di Dario Petrolati
Prima o poi la Giustizia trionfa.
Clementina Forleo nell'ora del riscatto ha ottenuto giustizia, nella sentenza è stata sancita l' uguaglianza di tutti davanti alla legge. Prima di chiamare il marito," Amore, mi hanno assolto ", da donna coraggiosa, come solo le meridionali possono essere, ha respirato mentalmente, ma da farsi pure udire: "Spero accada lo stesso a De Magistris" .
Questa giovane donna, sempre in pantaloni coi capelli lunghi come una studentessa, non ha mai chinato la testa, eretta col passo rapido, colmo di dignità, si è presentata tra i marmi freddi del Palazzo di Giustizia per assistere alla pronuncia della sentenza che la riguardava.
In aula, il Presidente Nicola Mancino e tutta la commissione ancora in piedi, dopo la lettura e lei senza fiato, emozionata, rapidissima, pronunciava qualcosa di incomprensibile, si capiva a mala pena qualche parola, si percepiva emozione e lacrime trattenute per rabbia.
Delle frasi spezzate con parole che chi voleva ha potuto udire : "De Magistris, De Magistris,.....,la giustizia trionfa.
Caterina Forleo è sempre stata un personaggio scomodo, controcorrente, specie dopo la morte in un oscuro incidente stradale dei genitori, non ha mai voluto credere all'accidentalità del caso, ha sempre parlato di oscure minacce, sino a rifiutare la scorta che Via Moscova era tenuta a fornirle .
Ha sempre detto a chiare lettere che il pericolo era " dentro" e non si fidava di chi avrebbe dovuto proteggerla.
Non sa tacere se vede una ingiustizia, come quando tra lo scalpore generale definì "guerriglieri" quegli islamici che erano stati condannati come" terroristi".
La sottigliezza dette fastidio a troppa gente, che non poteva e non voleva capire che si può parlare un' altra lingua, avere una religione diversa, ideali che durante la nostra Resistenza definimmo patriottici, perchè allora quando non comprendiamo, per nostra ignoranza, subito riconosciamo il torto l'errore di chi dovremmo capire e se proprio non riusciamo allora è nostro dovere almeno tacere.
Il poliziotto , poi destituito ,c'era un filmato che provava l'affermazione della Forleo,faceva sbattere la testa di un immigrato contro un lavandino,ecco chi era allora la vittima di un illecito procedurale, ebbene chi avrebbe dovuto con la divisa difendere il più debole ebbe l'improntitudine di denunciare il suo vittimismo, ma la Forleo difese la Giustizia e chi portava disonore fu destituito dalla polizia per pestaggio.
Dopo tanto penare e sofferte ingiustizie la Forleo è stata addirittura promossa Giudice di Appello
Dopo aver stretto la mano al suo accusatore, il pg. Sorrentino, per ben due volte, tale era l'emozione che lo stesso Sorrentino ha detto ad alta voce: "Sono contento per lei dottoressa Forleo" .
La nostra coraggiosa rappresentante della legge non resiste poi e si fa intervistare: "E' stato dimostrato il principio dell' uguaglianza di tutti davanti alla legge, diversamente si sarebbe creato un pericoloso precedente:
Si può essere condannati per avere scritto delle ordinanze, che se motivate, dovrebbero essere insindacabili. I politici si sono sentiti diffamati, hanno detto che la trascrizione delle intercettazioni erano"spazzatura".......Ecco qua, per me sino ad ora è stato il momento del castigo, ora spero sia arrivata l' ora del riscatto ".
Se tutte le ragazze, i giovani avessero il coraggio di Clementina allora ci sarebbe un esempio da mostrare chè l' Italia ha ancora sangue, idee, solidarietà , che è un Paese solo per un attimo oscurato accidentalmente.
Dal momento della Sua apparizione e De Magistris ed altri magistrati scomodi alla opinione che conta, ho sentito che c'è una Italia per cui tifare, il nostro paese deve smetterla di essere la nazione dei precari. Dobbiamo gridare e fare basta con la gioventù tradita.
Il nostro Paese ha ancora molto da dare, ci sono altri Rinascimenti e scuole per l' umanità futura.
Clementina Forleo nell'ora del riscatto ha ottenuto giustizia, nella sentenza è stata sancita l' uguaglianza di tutti davanti alla legge. Prima di chiamare il marito," Amore, mi hanno assolto ", da donna coraggiosa, come solo le meridionali possono essere, ha respirato mentalmente, ma da farsi pure udire: "Spero accada lo stesso a De Magistris" .
