona, con i loro concreti sacrifici, l’ hanno aiutato a tappare qualche “buco amministrativo”. E non si può sempre fare come quell’ avvocato della barzelletta, che i debiti li hanno creati i cittadini e la copertura è stata raggiunta grazie alle capacità degli amministratori.
So che ciò è una “legge” che regola la “Modestia”, questa sconosciuta, ma si farà bene, in Regione, ad impararla, perché anch’ essa nel suo piccolo, fornisce simpatie, che si mutano spesso anche in consensi.

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