domenica 29 giugno 2008

MORALISTI MODERNI

di Dario Petrolati

Fu , credo per primo, il Dottor Ubaldo Lunardi.
Era anni fa il mio medico di base, a Padova, prima che s' impegnasse a tempo pieno in politica .
Finite le chiacchiere, a due dentro il suo ambulatorio, nel salutarmi col sorriso furbetto il dott. Lunardi usava aggiungere sempre , come se fosse un amichevole rimprovero o gesuitico augurio la parola moralista od anche più compiutamente : lei è un sano moralista.
Arrivavo in strada e a piedi sempre mi son chiesto sino ad arrivare a casa cosa veramente profondamente intendesse usando-aggiungendo la parola moralista al mio nome e cognome, sentivo un fastidio strano chè la parola seppure sviscerata tra le pagine dello Zingarelli od anche nel Battaglia della UTET, mai riusciva compiutamente a rasserenarmi, darmi una compiuta idea su cosa intendesse ed a cosa alludesse il medico così chiamandomi, moralista.
Lui cattolico fervente, appartenente allora a Comunione e Liberazione, sapeva chiaro e tondo della mia appartenenza politica, che ero iscritto al Partito ed impegnato saldamente in C.G.I.L. e impiegavo il mio tempo, le ferie, permessi sindacali, anche i riposi suggeritimi per prendere fiato, darmi una calmata per il mio fisico, nel mio interesse chè di salute una sola ne abbiamo, insisteva con consigli ammantati da quella apparenza di persona per bene , insisteva - insisteva sino al giorno in cui il Cavaliere scese in campo.
Allora apertamente il mio ex medico di base ,sempre tanto premuroso, pieno di figli, che non farne con una bella moglie sarebbe stato peccato mortale per un credente praticante, aderì a Forza Italia.
Divenne un alto dirigente regionale( http://www.ristretti.it/convegni/cultura/lunardi.htm ) e nella classifica dei maggiori contribuenti provinciali ha sempre occupato il primo posto.
Posso capire i redditi propri dovuti alla professione, ai quali bisogna assommare quelli della moglie, neurologa che tuttora esercita privatamente in Padova ed a Bassano presso l' Ospedale Civile , il passaggio della lira all'euro, cerco di capire ma non mi capacito come e quanto si possa tanto guadagnare e farlo sapere, operando nel campo della salute.
Ho poi rivisto nei Palazzi del potere in Veneto il mio ex medico di base, pare che il tempo si sia fermato , ha sempre lo stesso aspetto quieto, furbo dallo sguardo che vede lontano e non si spreca in saluti che non rendono.
Dubito si ricordi di me, suo paziente , uno dei tanti, quello che sempre chiamava "moralista".
Quando poco più che ragazzo , vivevo allora a Roma ove lavoravo per le " Generali " leggevo Elemire Zolla in una edizione meno che economica di Garzanti, era un libretto che avevo trovato in Via del Babuino e spesso per strada in attesa di un qualcuno che tardava, tentavo di andare avanti e capire il pensiero filosofico-morale dell'autore, niente da fare, per quanta pazienza - calma ci mettessi non sono mai e mai pesante ripeto ho capito il fine , la morale di quei pensieri forse troppo avanti per i miei studi di autodidatta, così mi accade ora, qui a Padova , sempre in Italia, in altro contesto, non riesco a scrivere in cifre il danaro espresso dalle proprietà del nostro padrone di casa e nemmeno la facilità con la quale vengono elargiti ricononoscimenti ai suoi adepti.
Un solo padrone e tutti yes man, fascisti, preti , categorie disparate di ballerine e gente di avanspettacolo, troppi si vendono comprano, i soldi non sono un problema, basta non disturbare con sembianze comuniste, solo ubbidire chè i soldi potrebbero anche sparire tutti, sembra non servano più , come se si potesse tornare al baratto.
Ma se tutto ormai è finito dall' altra parte, logica-illogica, pensieri, dubbi, cosa facciamo e come per avere nuovamente diritto alla nostra dignità.
Attendere che qualche martire ( Falcone-Borsellino ) ci ridesti , ridia coraggio minimo per pretendere non più l' indispensabile ma quella giusta serenità che spetta a uomini, donne, ai derubati, ingannati che stupiti, inebetiti, impauriti pare stiano per chiedere pietà.
No questo è impossibile, non deve succedere.
C' è un limite per tutto.

4 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

errata corrige in stampa:attendere qualche martire......leggi:CI RIDESTI,.....
grazie,dario.

Franco Giannini ha detto...

Preparati Dario ad una sottoscrizione a favore dei veri "diseredati" di questo paese che sono stanno subendo le "speculazioni" causate dal prezzo del petrolio e che il populismo nazionale non vuole comprendere:
"San Lui" ha già perso 3,5 miliardi di €, (io non potevo, neanche lo avessi voluto!), Del Vecchio (come Luxottica) 3,1 - Benetton 1,6 (come Autogrill e Atlantia9 - Agnelli 1,2 (come Fiat) - Carlo De Benedetti solo 100milioni, sempre di €, con il Gruppo
L' Espresso.
Bisognerebbe chiedere al tuo ex dottore di base se si tratta di un salasso o di un prelievo per prossima ritrasfusione.
Magari si trattasse di un "di chi spada ferisce di spada perisce !!)
Sarei felice perchè almeno per una volta tanto non dovremmo assistere alla solita "guerra tra poveri".
Però attenzione anche che fra "cani" non si sono mai "morsi", al massimo si annusano il "meglio di loro":

www.dariopetrolati.it ha detto...

Queste pagine quotidiane che Franco mi stampa sempre con tanta cura io credo sia mio dovere civico ed anche culturale rimettere .
Di questi tempi ogni pensiero onesto penso possa essere utile anche a scuotere coscienze invogliare a scambiarci opinioni chè questa falsa apparenza è durata anche troppo.
Abbiamo tutti un piccolo qualcosa da poter dire,pensieri, offese, consigli da offrire e chiedere tra noi pareri prima che sta nebbia cali e non ci permetta nemmeno di vederci e riconoscerci.
dario

www.dariopetrolati.it ha detto...

detto fatto, Franco,se le cose stanno così...........diceva Endrigo Sergio,e stavano come lui diceva.
Ma era di sinistra,e tifava pare per Fidel,campava facendo avanti e indietro Italia -Cuba.
Io lo conoscevo bene, per anni fu mio vicino di ombrellone, dall'Osvalda, vicino la Rotonda a Senigallia.
Faceva impressione l'amore per la moglie,il cagnetto sempre in braccio, la figlia amica dei miei figli che ora lavora con la Federica Sciarelli.
Una estate non vennero,la moglie era morta crudelmente,Endrigo riprese a fare il giramondo,più a Cuba che in Italia.
Quando fu cremato , c'erano De Gregori e pochi altri,la figlia posò le ceneri in un piccolo paese Umbro, a metà strada tra Perugia e Roma ove ora ella vive.
Non per gossip:per le sue canzoni più belle Pasolini scrisse i testi e per delle poesie del poeta friulano Endrigo scrisse musica.
Da uomo modesto e di sinistra Endrigo quando diceva se le cose stanno così intendeva dire che le cose stavano effettivamente come diceva........Ha sempre lavorato sino all'ultimo giorno, non si è fatto mantenere da alcuno ha solo dato.
Tempi duri Franco,speriamo ci sia una sveglia rapida-immediata.
dario