Questa giovane donna, sempre in pantaloni coi capelli lunghi come una studentessa, non ha mai chinato la testa, eretta col passo rapido, colmo di dignità, si è presentata tra i marmi freddi del Palazzo di Giustizia per assistere alla pronuncia della sentenza che la riguardava.
In aula, il Presidente Nicola Mancino e tutta la commissione ancora in piedi, dopo la lettura e lei senza fiato, emozionata, rapidissima, pronunciava qualcosa di incomprensibile, si capiva a mala pena qualche parola, si percepiva emozione e lacrime trattenute per rabbia.
Delle frasi spezzate con parole che chi voleva ha potuto udire : "De Magistris, De Magistris,.....,la giustizia trionfa.
Caterina Forleo è sempre stata un personaggio scomodo, controcorrente, specie dopo la morte in un oscuro incidente stradale dei genitori, non ha mai voluto credere all'accidentalità del caso, ha sempre parlato di oscure minacce, sino a rifiutare la scorta che Via Moscova era tenuta a fornirle .
Ha sempre detto a chiare lettere che il pericolo era " dentro" e non si fidava di chi avrebbe dovuto proteggerla.
Non sa tacere se vede una ingiustizia, come quando tra lo scalpore generale definì "guerriglieri" quegli islamici che erano stati condannati come" terroristi".
La sottigliezza dette fastidio a troppa gente, che non poteva e non voleva capire che si può parlare un' altra lingua, avere una religione diversa, ideali che durante la nostra Resistenza definimmo patriottici, perchè allora quando non comprendiamo, per nostra ignoranza, subito riconosciamo il torto l'errore di chi dovremmo capire e se proprio non riusciamo allora è nostro dovere almeno tacere.
Il poliziotto , poi destituito ,c'era un filmato che provava l'affermazione della Forleo,faceva sbattere la testa di un immigrato contro un lavandino,ecco chi era allora la vittima di un illecito procedurale, ebbene chi avrebbe dovuto con la divisa difendere il più debole ebbe l'improntitudine di denunciare il suo vittimismo, ma la Forleo difese la Giustizia e chi portava disonore fu destituito dalla polizia per pestaggio.
Dopo tanto penare e sofferte ingiustizie la Forleo è stata addirittura promossa Giudice di Appello
Dopo aver stretto la mano al suo accusatore, il pg. Sorrentino, per ben due volte, tale era l'emozione che lo stesso Sorrentino ha detto ad alta voce: "Sono contento per lei dottoressa Forleo" .
La nostra coraggiosa rappresentante della legge non resiste poi e si fa intervistare: "E' stato dimostrato il principio dell' uguaglianza di tutti davanti alla legge, diversamente si sarebbe creato un pericoloso precedente:
Si può essere condannati per avere scritto delle ordinanze, che se motivate, dovrebbero essere insindacabili. I politici si sono sentiti diffamati, hanno detto che la trascrizione delle intercettazioni erano"spazzatura".......Ecco qua, per me sino ad ora è stato il momento del castigo, ora spero sia arrivata l' ora del riscatto ".
Se tutte le ragazze, i giovani avessero il coraggio di Clementina allora ci sarebbe un esempio da mostrare chè l' Italia ha ancora sangue, idee, solidarietà , che è un Paese solo per un attimo oscurato accidentalmente.
Dal momento della Sua apparizione e De Magistris ed altri magistrati scomodi alla opinione che conta, ho sentito che c'è una Italia per cui tifare, il nostro paese deve smetterla di essere la nazione dei precari. Dobbiamo gridare e fare basta con la gioventù tradita.
Il nostro Paese ha ancora molto da dare, ci sono altri Rinascimenti e scuole per l' umanità futura.
4 commenti:
Felice per Clementina, sarò felice per De Magistris quando sarà, ma a dire che la Giustizia prima o poi trionfa, che la legge è uguali per tutti...beh il passo è lungo.
La nostra è una giustizia vecchia (vecchia come le ingiustizie che dispensa), perchè gestita da "vecchi parrucconi" che con al motto "largo ai giovani", però continuano a scaldare le poltrone incapaci già alla sola idea di doversi abituare ad abbandonare quel potere che fin ad oggi hanno gestito...non sempre bene. E' una giustizia lenta, perchè gli anziani sono lenti di riflessi e vedono le modernità con l' ottica e la diffidenza dell' anziano per tutto ciò che è nuovo.
