mercoledì 18 giugno 2008

PERCHE’ PER CHI PER COSA MUOIONO….??


di Franco Giannini


Si fronteggiano con gli occhi iniettati di sangue, vestiti sommariamente con abiti civili e militari, senza scarpe, il mitra in mano alzato al cielo e con l’ altra mano con le dita indice e medio aperte a V in segno di vittoria. Quale ? Di chi ? Per che cosa ?
Non ne parlano, ancora, radio TV, ma al confine tra Etiopia ed Eritrea, ci si fronteggia a non più di 100-150 metri una forza dall' altra. Ci si guarda in cagnesco al massimo ci si spara qualche fucilata. Come animali capi branco, si fronteggiano e si mostrano i denti, si estraggono gli artigli, alla vigilia di quella che sarà la lotta per la supremazia del territorio o della femmina. Qui invece vigliaccamente i capi branco neppure ci sono, sono ad Asmara e a Addis Abeba (come del resto sono usi fare tutti capi branco della razza umana), seduti nei loro scranni, con in mano i bastoni di comando, imitando i vecchi (ed onesti) veri umili capi villaggio o tribù.
Nessuno di questi (capibastone da strapazzo), cerca un vero e proprio conflitto, che viste le condizioni economiche in cui versano entrambi i loro stati, sarebbe una guerra senza ritorno. Solo scaramucce più o meno cruente che servono però a mantenere in piedi i loro “regimi autoritari”.
Etiopia: 823 $ di PIL pro capite nel 2005 – 179° posto tra i paesi più poveri77milioni di abitanti.
Eritrea : 858 $ di PIL pro capite nel 2005 – 175° posto tra i paesi più poveri4,5milioni di abitanti.
Entrambe hanno una economia che si basa su una agricoltura e pastorizia di sopravvivenza, i paesi sono entrambi senza strade, senza industrie (o quasi). Solo l’ Etiopia esporta un po’ di caffè, frumento, cotone e tabacco, tenendo però presente che le coltivazioni vengono condotte con metodi arcaici con conseguenti scarsi risultati.
Guarda caso però i sottosuoli sono ricchi di platino ed oro in Etiopia, e di giacimenti di potassio, oro, ferro e petrolio l’ Eritrea.
Quando c’ è profumo di formaggio, se guardi bene, trovi tracce di topi….
Ci si chiede come fanno questi popoli a sostenere le spese per gli armamenti di questi eterni conflitti, quando non hanno neppure di che sopravvivere. E’ presto detto, i “presidenti autoritari” mettono la “carne da cannone” che nulla costa, ed i cosidetti “stati civili-democratici” offrono “forniture alimentari” e armi.
In cambio di che cosa ? Ma l’ opzione, vista la posizione strategica del Corno d’ Africa, di eventuali stazioni militari in caso di necessità e opzioni sullo sfruttamento del sottosuolo.
Poi c’ è il dover tenere sotto pressione addossandosene le responsabilità in prima persona, quando invece lo si fa per conto di chi "portatori di pace" si autodefiniscono, in modo continuo, quelle “Corti Islamiche” che tanto pensiero danno ai paesi occidentali, tanto che l' Etiopia si è creata anche inimicizie con l’ altro paese confinante, prevalentemente islamico, che è il Sudan.
Ma questo fronteggiarsi attuale tra Etiopia ed Eritrea, secondo i bene informati incaricati dell’ ONU, è dovuto ad incomprensioni di carattere territoriale, insomma questioni di confini di un pezzo di terra arida e polverosa.
Fino a ieri questi confini di circa 1000 km di lunghezza, erano controllati da circa 2000 peacekeeper dell’ ONU, che con una banale motivazione li ha ritirati, rimettendo in gioco il precario equilibrio dei due paesi.
Lanciato il sasso e nascosta la mano.

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Ha ancora senso questo universo? Vivere in mezzo a sola violenza mendacità indifferenza-dolore?
Se in un attimo tutto questo nulla sparisse, eppoi sarà quel che sarà, non sarebbe forse più giusto ?.
Un atto di coraggio ,giustizia universale e via , tutto via.
Peccato pei bambini ,per i miei nipotini, eh. ma allora saremmo di nuovo daccapo, invece senza dire od avvertire andarcene assieme o sparpagliati dove non si sa.Religioni,ragioni,desideri,filosofie,bellezze , guerre.
Se poi un futuro ci sarà non sta a noi stabilirlo, visto che siamo stati capaci solo di autodistruggerci, di arrecare dolore e violenza.Via , la prova-gioco è terminata per tutto-tutti compresi gli dei penati.
dario