E' una giustizia, senza risorse economiche, perchè mancano le capacità gestionali che mirano più ai codici che ai bilanci: ecco che allora mancano i soldi per fare le fotocopie, ma ci sono miliardi di capitale sequestrati che giacciono fermi negli istituti bancari, i quali chiedono anche gli interessi, quando la Magistratura gli va a chiedere prestiti.
E quando si trovano giovani, preparati, incorruttibili, pieni di ideali e passioni, i "vecchi" ed i "politici", per timori "ancestrali" gli tarpano le ali.
Io francamente e brutalmente dico che la arteriosclerosi, non intacca solo i cervelli del popolino, intacca anche quello dei cattedratici, dei magistrati, dei politici, degli industriali ecc, quindi dico, che raggiunta l' età, unica per tutti della pensione, tutti devono obbligatoriamente lasciare il posto ai giovani.
E' qui che i giovani devono imporsi, invece ho la sensazione che tutti siano alla ricerca di quel benedetto "posto", ma che tutti stiano con la speranza di non trovarlo...(Fortunatamente non è per tutti così...ma allora perchè non si inc....no??)
caro Franco,
ho inserito un mio pensiero sul mio Blog. :Clementina Forleo.
Ho sperato di rintracciare attraverso procure e ribunali un suo indirizzo una mail per farle toccare la mia solidarietà che mi ripaga di tante umiliazioni personali e collettive.
Vivere passivamente in questa Italia , così, mentre ci sono giovani magistrati che danno la mente offrono tutto il loro credere e sono giovani e belli : i nuovi eroi da cui prendere coraggio ed esempio per riacquistare la perduta dignità.
Ho visto con tristezza che a Senigallia " una strana nobiltà? "
prega e sa di borotalco ottocentesco e pare si diverta per una ricorrenza che definiscono culturale in onore degli Antonelli,mi è sembrato per un attimo un gesto di cattivo gusto, poi ho lasciato perdere, cancellato,come è possibile riscattare la dignità collettiva se ci sono ancora in giro " carri de' Tespi" a raccontare povere lontane fiabe mentre donne e uomini combattono arroganza-superbia-corruzione-.
Per fortuna che vivono e si fanno rispettare giovani come la Forleo,De Magistris e tanti altri di cui mi sfugge il nome e chiedo scusa di ciò.
So, sento che esistono e credono nel vero riscatto della Nostra Patria.
dario.
Caro Franco,
scusami se ho battuto o saltato un tasto dove parlo di tribunali.
Ciò che dici è sacrosantemente vero.
I parrucconi ed i soldi che non danno-sottraggono alla giustizia, tutto vero, Franco.
Ma i giovani e meno giovani che si ribellano ci sono e se non si vede o sente il rumore dobbiamo chiederci il perchè, noi anziani, mi pare dovremmo essere più concreti ed avere meno fiducia nei nostri coetanei,democrazia bella parola Franco, ma ci sono tanti, troppi vicini che mentono in pubblico e privato.Chi sono gli altri Franco dove si nascondono lo sai tu?.
Stanno seduti a noi vicino e fingono, la metà ed oltre degli italiani o è rincoglionita o mente.
Credo che la medicina abbia fatto troppi progressi,chi di noi ha diritto di vivere e annullare gli sforzi di alcuni che pensano alla solidarietà,troppi egoismi.I peccati non toccano le coscienze di troppa gente che consuma roba non propria.
Vai a fare un giro in bici verso il mare e fai compagnia sana a Giuliana che di lei puoi fidarti,poi pensa ad altro guarda quello che pensi guarderei io se fossi laggiù con voi.
dario.
Google Alert -clementina forleo
Ha risposto alla mia solidarietà espressa per il magistrato.
Trovi pertanto a quesiti ed altro su clementina forleo Google News Alert a tua disposizione.
Troverai nuove su d'Alema e banda,
non banca,scritto da Travaglio.
E' verissimo che gli eroi sono le donne che fanno i conti per casa.
Provo misera compassione per chi crede ancora di rappresentarci e chi ci avversa rubandoci gli spicci che avevamo messo da parte per i poveri.
dario.
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